Montepulciano, la via del cinema da “Twilight” alla fiction “I Medici”

Intervista all'assessore al turismo per scoprire le location di film e serie tv di successo girati a Montepulciano

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Redazione

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Montepulciano è tra i protagonisti della seconda stagione della fiction storica “I Medici” in onda su Rai1. Ma la tradizione cinematografica del borgo della Toscana vive da anni e ha avuto momenti di grande visibilità anche in occasione delle riprese di “New Moon”, il secondo capitolo della saga di Twilight.

Le dolci colline e i tenui colori della Val d’Orcia, insieme ovviamente alla città di Firenze, fanno da sfondo alle vicende che porteranno alla congiura dei Pazzi. E proprio il borgo rinascimentale di Montepulciano ospita alcune delle scene della serie tv. Tra i momenti più importanti di questa seconda stagione, ci sarà proprio l’ingresso di Papa Sisto IV (interpretato da Raoul Bova) all’interno del Duomo di piazza Grande che con la sua facciata in pietra grezza ricorda la Basilica di San Lorenzo a Firenze.

Fin dal 1950, con “Il Cristo proibito” di Curzio Malaparte, Montepulciano è set di film e serie Tv di successo. Qui sono state girate anche scene del film “L’arcidiavolo” di Ettore Scola (emblematica la scena finale del rogo in piazza Grande), del “Paziente inglese”, di “A spasso nel tempo” e della serie Tv “Quantico”, fino a “New Moon” che ha reso popolari questi luoghi anche tra i più giovani e che è stato girato tra la piazza principale, il Palazzo Comunale e l’ex Cantina del Redi.

SiViaggia ha intervistato Franco Rossi, assessore al turismo del Comune di Montepulciano per scoprire più a fondo i luoghi da cinema di questo borgo.

Montepulciano è di nuovo sotto i riflettori grazie alla seconda stagione dei Medici che sta andando in onda in queste settimane e che vede ancora il borgo toscano tra le location principali.
Anche quest’anno ci sono delle scene della fiction come è avvenuto per la stagione precedente. Ricordo che l’anno scorso c’era per esempio la partita in calcio storico dove tra gli interpreti figurava Dustin Hoffman. Questa scena era stata girata in piazza Grande.

Perché Montepulciano è stata scelta come location per questa e per altre grandi produzioni?
Come nel caso di altre produzioni, Montepulciano offre sicuramente il supporto storico che il passato ci ha lasciato in eredità: il nostro è nostro ambiente urbano che sostanzialmente è rimasto fermo al Rinascimento e non ha subito particolari trasformazioni.
Questo è il motivo principale per cui sono venuti loro e altre produzioni, ma non è il solo. Aggiungo un atteggiamento dell’amministrazione e della popolazione volto a lavorare per accogliere e semplificare la vita a chi viene per lavorare e anche la presenza sul nostro territorio del Cantiere Internazionale d’Arte che negli anni ha lavorato per produrre professionalità. Noi produciamo una serie di spettacoli legati ad opere liriche, teatrali e danza durante l’estate, così abbiamo una serie di professionalità ormai collaudate che sono in grado di supportare sul territorio queste produzioni.

Dopo due stagioni, i Medici torneranno a Montepulciano e nei dintorni. Una fiducia rinnovata?
La nuova stagione sarà ambientata anche in altri comuni. Noi siamo il primo ambito in Toscana che ha messo insieme 10 comuni per promuovere un territorio. In questo senso, il fatto che tornino in questi territori per noi è importante. Quella professionalità di cui parlavamo prima, sicuramente la trovano anche a Pienza perché questi giovani che lavorano in questo settore non hanno problemi a spostarsi sul territorio.

Possiamo quindi disegnare un itinerario del cinema lungo il territorio della Val d’Orcia?
Sì, questo è successo anche per tante altre per tante altre produzioni sia più recenti che nel passato più remoto. Per esempio nel film “Il Cristo proibito” di Curzio Malaparte del 1950 c’erano delle scene girate in una Val d’Orcia ancora lunare ed angosciante così come l’avevano vista i visitatori settecenteschi e che ormai non esiste più perché è stata lavorata e coltivata. Nello stesso film passiamo poi a piazza Grande a Montepulciano dove c’è quella bellissima scena di festa sacro-profana con processioni e giochi popolari con una giostra a catene. Qui c’è un’unità e una valenza di territorio molto importante.

Già nel passato quindi i produttori si erano accorti di Montepulciano e di questa area come location per i loro film. Anche “L’arcidiavolo” di Ettore Scola era stato girato in queste terre.
Anche in questo film ci sono scene girate a Pienza e in altri comuni della Val di Chiana. Anche Montepulciano aveva giocato un ruolo importante.

A rendere celebre per gli appassionati di cinema il borgo di Montepulciano è stato soprattutto “New Moon” della saga di Twilight. Qui è stata girata la scena madre in cui Bella salva la vita di Edward.
Direi che è una scena che ci ha lanciati nella scena internazionale. Il nostro sindaco racconta sempre che, l’anno prima che diventasse sindaco, in quell’inverno andò a New York e quando arrivò a Manhattan in una di queste enormi pubblicità sui grattacieli trovò questa immagine di piazza Grande a Montepulciano rimanendo piuttosto sorpreso ed emozionato. Sicuramente è stato un elemento che ha contribuito insieme a tante altre iniziative a promuovere Montepulciano nel mondo.
Sappiamo che il turismo a Montepulciano è nato come fenomeno spontaneo a seguito soprattutto del vino e poi anche del cinema. Noi dovevamo dare supporto e struttura, così abbiamo iniziato un percorso di promozione di Montepulciano nel mondo con la fortuna di avere questi eventi occasionali che sono utilissimi e che cerchiamo di favorire in tutti i modi.

Così Montepulciano è diventata protagonista di Twilight ed è apparsa nei cartelloni in tutto il mondo. Che effetto ha avuto questo sul turismo?
Ormai da 10 anni stiamo vivendo un incremento di turistico importante: solo nei primi 8 mesi di quest’anno abbiamo incrementi superiori all’8% di arrivi e di presenze. Sicuramente tutti questi elementi di cui abbiamo parlato (il bel film, il buon vino o la promozione) hanno contribuito. Capita però di assistere sempre di più alla scena dei giovani che si mettono sull’ingresso del Comune di Montepulciano e si fanno un selfie perché hanno riconosciuto il posto da Twilight o da qualche altro film, oppure di quei turisti che girando nel territorio della Val d’Orcia hanno quell’impressione del già visto perché era apparso al cinema o in tv.