La Puglia di “L’ultimo Paradiso”, il film di Riccardo Scamarcio

Ambientato nella Puglia degli Anni '50, il film di (e con) Riccardo Scamarcio è un elogio della sua terra

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Ambientato nella Puglia degli Anni ’50, il film “L’ultimo paradiso” di (e con) Riccardo Scamarcio è un elogio della sua terra.

Non le solite spiagge né i classici trulli, bensì un entroterra pugliese ancora selvaggio e poco conosciuto.

Lo scopo della scelta della location è di riportare lo spettatore in un viaggio nel tempo nell’Italia contadina in un periodo che spazia tra il secondo dopoguerra e il boom economico.

Le location di “L’ultimo Paradiso”

Bellissimi i paesaggi dell’entroterra di Gravina di Puglia, una zona molto amata da chi pratica un tipo di turismo lento, sostenibile e a contatto con la natura. Qui si trova il Sentiero dell’Acqua e della Pietra, uno dei cammini più affascinanti della Puglia e che attraversa il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, una zona fatta di canyon mozzafiato, di rocce spettacolari, di natura incontaminata, di alte falesie e di laghetti.

Una delle location più incantevoli tra quelle mostrate nel film di e con Scamarcio è quella dell’Area naturalistica di Capotenda, una delle zone più affascinanti del territorio di Gravina. Questa splendida area archeologica sorge alle pendici del colle di Botromagno ed è uno dei posti più belli e inaspettati da visitare in Puglia.

L’area è caratterizzata da due parti, una più ampia a ridosso del torrente Gravina, attraversato da un famoso Acquedotto (candidato tra i Luoghi del cuore del FAI), e una più stretta e ripida, con rocce spettacolari dove, fino a pochi anni fa, i locali erano soliti fare il bagno d’estate.

Alcune scene del film sono state girate anche nel pieno centro storico di Gravina, tra gli incantevoli vicoli del borgo che sembra sospeso sulla roccia. La cittadina sorge in una posizione panoramica a un’altezza di quasi 400 metri sul livello del mare, circondata da ulivi e da colline di macchia mediterranea. Un paesaggio bucolico d’altri tempi.