Trekking: origini e significato del termine

Il termine trekking è usato soprattutto per descrivere attività di escursionismo e camminata in ambienti naturali. Ma da dove deriva questa parola e cosa significa?

Foto di Priscilla Piazza

Priscilla Piazza

Content writer

Laureata in cinema, teatro e spettacolo multimediale, oggi lavora come redattrice e social media manager freelance

Pubblicato: 13 Giugno 2024 10:13

Siamo tutti pazzi per il trekking, ormai questo tipo di attività outdoor è infatti una delle preferite dai viaggiatori più avventurosi e volenterosi soprattutto perché permette di stare a stretto contatto la natura e di scoprire paesaggi e territori di incredibile bellezza vivendoli in maniera autentica e in prima persona.

Ma sapevate cosa significa “trekking” e da dove ha origine questo termine oggi molto popolare e comune nel linguaggio di tutti i giorni?

Trekking
Fonte: iStock
Trekking in montagna

Le origini del termine “trekking”

Il termine “trekking” proviene dall’afrikaans, la lingua principale del Sudafrica. In afrikaans, “trek” significa “viaggiare a piedi o con un veicolo, specialmente attraverso una zona remota”. Questo riferimento agli spostamenti e ai viaggi a piedi attraverso luoghi selvaggi è alla base del significato moderno del termine trekking.

L’origine del termine trekking deve quindi essere ricercata nel verbo inglese “to trek”, che significa fare un viaggio lungo, camminando piano. Un mix tra camminata in mezzo alla natura ed escursionismo. Gli appassionati di questa attività prediligono ampiamente le zone di montagna. In Italia infatti la meta più gettonata, per la pratica del trekking, è proprio il Trentino, un’area ricca di percorsi, che possono variare dal più semplice a quello più complesso, magari in quota e durante la stagione invernale.

L’uso del termine “trekking” si diffuse inizialmente in relazione agli spostamenti a piedi di gruppi di coloni boeri nel Sudafrica dell’800, noti come le “Grandi Trek”. Questi erano lunghi e ardui viaggi attraverso le regioni interne e montuose del Paese, compiuti con carri trainati da buoi. Successivamente, il termine trekking è stato adottato a livello internazionale per indicare l’attività di escursionismo e camminata in ambienti naturali, specialmente in contesti montani.

Trekking in montagna
Fonte: iStock
Escursionisti che fanno trekking

Il significato del termine “trekking”

A differenza di una semplice passeggiata o escursione giornaliera, il trekking implica un percorso più lungo, che può durare anche diversi giorni, con pernottamenti in rifugi, tende o strutture di fortuna lungo il cammino. Ciò richiede una maggiore preparazione fisica e organizzativa da parte dei partecipanti.

Il trekking può avere diverse finalità, come l’esplorazione di luoghi remoti, l’immersione nella natura, il raggiungimento di cime o vette, oppure semplicemente il piacere di camminare e vivere a contatto con l’ambiente naturale per un periodo prolungato. Nell’ultimo decennio questa attività sportiva è diventata molto amata in Italia e in Trentino si è espansa a macchia d’olio, soprattutto durante la bella stagione.

Esistono diversi tipi di trekking, quello itinerante e quello residenziale. Il primo prevede un tour ad anello dove ogni notte si cambia rifugio, il secondo prevede di dormire sempre nello stesso posto e di scoprire ogni mattina un nuovo sentiero da percorrere. Il trekking è un’attività che può essere svolta in solitaria o in gruppo. Se i percorsi che dovrete affrontare saranno particolarmente impervi, è consigliabile organizzarsi con altre persone.

Anche all’estero ci sono molti percorsi dedicati al trekking, come la Cretan Way l’itinerario di 500 km lungo i sentieri che attraversano l’isola greca di Creta, oppure il Cammino Inca , in Perù, un percorso per esperti, di oltre 40 km o ancora, dall’altra parte del mondo, la suggestiva Overland Track in Tasmania lunga 65 km.

I consigli per il trekking

Prima di partire per un soggiorno trekking, si consiglia di informarsi sulle condizioni meteo e sui percorsi che si intendono affrontare. Ma non solo.

Preparazione fisica e allenamento

Iniziate un programma di allenamento per migliorare la vostra resistenza e preparare il fisico almeno 2-3 mesi prima del trekking attraverso camminate, esercizi cardiovascolari e di forza. Verificate il livello di difficoltà del percorso e assicuratevi di essere in condizione fisica adeguata.

Pianificazione del percorso 

Studiate attentamente il percorso, il dislivello, la durata e il livello di difficoltà e informatevi sulle condizioni meteo tipiche della zona. Verificate sempre la presenza di rifugi, punti d’acqua e possibilità di ristoro lungo il cammino.

Equipaggiamento adeguato

Scegliete uno zaino comodo e adatto alle vostre esigenze, con spallacci imbottiti e sistema di aerazione. Indossate scarpe da trekking comode e collaudate, ed evitate di partire con calzature scomode. Portate un abbigliamento tecnico a strati, impermeabile e traspirante.

Non dimenticate borraccia, snack energetici, torcia, kit di primo soccorso e altri accessori potenzialmente utili come bastoncini da trekking, un GPS e una mappa.