Montecarlo e i luoghi più iconici della Formula Uno

Poiché il GP di Monaco è un circuito cittadino, tutto l'anno si possono ripercorrere le strade dove sfrecciano le monoposto

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Li vediamo in Tv durante il Gran Premio di Montecarlo. Sono i luoghi iconici del circuito più glam del mondo, “urlati” dai telecronisti durante la gara: la curva della Rascasse, la Sainte Dévote, le Piscine, la piazza del Casino, il Mirabeau e il celebre tunnel (un tempo del Loews, il nome di un hotel sostituito dall’attuale Fairmont).

Poiché il GP di Monaco è un circuito cittadino, tutto l’anno si possono ripercorrere – anche con la propria auto – i luoghi, le curve, le salite e le discese dove, una volta all’anno, sfrecciano le monoposto dei più grandi piloti del mondo.

Tra questi, ci sono dei luoghi, alcuni anche poco turistici, frequentati quasi ed esclusivamente dai monegaschi, luoghi che vi vogliamo svelare.

La Rascasse, dove curvano per ben 78 volte i bolidi delle case automobilistiche, è uno dei locali più famosi del Principato di Monaco. A qualunque ora del giorno – ma soprattutto della notte – è frequentato da monegaschi e da tanti turisti. La musica, nelle sere d’estate, si sente rimbombare fino a tarda notte e per rivivere le emozioni del Gran Premio vale assolutamente la pena farci un salto. Anche perché, spesso, si fanno incontri, tra piloti e celeb che vivono a Monaco o che vi fanno tappa di tanto in tanto è sempre una sorpresa.

Sotto il rettilineo, dove durante il Gran Premio viene allestito il palco reale, e sotto le Piscine – davanti a Port Hercules, per intenderci – nelle giornate della Formula Uno vengono posizionati i box delle case automobilistiche che gareggiano. Una passeggiata a piedi o in auto è sempre emozionante. Spesso restano ancora visibili sul selciato i segni delle gomme delle monoposto che hanno frenato. Qui vale assolutamente la pena fare una sosta nel locale più frequentato dai giovani e dai lavoratori del posto: la Brasserie de Monaco. tutte le sere organizza il vero happy hour, nel senso che per un’ora si prendono due consumazioni e se ne paga una sola. Buonissime sono le “frites” fatte al momento accompagnate da un’ottima birra e i prezzi sono modici.

Dopo la partenza del Gran Premio di Montecarlo, prima di salire il sul tratto di strada che porta al Beau Rivage, i piloti affrontano una curva a destra detta Sainte Dévote: ebbene, questa curva si trova in corrispondenza della chiesetta di Sainte Dévote, appunto, dedicata alla patrona di Monte Carlo.

Si racconta che, nel XVI secolo, nel corso di una guerra contro i genovesi e i pisani, che assediavano la fortezza di Monaco, la Santa salvò la città. Per più di sei mesi, gli attacchi furono respinti dai monegaschi ai quali la Santa era apparsa, assicurandoli della protezione divina e della vittoria. La chiesa non è grande ma è molto carina, per chi volesse visitarla. L’organo a canne, che si trova all’interno è piuttosto recente: fu donato dalla comunità italiana residente nel Principato ad Alberto II di Monaco e alla moglie Charlène Wittstock per il loro matrimonio.

A proposito della mitica curva del Loews – come molti la chiamano ancora – detta ora tornantino Grand Hotel Hairpin, questo è decisamente uno dei luoghi più iconici del GP di Monaco. Questo punto, infatti, è noto per essere la curva più stretta e lenta dell’intero mondiale di Formula Uno. Nell’affrontarlo, i piloti devono ruotare il volante verso sinistra per più di 180°. Seguono, poi, due curve a destra (Mirabeau Bas e Portier) che portano le vetture a imboccare il velocissimo curvone coperto ovvero il Tunnel. È anche uno dei punti dove si possono ammirare i momenti clou della corsa e un balcone, una camera d’hotel con vista o anche solo una finestra durante nei giorni della gara costano una follia. Ed è proprio su questo panorama che s’affaccia una delle suite più famose e più richieste del mondo, la Suite Senna del Fairmont Hotel, intitolata al campione brasiliano deceduto proprio durante un Gran Premio, quello di San Marino, nel 1994.

È la camera numero 3002 ed è un vero e proprio museo. Tra gli oggetti esposti c’è il casco indossato da Ayton con cui vinse il Gran Premio di Montecarlo dell’87. Ci sono anche un volante della monoposto e alcuni cappellini sponsorizzati. Alle pareti della stanza sono appese fotografie del pilota, scelte espressamente dalla madre. Oltre a respirare l’atmosfera della Formula Uno, in questa stanza si può naturalmente dormire e guardare il GP dalle finestre che danno su una buona porzione del circuito che va dalla Place du Casino fino al Tunnel. Il prezzo della camera, a notte, durante il GP di Monaco si aggira intorno agli 80mila euro.

Per gli appassionati di Formula Uno e di auto a Montecarlo c’è sicuramente un altro posto da visitare: si tratta della Collezione di automobili di S.A.S. il Principe di Monaco. Questo museo che pochi conoscono si trova nel quartiere di Fontvieille dove si trova l’altro porto del Principato. Questa esposizione di 5000 metri quadrati annovera circa un centinaio di autovetture di tutte le epoche e delle più grandi case automobilistiche europee e americane, oltre a sei carrozze di proprietà del Principe Ranieri III di Monaco e ad alcune monoposto di F1.

Infine, c’è un posto che si dice porti molta fortuna ai piloti di Formula Uno che vi soggiornano durante il Gran Premio di Montecarlo: è il Columbus Hotel che ha delle bellissime stanze luminose fronte mare, ma che è un po’ defilato rispetto al caos che c’è intorno al circuito e quindi più tranquillo e rilassante. Non è necessario soggiornarvi, basta anche solo fermarsi a bere un drink nel dehors, con vista sul Giardino delle Rose voluto dalla Principessa Grace. Ma questo è un altro itinerario.

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La Ferrari SF21 al Gran Premio di Montecarlo 2021