L’Alto Adige è la Loira italiana. Tantissimi sono i castelli che puntellano le cime delle montagne ma anche i centri storici delle città. Se ne contano all’incirca 800 in tutto il territorio, e tanti sono quindi gli itinerari che si possono percorrere per scoprirli tutti.
Solo nei dintorni di Merano se ne contano almeno undici. Per visitarli tutti, dall’estate 2020 è nato un nuovo itinerario da fare a piedi che, in tre ore, permette di vedere i manieri, partendo direttamente dal centro della città.
Il tour parte dai portici di Merano dove, poco lontano, si trova subito il Castello Principesco, che fu residenza dei Principi del Tirolo dal 1470. È uno dei manieri più completi e meglio conservati dell’Alto Adige. Custodisce armi del XIV-XVII secolo, antiche cassapanche e altre opere d’arte dei secoli XV-XVI, la stanza dell’imperatore con una grande e preziosa stufa di maiolica del Quattrocento tra le più antiche esistenti.
Proseguendo lungo la via principale si raggiunge piazza della Rena dove si trova Castel Kallmünz. Un po’ nascosto e chiuso al pubblico, è un castello dalle mura impressionanti. Il nome risale a un certo Andrä Kalmüntzer del paese di Kallmünz (Alto Palatinato), che lo acquistò nel XV secolo. L’attuale struttura pare risalire al 1631, quando Isaak Andreas von Heidenreich-Pidenegg lo fece restaurare. Il cortile del castello ospita un elegante ristorante e un locale per aperitivi.
Il tragitto prosegue lungo il sentiero di Sissi (“Sissiweg”), partendo dal lungo Passirio, il fiume che attraversa Merano, fino al quartiere di Maia Alta, dove ci si imbatte in due castelli privati. Il cammino prosegue lungo il Sissiweg, fino a Castel Pienzenau, un piccolo gioiello del 1400 incastonato tra le vigne, con un ampio parco, un delizioso giardino delle rose, una bellissima vista sulla Val d’Adige e un bistrot.
Ancora 15 minuti a piedi ed ecco che si arriva a Castel Trauttmansdorff , uno dei luoghi più famosi della regione anche grazie ai suoi splendidi giardini. Residenza estiva dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria (meglio nota come Sissi), è un castello neogotico le cui origini risalgono al XIV secolo. È in perfette condizioni e oggi è sede del museo provinciale dedicato al turismo, il Touriseum.
Da qui si torna indietro per imbattersi in Castel Rametz, maniero medievale di cui si rilevano le prime tracce scritte nel 1269. Dopo varie peripezie e cambi di famiglie, oggi è sede del Museo del vino, di una rinomata cantina vinicola e di un ristorante. D’inverno ospita un grazioso mercatino artigianale.
Leggermente in salita per circa 500 metri, verso la partenza della funivia di Merano2000 si arriva a Castel Labers. Le orgini del castello risalgono al 1185 e dopo vari avvicendamenti tra famiglie divenne famoso per essere stato il luogo scelto dai nazisti per stampare sterline false per abbattere l’economia inglese.
L’itinerario tra i castelli di Merano prosegue verso il Comune di Scena, passando tra i meleti che sovrastano la città di Merano fino a Castel Goyen. Risalente al 1294, proprietà dei signori di Scena, si trova alle pendici del picco Ivigna. La sua caratteristica più evidente è l’imponente torre romanica, con piccole feritoie e un rilievo che raffigura un elefante . Un’antica leggenda narra che nel castello abbia vissuto un Romano che portava il nome “Gaius” e dal quale, infine, abbia preso il nome il castello.
Si prosegue lungo il Wiesenweg, un sentiero in mezzo alla natura che porta fino al centro di Scena, dove si erge l’omonimo castello, Schloss Schenna che contiene la più ampia collezione privata del noto combattente sudtirolese per la libertà Andreas Hofer. Costruito intorno al 1350, è il castello ancestrale dei conti di Merano in Tirolo e ancora oggi di proprietà della famiglia, che vive tra le sue mura e conduce gli ospiti a scoprirne i tesori custoditivi all’interno.
L’itinerario prosegue poi in ripida discesa lungo il percorso escursionistico Leiterweg, fino quasi al fiume Passirio con una splendida vista sul Tessa e sull’iconico Castel Tirolo, visibile dalla città di Merano. Il castello raggiunse il suo attuale aspetto dopo oltre nove secoli e varie fasi costruttive. Antica residenza dei conti di Tirolo che diedero il nome all’intera Regione (oggi Sudtirolo), è un luogo in cui si intrecciano aspetti della storia e della sovranità locale. Fuori dal castello si può godere di uno straordinario scorcio sulla Val d’Adige e sulla Val Venosta. Ospita un museo storico-culturale che offre a tutti i visitatori un percorso in cui si viene introdotti, tramite mostre permanenti e tematiche, agli aspetti centrali della cultura e della storia medievali così come della storia locale più recente.
Appena prima di arrivare al fiume Passirio, un sentiero a sinistra riporta verso la città, seguendo il Maiserweg, tra meleti e altri alberi da frutta. Il percorso attraversa anche dei giardini privati in quanto, secondo un’antica legge locale, chiunque abbia una proprietà su un sentiero delle Rogge è invitato a lasciare il libero passaggio ai viandanti. Un’occasione in poiù per buttare l’occhio e scoprire qualche altra curiosità altoatesina.