Sardegna fuori stagione: l’itinerario Romanico

Gli edifici Romanici in Sardegna impreziosiscono ogni anglo dell'isola, un'architettura sacra che è ancora oggi custode di preziose memorie

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Molti di noi, quando sentono la parola “Sardegna”, pensano al mare, alle spiagge che sembrano rubate al paradiso e all’estate. È giusto ed anche normale, ma la realtà dei fatti è che questa regione immersa nel Mediterraneo è molto altro, e in qualsiasi stagione dell’anno.

L’isola è ricca di montagne, boschi, pianure, corsi d’acqua e pregna di ecosistemi, tanto da essere definita metaforicamente come un micro-continente. E poi è un territorio caratterizzato da un paesaggio che ospita le vestigia della civiltà nuragica, ma anche dell’arte antica di Roma, punto di riferimento per l’intera cultura europea: il Romanico.

L’architettura Romanica della Sardegna

La diffusione dell’architettura Romanica in questa isola che è un sogno a occhi aperti ci permette di poter visitare delle meraviglie che sono tutte da scoprire. Ci sono abbazie, priorati e chiese monastiche, un’architettura sacra che è ancora oggi custode di preziose memorie.

Un Romanico che però, a dirla tutta, si distingue – e non di poco – da quello che tutti conosciamo: qui gli edifici sono ricchi di motivi figurativi, mitologici , vegetali, zoomorfi e molto altro ancora, merito di altre influenze come quelle di formazione pisana e provenzale.

Le testimonianze che sono visibili anche adesso sono tantissime, ma la redazione di SiViaggia ha fatto una selezione di quelle che, secondo noi, sono le più emozionanti. Ciò non toglie che anche quelle non nominate in questo articolo meritino certamente una visita.

Le chiese campestri in Sardegna

Monastir, località della provincia del Sud Sardegna, offre diversi siti archeologici di notevole importanza storica e chiese. Tra queste c’è la Chiesa di Santa Lucia che si erge sul tracciato dell’antica via romana, nota come Caralibus Turrem. Eretta nel tardo Duecento, è immersa nelle campagne e avvolta in un’atmosfera fatta di pace e natura. Un vero e proprio tesoro architettonico nel cuore della vegetazione, un’opera d’arte del fascino intramontabile ed evidente in ogni suo angolo.

Luogosanto è invece un borgo della provincia di Sassari che si fa spazio ai piedi della collina di “Monti Ghjuanni”. Da queste parti svetta fiera nei cieli la Chiesa di San Leonardo, che è ubicata sopra un banco di granito. In tempi lontani era a la cappella gentilizia del Castello di Balaiana, mentre oggi è un vero esempio di passato ancora in vita che si inserisce in maniera armoniosa nel paesaggio in cui è immerso.

Luogosanto, Sardegna
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La Chiesa di San Pietro a Luogosanto, Sardegna

Voliamo ora a Silanus, un paese che si trova a circa 40 chilometri da Nuoro e ricco di eredità nuragiche ed antiche chiese. Come quella dedicata a Santa Sabina: non si hanno notizie certe della sua costruzione, ma quel che è sicuro è che è in calcare bianco nella parte superiore e in trachite nera in quella inferiore. A colpire è anche l’interno, particolarmente sobrio nelle linee anche se vi si innalza una bella cupola ogivale.

La Basilica della Santissima Trinità di Saccargia è un vero e proprio capolavoro che prende vita a Codrongianos, in provincia di Sassari. Si tratta della più famosa e spettacolare chiesa medievale della Sardegna, anche grazie al suo alto campanile scuro che svetta in una verde vallata.

Infine, per quanto riguarda le chiese campestri, vi consigliamo di fare un salto ad Uta, un comune della città metropolitana di Cagliari. Qui sorge la Chiesa di Santa Maria che è ritenuta una delle massime espressioni dell’incontro della cultura provenzale e tosco-lombarda dell’architettura romanica in Sardegna. Risale alla prima metà del XII secolo e sorge sulle rovine di una chiesa più antica e modesta.

Chiesa di Santa Maria di Uta: il Romanico in Sardegna
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L’affascinante Chiesa di Santa Maria di Uta

Le chiese romaniche nel limite urbano

Santa Maria Coghinas è una realtà che sorge nella Sardegna nord-occidentale, a cinque chilometri dal mare e a 50 da Sassari. Tra le sue attrazioni migliori c’è la Chiesa della Madonna delle Grazie che è stata costruita in pietra arenaria nella seconda metà del XII secolo. Dopo una serie di modifiche e restauri, oggi sfoggia un’unica navata con facciata a spioventi piene di decorazioni.

Ghilarza è un bellissimo borgo sardo che fa parte della provincia di Oristano, e nella sua frazione di Zuri si fa spazio la meravigliosa Chiesa di San Pietro, uno dei più sublimi esempi di architettura sacra medievale nell’isola. Ma non è tutto, perché questo magnifico edificio religioso nasconde anche un affascinante segreto: dal caratteristico colore rosso-ocra della roccia lavica di cui è costituito, si trova in una zona in cui giace sott’acqua il ‘vecchio Zuri’, paese che riapparire nei periodi di estrema siccità.

Chiesa di San Pietro,
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La rossa Chiesa di San Pietro a Zuri, Sardegna

Decisamente affascinante è anche la Chiesa di San Giovanni di Sinis a Cabras, meravigliosa località della Sardegna facente pare della provincia di Oristano. Ad essere più precisi si trova a poca distanza dai resti dell’antica Tharros, ed è un gioiello storico-architettonico di inestimabile valore. Dalle forme molto particolari, presenta interni organizzati in tre navate separate da tre archi in successione e coperte da volte a botte.

Nella provincia del Sud Sardegna vale la pena fare un salto anche a Dolianova, centro situato nel territorio storico del Parteolla e dimora della Chiesa di San Pantaleo, uno dei principali monumenti romanici di questa affascinante isola italiana. Costruita tra inizio XII secolo, prende vita nel centro storico del paese e colpisce per la maestosità architettonica, per il decoro scultoreo e per le sue opere pittoriche.

Infine vi consigliamo di fare un salto a Tratalias, anch’esso parte della provincia del Sud Sardegna. Il borgo, che nel film “La fine è nota’ viene descritto come “non è vicino a niente”, è avvolto dal fascino intatto della sua storia millenaria che si può assaporare anche nella sua maestosa Chiesa di Santa Maria di Monserrato, che presenta caratteristiche architettoniche uniche nel panorama sardo.

Chiesa di Santa Maria di Monserrato, Tratalias
Fonte: Getty Images - Ph: REDA&CO
La maestosa Chiesa di Santa Maria di Monserrato di Tratalias

Le bellissime chiese urbane

Tra le chiese romaniche urbane della Sardegna vale senza ombra di dubbio la pena menzionare la Basilica di San Gavino, San Proto e San Gianuario di Porto Torres, un vero e proprio incanto della provincia di Sassari. Si tratta del monumento cristiano romanico più grande e antico dell’isola, ma anche di uno dei più significativi: dall’iconografia anomala, è stata eretto nell’XI secolo ed è avvolto nel mistero di episodi leggendari.

Ottana è il centro del ‘cuore’ della Sardegna che fa parte della provincia di Nuoro e famoso per varie unicità, tra cui un’antica e favolosa cattedrale: la Chiesa di San Nicola. Posta su una collinetta, ha la facciata a capanna, alta e stretta, e si sviluppa su tre ordini. L’interno, dal canto suo, custodisce opere di pregio, tra cui un crocifisso ligneo cinquecentesco.

Ottana, Chiesa di San Nicola
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La straodinaria Chiesa di San Nicola a Ottana

La Chiesa di San Pietro del Crocefisso, detta anche “delle Immagini”, è uno spettacolo architettonico che si trova a Bulzi, un borgo di circa 530 abitanti che fa parte della provincia di Sassari. Si erge isolata, tra quiete e silenzio, e un tempo era parte di un complesso monastico di cui attualmente restano soli pochi ruderi. Vanta un esterno caratterizzato da una facciata in opera bicroma arricchita da archetti in pietra calcarea chiara e si distingue per essere una meta di pellegrinaggio durante la celebrazione de su Rughifissu, che si tiene a fine giugno.

Voliamo ora a Villamar, un paese a circa 50 chilometri di distanza da Cagliari che conserva ancora oggi i fasti del suo glorioso passato, come la Chiesa di San Pietro. Dalle influenze arabeggianti, possiede una particolare forma che la rende uno delle più singolari architetture romanico-pisane del centro-sud della Sardegna. Sorge nel centro storico del borgo e tra le sue possenti mura protegge diverse sculture di pregevole fattura, come quella dedicata a San Pietro in abiti pontificali.

Infine – ma ci teniamo a ricordarvi che l’architettura Romanica della Sardegna è molto più ampia di quello che trovate descritto in questo pezzo, la Cattedrale di Santa Chiara, principale luogo di culto di Iglesias, in provincia del Sud Sardegna. Posta nella magnifica cornice di piazza Municipio, offre una sontuosa facciata a capanna divisa in due ordini da una cornice. L’interno, invece, è con pianta a croce latina, navata unica, due cappelle per lato, transetto e abside quadrangolare.

Cattedrale di Iglesias
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Cattedrale di Santa Chiara, incanto di Iglesias