Primavera sulla leggendaria Isola di Montecristo

Indissolubilmente legata al personaggio di Alexandre Dumas, quest'isola dell'Arcipelago Toscano è una vera sorpresa

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Ci sono luoghi leggendari, che fanno parte di un immaginario comune e che, da sempre, ispirano storie misteriose. Come l’Isola di Montecristo, indissolubilmente legata al personaggio nato dalla fantasia di Alexandre Dumas, che ha ambientato una parte del celebre romanzo “Il Conte di Montecristo”.

Per anni si è vociferato che sull’isola fosse davvero stato nascosto il tesoro che il Conte era andato a cercare dopo la sua prigionia a Château d’If, nel Sud della Francia, e che era stato individuato sotto l’altare del Monastero di San Mamiliano che si trova sull’isola.

Questo grande tesoro citato nel romanzo, appartenuto alla famiglia Spada e nascosto sull’isola, riprende un’antica leggenda legata a un ipotetico tesoro che i monaci di San Colombano avrebbero nascosto prima della distruzione del potente Monastero di San Mamiliano (edificato proprio sull’Isola di Montecristo) da parte dei saraceni. Nel romanzo il tesoro si trova in una grotta e, in effetti, sull’isola esiste, sotto i resti di un eremo, la grotta di San Mamiliano.

Fino a una decina di anni fa, Montecristo era chiusa al turismo. Oggi, invece, è disponibile un limitato numero d’accessi.

Se siete amanti dell’avventura e desiderate partire alla scoperta di una natura incontaminata e selvaggia, non perdete la possibilità di lasciarvi guidare verso l’Isola di Montecristo, la più misteriosa delle isole del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, a poche miglia dall’Isola d’Elba, sua porta di accesso naturale.

Quella che Montecristo propone è un’esperienza esclusiva e immersiva. Infatti, sono meno di 2.000 le persone che ogni anno possono attraccare qui, grazie anche al supporto operativo del Comando Carabinieri per la tutela della biodiversità dei Parchi (Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica) che ne garantisce la tutela e il mantenimento a Parco Nazionale dello Stato e a sito di interesse comunitario per l’Unione europea. La protezione della totalità dei suoi poco più di 10 chilometri quadrati e di tutto lo spazio marino fino a un chilometro dalla costa ne fa un luogo incontaminato e selvaggio, dove la natura e i suoi ritmi sono gli indiscussi padroni.

Le escursioni giornaliere sono consentite a un numero limitato di persone per garantire il mantenimento della biodiversità dell’isola e in presenza di guide autorizzate: un rigore necessario a beneficio di tutti per mantenere l’integrità della fauna e della flora che abitano Montecristo, patrimonio naturale universale.

Una volta giunti sull’isola, non è possibile muoversi in autonomia, ma seguendo le indicazioni della guida si intraprendono tre differenti sentieri, gli unici percorribili, di cui variano durata e difficoltà (da due a quattro ore, da facile a impegnativo). Durante la permanenza su Montecristo non è permesso pescare né fare il bagno e neppure ancora pernottare.

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Fonte: 123rf
L’Isola di Montecristo