L’Abbazia di San Miniato a Firenze compie 1000 anni

27 aprile 1018 - 27 aprile 2018: l'abbazia di San Miniato al Monte, simbolo di Firenze, festeggia il suo Millenario con decine di eventi

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Redazione

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È un compleanno importante, quello che l’abbazia di San Miniato al Monte nel 2018 festeggia. Luogo simbolo della città, il 27 aprile prossimo compirà 1000 anni.

Costruita su di una collina, è uno dei luoghi più alti di Firenze. Ed è anche uno dei migliori esempi di romanico fiorentino. Da qui, la vista è straordinaria: i monumenti della città paiono mettersi in posa al suo cospetto, e la campagna toscana è un perfetto contorno di verde e di natura.

Dedicata a quel San Miniato primo martire di Firenze, la costruzione dell’abbazia di San Miniato al Monte fu ordinata nel 1013 sotto dal vescovo Alibrando, ma solamente il 27 aprile 2018 – esattamente 1000 anni fa – questi firmò la Charta Ordinationis per la costruzione di una nuova chiesa laddove prima ne sorgeva una carolingia, custode delle reliquie di quel San Miniato esule armeno ucciso del 250 d.C.

Per il Millenario dell’abbazia di San Miniato al Monte, numerosi sono gli eventi che l’abbazia ha organizzato in collaborazione con la città di Firenze: concerti, festival, spettacoli, convegni, installazioni, seminari e letture (tutti presenti sul sito e sulla App creata per l’occasione) si susseguiranno per un anno intero, fino al 27 aprile 2019.

Tra gli appuntamenti imperdibili, la catena umana del 26 maggio 2018: lungo la scalinata che da Porta San Niccolò conduce a San Miniato, centinaia di persone reciteranno tutte insieme la Divina Commedia. E poi, il concerto del 21 giugno 2018: 1000 candele illumineranno il sagrato dell’abbazia, una per ogni anno, mentre il giovane compositore Ian Cecil Scott eseguirà in prima assoluta “The Millennium Sunset prayer concert”.

Come ha spiegato il monaco benedettino che dell’abbazia di San Miniato al Monte è priore, don Bernardo Gianni, questo è un compleanno di tutti e per tutti. Soprattutto dei giovani. Ed è un compleanno che porta con sé importanti restauri: le tre porte della basilica, in collaborazione con alcuni Rotary, e il Ciborio interno, finanziato dagli americani di Friends of Florence e con architetture di Michelozzo, tavole di Agnolo Gaddi e aquile in bronzo di Maso di Bartolomeo.