Vacanze in Grecia: cosa cambia a partire dall’1 luglio

D'ora in avanti bisognerà compilare un'autocertificazione, il Passenger Locator Form (PLF) che genera un QR code

Sono tanti gli italiani ad aver prenotato già da tempo una vacanza in Grecia e, fino a poche settimane fa, a non essere certi di poterci andare. Fortunatamente la situazione sanitaria si è sbloccata e, step by step, tutto sta tornano alla normalità. O quasi.

Fino al 15 giugno tutti i visitatori che sono arrivati in Grecia sono stati sottoposti a un test e, nell’attesa dell’esito, hanno trascorso la notte in un albergo di Atene (test e struttura alberghiera a spese del governo greco) con l’obbligo di quarantena di 7 giorni in caso di test negativo mentre di una quarantena sotto controllo di 14 giorni in caso di positività.

Tra il 15 e il 30 giugno sono stati riaperti gli aeroporti di Atene e di Salonicco ed è stato revocato l’obbligo di quarantena, ma si è continuato a effettuare un test a campione per valutare l’eventuale contagio da Coronavirus.

A partire dall’1 luglio riaprono tutti gli aeroporti della Grecia e non è più obbligatoria alcuna quarantena. Resta però invariata la decisione di effettuare dei test casuali all’arrivo. La Grecia informa comunque di riservarsi di poter decidere ulteriori restrizioni relative ad alcuni Paesi in un secondo momento, in caso di peggioramento dell’eepidemia.

Ma c’è una grossa novità: d’ora in avanti bisognerà compilare un’autocertificazione, il Passenger Locator Form (PLF) che genera un QR code. Il documento deve essere compilato 48 ore prima dell’arrivo in Grecia sia esso in aereo, nave o auto, fornendo informazioni dettagliate riguardanti il luogo di partenza, la duranta del soggiorno precedente nei Paesi che si sono visitati e l’indirizzo in cui si soggiornerà sul terrritorio greco.

Una volta arrivati in Grecia, bisognerà mostrare il QR code cartaceo o sullo schermo del proprio cellulare. In base alla tipologia di QR code, il personale aeroportuale indirizzerà i passeggeri in arrivo verso l’uscita (area bagagli e controllo passaporto) oppure verso una zona di screening per ulteriori controlli.

Finché il risultato del test non è disponibile, i passeggeri sottoposti a controllo sanitario sono obbligati ad auto-isolarsi nel luogo indicato sul loro PLF. È però possibile evitare di effetture il test una volta arrivati iun Grecia nel caso in cui il visitatore avesse effettuato un test analogo nelle 72 ore precedenti e fosse risultato negativo. A quel punto basta mostrare il documento alle autorità greche che dimostri l’esito.

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Fonte: 123rf
La Grecia più iconica @123rf