Questo luogo è in grado di cambiarvi la vita (in meglio)

Tra fitti boschi, ruscelli e prati si pratica da qualche anno il Forest Bathing, una cura che viene direttamente dagli alberi

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Dopo aver ricevuto la certificazione di idoneità da PEFC Italia (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes), il Parco del Respiro di Fai della Paganella, in Trentino, è ufficialmente il luogo che sarà in grado di cambiarvi la vita. in meglio, naturalmente.

Qui, tra fitti boschi, ruscelli e prati si pratica da qualche anno il Forest Bathing, una cura che viene direttamente dagli alberi della foresta. Una terapia ormai riconosciuta tanto che Fai è diventato il Centro nazionale di formazione per i futuri professionisti di questa disciplina.

Tutti pazzi per il Forest Bathing

La pratica del Forest Bathing sta conquistando l’Italia. Si tratta di un’attività psicofisica che viene svolta nella foresta e che è in grado di portare benefici sia al corpo sia alla mente.

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Fonte: @Voglino
Forest Bathing nel Parco del respiro di Fai

È provato scientificamente, infatti, che la natura è una generatrice di benessere. Svolgere delle attività fisiche, più o meno impegnative, a contatto con la natura è efficace per migliorare le condizioni di salute e sperimentare l’influenza che queste pratiche svolgono a livello psico-emozionale, sensoriale, chimico ed energetico.

Ma non solo. Alcune sostanze volatili emesse da diverse specie di alberi, se inalate in dose sufficiente e per un periodo di tempo adeguato, possono indurre cambiamenti fisiologici prolungati nel corpo umano, come la riduzione dello stress e della pressione sanguigna, l’innalzamento del sistema immunitario e via dicendo. I monoterpeni, per esempio, che sono la difesa naturale delle piante contro i predatori, rafforzano il sistema immunitario e migliorano la salute.

Respirare a pieni polmoni, abbracciare un albero, camminare a piedi nudi su un prato fresco di rugiada, chiudere gli occhi e toccare con la punta delle dita gli elementi della foresta… Sembrano banalità, ma è ciò di cui abbiamo più bisogno ora, dopo mesi di mascherine e di luoghi chiusi. E molti se ne sono già resi conto.

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Fonte: @Zarba
Respirare a pieni polmoni nella foresta

Le origini orientali

Questa pratica è originaria del Giappone dove è chiamata “Shinrin-yoku”, che potremmo tradurre proprio con “bagno nella foresta”. Lì ha iniziato a diffondersi già verso i primi Anni ’80, supportata persino dal governo giapponese che ai tempi aveva ha destinato dei fondi per la diffusione.

La Forest Therapy Society giapponese ha individuato addirittura ben 62 boschi nel Paese del Sol levante perfetti per questa terapia, tra cui Hokkaido, Kansai, e Okinawa, tra i più conosciuti.

Il “Parco del respiro” di Fai della Paganella

Il parco individuato a Fai è terapeutico per il benessere ed è unico in Europa. È un’oasi naturale di 36 ettari all’interno di una splendida faggeta che si sviluppa su una terrazza panoramica al di sotto dei mille metri.

Il benessere psico-fisico raggiungibile attraverso il Forest Bathing è determinato anche da una serie di caratteristiche legate al paesaggio, alla vista, ad elementi e specie arboree che il bosco deve possedere per fornire il giusto beneficio. E PEFC Italia, che ha introdotto la certificazione dell’idoneità delle aree forestali certificate a svolgere funzioni salutistiche e a promuovere il “benessere forestale” ha riconosciuto nel parco di Fai tutti i requisiti.

Per essere certificata da PEFC per la sua idoneità, l’area – che deve essere già certificata per la Gestione Forestale Sostenibile – viene valutata sia per quanto riguarda la fruibilità turistica sia per le caratteristiche tangibili e intangibili, come la presenza di elementi infrastrutturali e paesaggistici favorevoli, la composizione botanica e strutturale del bosco e l’emissione specifica di composti volatili.

Ogni anno a settembre si svolge un festival chiamato “Orme, il festival dei sentieri”, l’unico evento italiano che si tiene interamente lungo le strade, i sentieri e nei boschi. L’obiettivo di questo festival è quello di arricchire chi partecipa di nuove emozioni e di avvicinarli, con il dovuto rispetto, ai boschi, ai prati e ai sentieri del territorio.

Oltre al Forest Bathing, ci si approccia ad altre nuove discipline a contatto con la natura che sono assolutamente terapeutiche, come la mindfulness, il bare footing, lo yoga (anche della risata), ma ci sono anche trekking e passeggiate, anche per bambini, c he si possono fare in compagnia del proprio cane o di un simpaticissimo lama, il cosiddetto “Trekking a sei zampe”.

Tra le novità, diverse attività volte al miglioramento della salute dell’individuo e la creazione di nuovi percorsi nella foresta dedicati in particolar modo ai bambini e alle persone diversamente abili.