Petra e la Giordania come non le avete mai viste

Quello in Giordania è uno dei viaggi da fare assolutamente nella vita

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

A breve la Giordania riaprirà le porte ai turisti internazionale. Presumibilmente, se tutto andrà bene, a luglio, ma vi terremo aggiornati sulla data effettiva. Oltre a dipendere dalle decisioni del governo giordano in fatto di sicurezza, in seguito alla pandemia mondiale di Coronavirus, saranno anche le compagnie aeree a fare la differenza, visto che l’unico modo, specie per gli italiani, di raggiungere questo splendido Paese è in aereo.

Quello in Giordania è uno dei viaggi da fare assolutamente nella vita. C’è così tanto da vedere e così tante le esperienze da fare specie se si decide di fare un tour del Paese, assolutamente consigliato.

A parte il fatto di visitare Petra, uno dei luoghi più affascinanti, magici e misteriosi del mondo, sono tantissimi i luoghi naturali, storici, sacri da vedere da accontentare ogni tipo di viaggiatore.

Ma andiamo per ordine: l’incontro magico con Petra, l’antica capitale dei nabatei, vero gioiello archeologico, storico e architettonico protetto dall’Unesco, è un’emozione che ricorderete per tutta la vita. Quella che che si prova una volta giunti al termine del siq – il lungo percorso sotto il sole ricavato tra le irte rocce che diventa sempre più stretto – e da dietro una fessura si scorge il primo tempio, che è anche il più celebre della “città rosa”, Al Khazneh ovvero il palazzo del tesoro del Faraone.

L’area archeologica misura 25 chilometri e ogni pietra è un monumento. La si percorre a piedi, indossando comode scarpe, o a dorso d’asino per pochi spiccioli. Restate fino a dopo il tramonto: il ricordo di Petra illuminata da migliaia di candele resterà impresso nella vostra mente per sempre.

Dopo aver camminato per ore vi servirà un giorno intero di relax, magari sul Mar Morto galleggiando sulla superificie salata dell’acqua o nella zona termale, tra piscine e cascate naturali, che si trova tra le montagne giordane, come le Ma’in Hot Springs. In entrambi i posti ci sono splendidi resort di lusso (ma non cari) dove godere del sole e del meritato riposo, basta percorrere la Dead Sea Road per trovarne uno più bello dell’altro.

Tra i paesaggi naturali più affascinanti della Giordania c’è il deserto, fatto di dune di sabbia, ma anche di altissime montagne e di incredibili formazioni rocciose. È tra le infinite vastità del Wadi Rum che scorrazzava Lawrence d’Arabia ed è qui che bisogna assolutamente andare con la jeep o a dorso di cammello accompagnati dalle guide locali che conoscono i punti panoramici più belli, che cucinano un ottimo cammello (o pollo) sotto la sabbia – come si usa qui nel deserto – e che, soprattutto, conoscono le piste e sanno riportarvi a casa sani e salvi.

Ma la Giordania è soprattutto un Paese di storia antichissima. A partire dai luoghi di Mosè, come Ain Musa’ (“Sorgente di Mosè”), dove oggi sorge un piccolo edifico dalle cupole bianche nel luogo in cui l’acqua sgorgò dopo che il Profeta ebbe colpito la roccia, o come il Monte Nebo, da dove Mosè scorse la Terra Promessa (si dice che la sua tomba si trovi proprio qui). E i luoghi di Gesù, a partire da Al-Maghtas (Betania oltre il Giordano), sulle rive del fiume al confine con Israele, dove si trova il fonte battesimale di Giovanni il Battista e oggi Patrimonio dell’Unesco.

Una tappa imperdibile è Madaba, nota soprattutto per i mosaici bizantini, fra cui la famosa mappa della Palestina del VI secolo, dove si scorgono ancora oggi il Nilo, il Mar Morto e la pianta di Gerusalemme, con la posizione del Santo Sepolcro.

La storia di questo Paese la si respira anche nella Capitale, Amman, dove si resta affascinati dall’incantevole Moschea di re Abdullah, una costruzione inconfondibile con una grande cupola blu. Alle porte di Amman si trova la splendida città Romana di Jerash, già abitata nel neolitico, ma fiorita intorno al 332 a.C. sotto Alessandro Magno. Un sito archeologico ancora quasi tutto da scavare.

Ecco perché in Giordania bisogna andarci almeno una volta, ma se decidete di tornarci ancora sicuramente troverete qualche nuova scoperta.