Kirghizistan, un Paese tutto da scoprire

Nell'Asia Centrale, dove la natura più straordinaria incontra un'ospitalità unica

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Redazione

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Non è un meta molto battuta per le vacanze il Kirghizistan eppure, questo Paese dell’Asia Centrale – che confina con Cina, Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan – è tutto da scoprire. Ed è ricco di luoghi straordinari, oltre che essere famoso per i suoi costumi, le sue tradizioni, l’ospitalità.

Tuttavia, il Kirghizistan non è un Paese facile. Il suo territorio è aspro, con montagne che superano i 3000 metri e con una delle architetture naturali più belle del mondo. Un assaggio del suo panorama lo si può vivere visitando l’Ala Archa National Park, nelle montagne del Tian Shan, che separano il Paese da Cina e Kazakistan. Le pianure dell’altopiano del Pamir, invece, lo collegano al Tagikistan. Se si decide di arrivare qui, bisogna farlo con consapevolezza: le città sono poche, i comfort pure, i trasporti sono difficili. In compenso, ai suoi visitatori il Kirghizistan offre un’esperienza di viaggio straordinaria, alla scoperta delle usanze di un popolo che è sempre stato nomade.

In Kirghizistan, le riserve naturali sono tantissime. Ma non sono l’unica cosa che vale la pena vedere. Biskek, la capitale, pare uscita da una cartolina. Costruita sul versante dei Monti Alatsu, ha una splendida piazza le cui fontane – ogni sera – regalano uno spettacolo di luci e di colori. Dopo una visita al Museo Storico di Stato, si può andare in esplorazione dei suoi parchi: il Panfilov, con le vecchie giostre per bambini; il Dubovy, con le sue querce secolari. A fare di Biskek la città più verde dell’Asia Centrale. Meritano una visita anche Karakol – cittadina famosa per la sua moschea cinese, interamente realizzata senza l’impiego di chiodi – e Osh, che si dice sia più antica persino di Roma. Tra reperti dell’era sovietica – su tutti la Torre di Burana, un minareto tronco dell’XI secolo – e vecchie cittadelle, a dominare qui è la natura. Che davvero, è sorprendente. Una natura fatta di un groviglio di fiumi, di canyon, di laghi. Da visitare con lentezza, come richiede un Paese che ruota attorno ai cavalli. A cavallo si pratica lo sport nazionale (l’Ulan Tartysh, simile al polo) e a cavallo si organizzano le escursioni più spettacolari. Prima di rifocillarsi con una delle pietanze tipiche: il plot, a base di riso e di carne, e la zuppa di carne e di verdura che, qui, prende il nome di shorpo.