Come sarà l’estate degli italiani: i trend di viaggio

A pochi mesi dalle partenze per le vacanze estive, sono in molti a fare ipotesi e previsioni di viaggio

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

A pochi mesi dalle partenze per le vacanze estive, sono in molti a fare ipotesi e previsioni di viaggio. Partiranno gli italiani? E se sì, dove andranno? Quando? Gli studi analizzano ogni aspetto dell’estate 2023 italiana, ma tutti confermano il fatto che alle vacanze non possiamo proprio rinunciare.

C’è chi parte prima, chi dopo, chi in pieno agosto, chi fa vacanze brevi, chi lunghe, chi è disposto a lavorare anche dalla località di villeggiatura (il famoso smart working), chi spenderà il minimo indispensabile e chi ha messo a budget una bella sommetta, ma alla fine si parte.

Italia o estero? Sembra che l’innamoramento del Belpaese stia un po’ scemando. Bella l’Italia, sì, ma all’estero si spende meno. Ecco allora cosa hanno scopertogli esperti di viaggi che hanno condotto studi specifici per scoprire quali sono i trend di viaggio degli italiani per l’estate che è alle porte.

Record di viaggi per l’estate 2023

Secondo l’Holiday Barometer di Europ Assistance, l’entusiasmo per i viaggi è in crescita: il 75% degli europei ha intenzione di viaggiare quest’estate, segnando il record dal 2011. Il 34% degli italiani, per esempio, ha già prenotato la vacanza e il 58% lo ha fatto con almeno due mesi di anticipo. Nonostante l’inflazione, il budget medio per una vacanza aumenta, anche se di poco (+2% rispetto al 2022).

Tornano anche i viaggi all’estero: il 44% degli italiani (+13% rispetto al 2022) prevede di partire per un Paese straniero. Sul podio delle destinazioni preferite ci sono al primo posto Spagna (15%), seguita a pari merito da Francia e Grecia (9%). Per quanto riguarda il tipo di vacnza, gli italiani preferiscono ancora il mare (63%), ma sale il numero di chi sceglie le città d’arte (26%, +5 rispetto al 2022).

Più vacanze di prima della pandemia

La conferma viene anche da un’indagine di Jetcost, secondo la quale l’estate 2023 non significherà solo la conferma della piena ripresa del turismo e della voglia di viaggiare in ogni parte del mondo (finalmente senza più restrizioni), ma segna anche un aumento dei viaggi rispetto al 2019, l’anno precedente alla pandemia.

Infatti, secondo questo studio, l’82% degli italiani ha intenzione di viaggiare durante le vacanze di quest’anno e le ricerche di voli sono anche aumentate del 63%, mentre quelle di hotel del 41% rispetto all’estate del 2022. Se la maggior parte (l’82%) è convinta di viaggiare almeno per qualche giorno, l’8% aspetterà l’ultimo minuto per decidere, in funzione soprattutto del proprio budget. Solo uno su dieci, invece, ha dichiarato di non andare da nessuna parte.

Per quanto riguarda i mesi preferiti per viaggiare, agosto è il più gettonato per andare in vacanza, con il 44% degli italiani che sceglierà questo mese e il 36% luglio. Giugno è un mese che sta diventando sempre più popolare: lo sceglierà l’11%, mentre solo il 9% viaggerà a settembre. Per quanto riguarda la durata del viaggio, il 27% prevede di viaggiare per un massimo di cinque giorni, il 29% per una settimana, il 33% per un tempo compreso tra gli otto e i 15 giorni, mentre solo l’11% per un periodo compreso tra 15 giorni e un mese. In termini di spesa, quella media per persona è stimata in circa 905 euro.

Italiani indecisi fino all’ultimo

Secondo quanto emerso dal primo Osservatorio di PiratinViaggio relativo all’estate 2023, invece sarà una stagione all’insegna dei ritardatari “organizzati”. Pare, infatti, che i 70% dei nostri connazionali non abbia ancora prenotato le vacanze estive: la motivazione principale, per oltre il 54% delle persone, è di non aver ancora deciso quale sarà la meta.

I trend di prenotazione e di organizzazione secondo questo studio è di essere un cosiddetto “early bird“, prenotando anche con tre-sei mesi di anticipo (lo fa soprattutto la Generazione Z), oppure un “latecomer” ovvero tra quelli che aspettano l’ultimo momento. Il mare si conferma la meta preferita da oltre il 50% rispetto alla città e alla montagna che hanno ottenuto rispettivamente il 34% e il 13% delle preferenze.

Un occhio al costo del viaggio

Un italiano su tre, inoltre, è disposto a lavorare anche in vacanza, pur di partire. È quanto è emerso dallo studio di Revolut, che rivela che per l’estate del 2023 gli italiani sceglieranno la destinazione in base al prezzo. Il driver di scelta per quasi otto italiani su dieci è, infatti, il costo del viaggio, seguito da salute/sicurezza e distanza della destinazione.

Le più preoccupate dai prezzi sono le donne. Il 76% – rispetto al 72% degli uomini – dichiara di essere preoccupata per i rincari delle vacanze, con il 24% del campione femminile che afferma di vedere il proprio budget per le ferie seriamente a rischio. Le donne, infatti, spenderanno meno degli uomini: il 61% stima una spesa tra i 250 e i mille euro per una settimana di viaggio, mentre il 59% degli uomini spenderà tra i 500 e 2000 euro. In media, per gli italiani, il budget per un viaggio di una settimana sarà inferiore ai 250 euro per il 7%, tra 250 e 500 per il 24%, tra 500 e 1000 per il 36% e tra 1000 e 2000 per il 17%. Solo il 5% pensa di spendere oltre i 2000 euro per sette giorni di vacanza.

Per quanto riguarda le mete, il sondaggio di Revolut ha rivelato che i vacanzieri italiani pensano che la Spagna sia la migliore destinazione estera per rapporto qualità-prezzo (indicata dall’8%), seguita dalla Grecia (7%) e dalla Croazia (5%).