Stanno per nascere nuovi giardini nella Valle della Loira

La magnifica e fiabesca Valle della Loira, Giardino di Francia, si arricchisce ulteriormente grazie a nuovi incantevoli giardini ispirati al Rinascimento

Pubblicato: 17 Luglio 2022 10:51

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SiViaggia

Redazione

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Patrimonio UNESCO come “paesaggio culturale”, l’incantevole Valle della Loira sorprende con i favolosi paesaggi rurali, le distese di vigneti, i romantici borghi e i circa 300 meravigliosi castelli rinascimentali.

Oggi, questo straordinario territorio si arricchisce di nuovi giardini che risvegliano i cinque sensi, luoghi ameni aperti alle diverse espressioni artistiche e non soltanto: scultura, pittura, gastronomia, musica, danza e teatro.

Il Nuovo Rinascimento del Centro-Valle della Loira

È il fulgido esempio del Rinascimento italiano a influenzare la creazione dei nuovi giardini nella Valle della Loira.

Scopriamoli meglio.

Al Clos Lucé, c’è il Giardino di Leonardo

Al Castello di Clos Lucé, nella zona più alta di Amboise, dove Leonardo Da Vinci trascorse gli ultimi tre anni della sua vita, non poteva mancare il Giardino a lui dedicato: sono state reimpiantate oltre 30 specie di piante disegnate dall’artista (frassini, pini, cipressi…) e ricostruiti dettagli di grotte, sorgenti, rocce, cascate nonché la nebbia sullo stagno per rievocare il noto sfumato dei suoi dipinti.

Un vero e proprio museo a cielo aperto e un viaggio nell’arte e nel genio di Leonardo.

Amboise, come ai tempi delle seterie

Nei magnifici giardini che abbracciano il Castello di Amboise, residenza dei re di Francia durante il Rinascimento e oggi cornice ideale per spettacoli, concerti e osservazione delle stelle, l’ultima novità è la piantumazione di circa cinquanta gelsi (che saranno poi 180) al fine di riproporre la tradizione storica della bachicoltura, introdotta qui nel Quattrocento da Luigi XI che istituì le seterie reali a Tours.

Inoltre il Castello, in collaborazione con la Maison Roze, l’ultima seteria, inaugura il primo Conservatorio del Gelso.

Chambord, permacultura e vigneti

Il più grande parco cintato d’Europa è quello che circonda il Castello e i giardini di Chambord: un parco di ben 5440 ettari delimitato da un muro lungo ben 32 chilometri.

La particolarità qui sono gli orti biologici e sostenibili con la novità degli orti in permacultura: quattro appezzamenti di orti bio e più di 140 varietà antiche di peschi, meli e peri oltre a piante aromatiche e medicinali.

Nei vigneti è rinato il settecentesco vino di Chambord: un rosso AOC Cheverny (Pinot Nero e Gamay) e due bianchi (un Sauvignon e un Romorantin).

Chaumont, 30 anni di Festival dei Giardini

Il maniero di Chaumont-sur-Loire è da ben 30 anni lo scenario ottimale per il Festival Internazionale dei Giardini: tema dell’edizione 2022 è “il giardino ideale” in un mondo che porta i segni del riscaldamento globale, dell’urbanizzazione, dei bisogni alimentari e del crescente desiderio dell’uomo di tornare alla natura.

Una visita è l’occasione per scoprire come sarà il “giardino del futuro”.

Plessis Sasnières, un parco all’inglese in terra di Francia

Quello di Plessis Sasnières è un giardino ideato secondo un “disordine ordinato” attorno alla proprietà di fine Ottocento e al piccolo stagno: castagno rosa, platano orientalis, cedro del Libano e poi rose, magnolie, piante perenni, topiari, siepi e meli per un perfetto “parco all’inglese” in una delle valli più suggestive di Francia.

Villandry, viaggio nel Rinascimento e nell’arte

Il più grande complesso rinascimentale della Valle della Loira, Villandry, si compone di quattro livelli di terrazze: l’orto-giardino, i giardini ornamentali, il Giardino d’acqua e il labirinto, e il contemporaneo Giardino del Sole.

È arricchito da mostre di fotografia, scultura e pittura.

Rivau, non uno, ma 15 giardini e 495 varietà di rose

Attorno al Castello del XV secolo, spiccano ben 15 giardini con una collezione di fiori incredibile: 495 varietà di rose, peonie, gigli, iris e una rara raccolta di zucche.

Per scoprire tale meraviglia, si attraversa la Foresta Incantata, il Sentiero di Pollicino, Alice nel Paese del Rivau, il Giardino Segreto, il Giardino della Principessa Raperonzolo e il Giardino delle farfalle.

I parchi e i giardini della Valle della Loira, turismo slow e sostenibilità

Visitare i giardini e i parchi della Loira significa immergersi in una dimensione incantata e vivere un turismo slow per eccellenza, al proprio ritmo, privilegiando gli incontri e assaporando i piaceri della tavola.

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Nel 2009, Villandry è stato il primo giardino della Valle e della Francia ad attuare la politica “zero fitofarmaci” in un giardino così ampio e, insieme ad Amboise, è “Rifugio LPO” (Lega per la protezione degli uccelli).

Il giardino del Castello di Rivau è impegnato in un approccio globale di conservazione (con due conservatori di rose e di verdure regionali) e di sensibilizzazione con la creazione di un giardino bioclimatico che necessita di poca acqua.

Infine, il Domaine di Chaumont-sur-Loire è uno spazio creativo che porta l’arte al vasto pubblico reinventando l’arte del giardino e i giardini d’arte, per pensare al giardino ideale, al
giardino del futuro e all’eterno Rinascimento.