Prigioni a 5 stelle: carceri come hotel di lusso

Cinque ex carceri recuperate e trasformate in hotel a cinque stelle. Da Oxford a Boston, le prigioni di lusso

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Redazione

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Una volta, in questi posti, si aveva diritto a una sola telefonata al giorno, a pasti a base di ‘sbobba’ e si era controllati costantemente. Oggi, le telefonate sono illimitate (potete chiamare anche dal bagno), i pasti sono a base di aragosta a Champagne e si ha un concierge personale a disposizione 24 ore su 24, che si attiva solo se e quando lo desiderate.

Certo, un tempo qui soggiornavano i criminali. Oggi, al posto loro, ci sono ricchi clienti che cercano il lusso più sfrenato.

L’Huffington Post ha scovato cinque ex carceri in giro per il mondo trasformate oggi in hotel a cinque stelle. Della prigione hanno mantenuto la struttura esterna e qualche dettaglio interno, ma il comfort qui è di rigore. Letti morbidi hanno sostituito le vecchie brande, bagni di marmo di Carrara al posto delle latrine, ristoranti stellati dove c’era la mensa. L’intento è comunque sempre lo stesso: cercare di trattenere gli ospiti il più a lungo possibile evitando che se ne vadano.

Tra i più famosi c’è il Lloyd Hotel di Amsterdam. Nato come carcere, è divenuto luogo di rifugio per gli ebrei russi nel 1935, poi è tornato a essere una prigione tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. Negli Anni ’90 venne ceduto a un gruppo di artisti e nel 2004 divennne un boutique hotel, con vasche panoramiche e uno splendido pianoforte per gli ospiti. Ha vinto i premi come Best Client e Best Sleep nel 2012. A Oslo c’è The Thief (Il ladro), in una zona della città che un tempo era la più pericolosa, tanto da essere soprannominata Thief Island. Oggi è stato ricavato un hotel superlusso che organizza anche aperitivi a base di Champagne al tramonto sul tetto dell’hotel. Tra i primi nati c’è il Malmaison che si trova a Oxford, in Gran Bretagna. Al suo interno l’hotel non vuole nascondere il proprio passato, anzi. Ha lasciato intere pareti di mattoni rossi, grossi e pesanti portoni d’acciaio. Nei bagni una grande insegna ricorda ai clienti di ‘rubare sapone e amenity varie’.

 

A Boston, negli Stati Uniti, c’è il Liberty Hotel che ha ricevuto il titolo di ‘Best Hotels in the U.S.’ nel 2011. Fino al 1991, però, era conosciuto come The Charles Street Jail. Per ristrutturarlo sono stati spesi 150 milioni di dollari. Tra gli interventi più significativi ci sono stati ampliamenti delle finestre che sono diventate panoramiche. Forse il più lussuoso di tutti è il Four Seasons di Istanbul. Qui venivano rinchiusi i prigionieri politici, tra cui il poeta comunista rivoluzionario Nazim Hikmet. Nel 1996 la prigione è stata trasformata in un hotel di lusso con sole 65 camere, un ampio giardino, piscina esterna, decori orientali, marmi e boiserie ovunque.