Venafro è uno dei borghi più belli del Molise

Il Molise ha tanti piccoli borghi da scoprire, Venafro è uno tra i più belli e incantevoli.

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Venafro, conosciuta anche come Porta del Molise, è la quarta città della regione per abitanti e anche una delle più belle e caratteristiche. Un tempo era annessa alla Campania, con cui confina, la posizione a soli 61 chilometri da Caserta influisce soprattutto su alcune caratteristiche linguistico-culturali.

Il borgo di Venafro è circondato da mura e ha il suo punto più alto nel Castello Pandone, di origine longobarda, che ospita al suo interno il Museo Nazionale del Molise, custode di opere del territorio regionale di grande valore storico.

La cittadina sorge ai piedi del monte Santa Croce e si trova a un’altezza di 222 metri sul livello del mare, in una piana circondata da monti. Per questo motivo, il clima è di tipo sub-continentale, con inverni mediamente freddi, con temperature che di notte scendono anche sotto lo zero. L’estate, invece, è molto calda, con picchi anche di 36-38 gradi. Le stagioni intermedie, primavera e autunno, sono invece caratterizzate da frequenti precipitazioni, spesso molto abbondanti.

Venafro è conosciuta anche come la “città delle 33 chiese”, per il gran numero di edifici religiosi presenti sul suo territorio, di cui alcune chiuse al culto e abbandonate.

La concattedrale di Santa Maria Assunta risale al V secolo e fu costruita sotto il vescovo Costantino sui resti di un tempio pagano. L’edificio religioso più importante della città si trova ai piedi del Parco Oraziano, il parco regionale agricolo storico dell’olivo di Venafro.

Tra le altre chiese meritevoli di una visita, vi è la chiesa dell’Annunziata, bellissimo esempio di architettura barocca, la cui costruzione originale risale al Trecento, con la sua cupola affrescata visibile da ogni angolo della città.

Al centro moderno di Venafro troviamo l’anfiteatro romano, che ha però subito alcune sovrapposizioni medievali e seicentesche, il teatro romano, situato a monte dell’ultimo decumano, e numerosi resti storici, tra cui tracce di un acquedotto romano, della cinta muraria di epoca sannitica e alcuni reperti medievali.

Tra le costruzioni civili, troviamo il monumento ai caduti, a opera dello scultore Torquato Tamagnini, il monumento al carabiniere, la Purtella e numerosi palazzi signorili di ogni epoca storica, tra cui la Palazzina Liberty, che un tempo fungeva da centrale idroelettrica e poi venne adibita a cinema nel corso del Novecento.

Se ti è piaciuto il nostro racconto ascolta il podcast: Virgilio e Italia ti guideranno alla scoperta di questo borgo e degli altri 100 borghi del cuore scelti da SiViaggia.