Come ormai sappiamo, la pandemia ha condizionato moltissimo le nostre abitudini, influenzando inevitabilmente anche il nostro modo di viaggiare, inclusa la scelta delle destinazioni verso cui puntare per una vacanza il più possibile sicura e senza stress. Ma quali sono i primi trend dei viaggiatori di questo 2022 appena iniziato? A rispondere è l’analisi effettuata da Mabrian Technologies, azienda specializzata nel monitoraggio dei big data turistici.
La staycation si conferma trend anche del 2022
Stando a quanto dichiarato nel report “Post-pandemic Tourist Trends and Visitor Profiles”, anche quest’anno aleggia una grande incertezza sul settore turistico, dovuta principalmente alle varianti che impongono di volta in volta nuove norme e restrizioni per tentare di frenare i contagi.
Motivo per cui, la maggioranza dei viaggiatori europei continua a sentirsi molto più sicura quando si sposta all’interno della propria nazione, e ciò a prescindere dalle decisioni prese dai diversi Paesi per contenere la circolazione del virus tra gli Stati membri. Aumentano, infatti, le ricerche di voli nazionali, ma significativa è anche l’attivazione di nuove rotte di connessione interna, con una media di +44% di nuove rotte domestiche per destinazione.
L’esperienza della staycation sembra andare ancora forte anche per quest’anno, nonostante tante destinazioni internazionali abbiano riaperto i propri confini ai viaggiatori, sebbene nel rispetto di rigide misure da seguire. Una tendenza favorita anche da nuove politiche aziendali che, in alcuni casi, hanno cominciato a puntare sul “remote working” anche in Italia.
L’analisi semantica delle conversazioni spontanee nelle reti sociali e portali turistici (Nlp-Natural Language Processing di Mabrian) ha, invece, evidenziato che per quanto riguarda le categorie di prodotti turistici, il prodotto arte e cultura hanno registrato un maggior calo di interesse, mentre si tende a preferire le esperienze e le attività all’aria aperta (lo abbiamo visto, ad esempio, con le vacanze outdoor in Toscana).
Viaggi last minute e sostenibili: le nuove tendenze
Confrontando il profilo del turista “Urban vs. Holiday”, dalla ricerca di Mabrian Technologies, emerge un aumento del 40% della durata media di soggiorno, rispetto al 2019, oltre che un significativo aumento delle destinazioni urbane rispetto ad alle più classiche località di villeggiatura. Si consolida, inoltre, la tendenza del viaggio “last minute”, diventato oramai “last second”, anche in questo caso soprattutto verso i centri urbani, con i viaggiatori pronti a fare le valigie da un giorno all’altro.
A influenzare sempre di più le scelte dei viaggiatori ai tempi del Covid sarà anche l’indice di sostenibilità delle mete scelte. Mai come in questo momento storico, sentiamo il dovere di diventare viaggiatori più responsabili (e qui vi diamo qualche suggerimento per poterci riuscire). A tal proposito, l’obiettivo di Mabrian Technologies è quello di realizzare una nuova dashboard che sarà in grado di misurare, confrontare e tracciare i fattori chiave che determinano la sostenibilità di una destinazione, ad esempio elementi come il livello di distribuzione del reddito turistico nell’economia locale, la concentrazione dell’offerta turistica in una o più località, il livello di dipendenza dai mercati di origine a lungo raggio, l’eccessiva stagionalità o la percezione che i turisti hanno della sostenibilità dei luoghi prescelti.