Niente più test pre-partenza per entrare in questo Paese

Novità per chi sta programmando un viaggio nel Regno Unito: il Governo britannico ha allentato le restrizioni per determinate categorie. Cosa cambia

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Redazione

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Novità per chi sta programmando un viaggio nel Regno Unito. Il Governo di Boris Johnson ha allentato le restrizioni messe in atto per tentare di bloccare la circolazione della variante Omicron. I test e le misure di controllo per i viaggiatori completamente vaccinati e i minori di 18 anni che arrivano nel Paese sono cambiate. Scopriamo le novità e tutte le regole da conoscere prima di prenotare un volo per questa magnifica terra.

Viaggi nel Regno Unito: nuove regole per i vaccinati

Mentre in molti Paesi aumentano le restrizioni, i viaggiatori vaccinati in arrivo nel Regno Unito non dovranno più mostrare l’esito negativo di un tampone pre-partenza, e non dovranno mettersi in autoisolamento in attesa del test anti-Covid 19 effettuato entro le 48 ore dall’arrivo. Avranno, invece, l’obbligo di:

  • prenotare un tampone (è possibile scegliere fra molecolare e rapido, LFT) da svolgere nel Regno Unito entro il secondo giorno dopo l’arrivo, da una lista di centri medici autorizzati. Qualora si risultasse positivi al test antigenico, bisogna mettersi in autoisolamento e fare un test PCR gratuito;
  • compilare un Passenger Locator Form (obbligatorio in questi Paesi), indicando gli estremi della prenotazione del tampone (“day 2 test”), dichiarando di non aver transitato in una nazione ad alto rischio (presente nella “red list) nei 10 giorni precedenti l’arrivo nel Regno Unito e di aver completato un ciclo di vaccinazione contro il coronavirus con uno o più dei vaccini accettati: Pfizer/BioNTech, Oxford/AstraZeneca, Moderna, Janssen, Sinovac, Sinopharm Beijing, Covishield e Covaxin;
  • viaggiare con un’attestazione vaccinale (Green Pass, l’app NHS Covid Pass o un’altra attestazione tra quelle indicate qui da esibire, su richiesta, alla frontiera.

L’obbligo di prenotare un tampone di monitoraggio del 2° giorno si applica anche a quanti intendano rimanere nel Regno Unito meno di due giorni, ma è consentito lasciare il Paese senza aver completato il tampone entro il 2° giorno dopo l’arrivo. Il Governo britannico ha, inoltre, stabilito che in caso di somministrazione di una sola dose di un vaccino a seguito di guarigione, i viaggiatori sono invitati a seguire la procedura per gli ingressi nel Regno Unito in assenza di vaccinazione completa.

Cosa fare in assenza di vaccinazione completa

Restano invariate le regole per i viaggiatori che non hanno ricevuto un ciclo completo di vaccinazione o che abbiano transitato in Paesi individuati come ad alto rischio nei 10 giorni precedenti l’arrivo nel Regno Unito. In questi casi, il Governo britannico richiede di:

  • presentare il risultato negativo di un tampone Covid-19 effettuato nei tre giorni precedenti il giorno della partenza e che soddisfi i parametri specificati dal Governo britannico;
  • compilare un formulario online (“travel locator form”) nei due giorni precedenti il giorno della partenza;
  • osservare un isolamento cautelare di durata ordinaria di 10 giorni, con modalità specifiche a seconda dei Paesi visitati prima dell’arrivo nel Regno Unito: prevista la quarantena alberghiera per chi abbia transitato in Paesi ad alto rischio;
  • infine, sottoporsi a tamponi di controllo nel 2° e 8° giorno dopo l’arrivo nel Regno Unito.

Esenzioni per minori e per categorie professionali

Per i minori in arrivo nel Regno Unito, gli adempimenti richiesti – in aggiunta alla compilazione del passenger locator form – dipendono dall’età, e non dallo status vaccinale dei bambini o degli adulti con cui viaggiano. Nello specifico:

  • fino ai 4 anni, sono esentati da qualsiasi tampone e dall’obbligo di isolamento cautelare;
  • dai 5 ai 17 anni, sono esentati dal tampone pre-partenza e dall’obbligo di isolamento cautelare, ma devono sottoporsi a un tampone di sorveglianza (“day 2 test”) entro il 2° giorno dopo l’arrivo.

Sono, inoltre, esentati dall’obbligo di tampone pre-partenza coloro che si recano o accompagnano pazienti nel Regno Unito per trattamenti sanitari urgenti e alcune categorie professionali. Le esenzioni dalla quarantena, quando previste, sono possibili solo per limitate categorie di viaggiatori: tra questi, gli autotrasportatori, i ricercatori ed il personale sanitario, gli investitori internazionali, con modalità e requisiti specifici per ciascuna categoria.

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Per i viaggi nel Regno Unito al di fuori dell’Inghilterra, bisogna fare riferimento alle indicazioni diramate dalle regioni autonome del Galles, dell’Irlanda del Nord e della Scozia o dalle autorità delle Isole del Canale (Guernsey e Jersey) e dell’Isola di Man, che possono variare anche significativamente dalle norme del resto del Paese.

Coloro che intendano permanere sul territorio britannico per un periodo inferiore ai 10 giorni (per esempio, viaggiatori in transito con necessità di pernottare nel Regno Unito), sono tenuti ad osservare l’isolamento durante la permanenza, ma potranno interrompere la quarantena per recarsi al confine e lasciare il Paese.