Alla scoperta di Matera, Capitale europea della cultura 2019

La città di pietra ha attraversato i secoli e guarda al futuro

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Redazione

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Grazie all’inserimento nel 1993 nelle liste dell’Unesco e a una grande pubblicità dovuta alla realizzazione del film The Passion di Mel Gison, Matera è stata inserita in tutte le guide turistiche internazionali e viene visitata da numerosi turisti ogni anno provenienti da tutto il mondo. Gli americani e i giapponesi ne vanno matti.

Numerosi eventi culturali e interessantissime mostre di arte periodiche sono ormai un’attrazione costante in uno scenario incantevole che aggiunge valore a qulsiasi manifestazione artistica. La città della Basilicata condividerà l’onore di essere Capitale europea della cultura 2019 con Plovdiv (Bulgaria).

sassi di Matera sono stati il primo sito Unesco iscritto dell’Italia meridionale. L’iscrizione è stata motivata dal fatto che essi rappresentano un ecosistema urbano straordinario, capace di perpetuare dal più lontano passato preistorico i modi di abitare delle caverne fino alla modernità. I Sassi di Matera costituiscono un esempio eccezionale di accurata utilizzazione nel tempo delle risorse della natura: acqua, suolo, energia

La città della pietra, centro storico di Matera, scavato a ridosso del burrone è stata abitata fin dal Paleolitico. Molte delle case che scendono in profondità nel calcare sono state vissute senza interruzione dall’età del bronzo, a parte lo sfollamento forzato negli Anni ’50 per motivi di igiene e di sicurezza. La prima definizione di Sasso come rione pietroso abitato risale a un documento del 1204.

I sassi di Matera sono un insediamento urbano derivante dalle varie forme di civilizzazione succedutesi nel tempo. Da quelle preistoriche dei villaggi trincerati del periodo neolitico, all’habitat della civiltà rupestre che costituisce il sostrato urbanistico con i suoi camminamenti, le canalizzazioni, le cisterne; le fortificazioni. Il recupero dei sassi di Matera è iniziato a partire dal 1986 grazie a una legge.

Si scende nei sassi attraverso delle arcate che sembrano passaggi occulti. Le calate erano affiancate da canali d’irrigazione che rifornivano cisterne a goccia, in alcune case ci sono fino a sette cisterne. Orti e giardini pensili si affacciavano dai tetti. I tetti a volte servivano da cimiteri: i vivi sottoterra, i defunti in superficie.

Nella città e lungo le Gravine del Parco della Murgia Materana si contano circa 150 chiesette scavate nella roccia. Tra le più importanti chiese rupestri nei Sassi vi sono Santa Lucia alle Malve, complesso rupestre che anticamente ospitava una comunità monastica, il Convicinio di S. Antonio un comprensorio costituito da quattro cripte rupestri, Santa Maria di Idris sulla sommità dell’omonima rupe, Santa Barbara ricca di affreschi, la Madonna delle Virtù che insieme alla sovrastante chiesa di San Nicola dei Greci oggi ospita importanti mostre di scultura, e San Pietro Barisano con facciata e campanile in muratura e interno quasi completamente scavato nella roccia.

Matera è stata ed è tuttora protagonista di molti set cinematografici, se ne contano almeno 50. Da Il Vangelo secondo Matteo a The Passion di Mel Gibson, ambientati tra i sassi di Matera, al più recente Basilicata Coast to Coast. Anche oggi si sta girando tra i sassi il film Christ the Lord. Tutta la Basilicata, però, è un immenso set cinematografico a cielo aperto.

Matera, con i suoi luoghi di interesse, le sue tradizioni popolari e le diverse manifestazioni che si svolgono nel corso dell’anno, dispone di un’offerta culturale piuttosto ampia e variegata. Dalle Grandi Mostre nei Sassi al Women’s Fiction Festival, dal presepe vivente nei Sassi al Lucania Buskers Festival. Per il 2019, anno in cui Matera sarà Capitale europea della cultura, si stanno già preparando almeno 15 grandi progetti e un programma culturale di almeno cento eventi all’insegna dello slogan ‘Open Future’.