Viaggi in Europa: arriva il semaforo per le zone a rischio

Questo sistema a colori, dal verde al rosso per identificare le zone a rischio, uniformerà le regole per tutti i viaggiatori e gli Stati Ue

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Redazione

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Viaggiare in Europa da oggi potrà essere meno difficile. Negli ultimi mesi, nel corso della pandemia da Covid-19, ogni Stato ha sempre deciso autonomamente quali regole mettere in campo per gestire gli accessi in sicurezza nel proprio Paese.

Questo per i viaggiatori, però, non è sempre stato di facile comprensione perché, se in un Paese dovevano essere rispettate determinate regole, magari in un altro esse potevano cambiare quasi totalmente. Per evitare questo stato di confusione, ma anche per evitare drammatiche chiusure, i ministri degli Affari europei hanno approvato l’uniformazione delle regole per spostarsi all’interno dei Paesi dell’Unione europea.

Uno strumento chiaro, veloce, con norme condivise dagli Stati che appartengono alla stessa fascia di colore che prevede una linea comune sulla determinazione dei principi per ogni spostamento. In questo modo, le nazioni non potranno più chiudere i confini in autonomia. Questa ipotesi, nel caso, dovrà essere un’ultima soluzione basata solamente su un sistema di calcolo rigido dei contagi (a cura dell’Ecoc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) e condiviso da tutti gli Stati a cui è preferito l’obbligo di tamponi all’ingresso da chi arriva da zone rosse.

In pratica, tutte le nazioni dell’Ue saranno classificate in base a un colore che prenderà posto sul “semaforo Ue”. A oggi si parla di 3 oppure 4 colori utilizzati per segnalare le diverse gravità, che vanno dal verde (zone meno pericolose) al rosso (zone ad alto rischio, con un numero importante di contagi). A ogni tono, inoltre, corrisponderanno una serie di regole da rispettare, valide per tutti quei Paesi che ne trovano collocazione.

In questo modo non solo sarà più facile per i Governi decidere se e quali restrizioni mettere in atto, ma anche i cittadini e i turisti potranno comprendere in modo semplice la mappa dei contagi e quali saranno le limitazioni in vigore nei Paesi di destinazione.

Chi arriverà dalle zone verdi, quindi, non avrà restrizioni sui viaggi o sugli spostamenti (anche se varranno i test obbligatori in caso di arrivo da regioni con alti contagi) mentre chi si metterà in viaggio da zone arancioni (oppure rosse) dovrà tassativamente essere sottoposto a tamponi obbligatori o a un periodo di quarantena. Questo sistema è ancora nella sua fase iniziale e potrà essere modificato e migliorato già nelle prossime settimane.

A oggi si sa che si può volare in sicurezza, senza paura, basta rispettare le regole. La necessità e la voglia di viaggiare del resto è tanta (si pensi che si stanno sviluppando pacchetti senza destinazione per i nostalgici) meglio dunque trovare regole comuni, semplici e chiare. A questo link trovate la mappa aggiornata ogni settimana dall’Ecoc, da consultare prima di ogni viaggio per vedere se il semaforo è verde, arancione o rosso e quali misure sono richieste nel Paese di destinazione.