A nord di Trento, nella verde Valle plasmata dall’Adige e dai suoi affluenti e abbracciata da una cornice di vette che la riparano dalle correnti più fredde, si svela la Piana Rotaliana Königsberg, un territorio unico e vocato alla produzione di grappe e vini pregiati.
“Il più bel giardino d’Europa”, come lo definì Goethe nel suo Viaggio in Italia, vanta infatti un particolare microclima che permette la coltivazione di un vitigno autoctono da cui nasce un vino rosso dalla forte personalità e dal carattere inconfondibile: il Teroldego Rotaliano D.O.C. elegante, corposo e profondamente legato al territorio.
Si tratta della prima D.O.C riconosciuta in Trentino, le cui origini affondano nella notte dei tempi, l’Oro del Tirolo, evocativo di leggende.
Per andare alla scoperta di questa meraviglia tra Bolzano e Trento, è nato il progetto “Giro del Vino 50“, un suggestivo e appassionante percorso ad anello di 50 chilometri da percorrere in bicicletta al cospetto di borghi, masi, dolci colline, fiumi, vigneti, panorami mozzafiato godendo i profumi e i sapori dell’enogastronomia trentina.
Il Giro del Vino 50, i luoghi più belli della Piana Rotaliana
Ideale per gli appassionati di cicloturismo, il Giro del Vino 50 conduce alla scoperta di tutti e 6 i borghi della zona sconfinando anche verso Giovo in Valle di Cembra e verso Salorno a nord, in Alto Adige.
È un percorso ad anello che dà la possibilità di iniziare il tour in qualsiasi punto ed è adatto a tutti non essendo particolarmente impegnativo.
Gli itinerari sono due: quello a nord, pianeggiante, e quello a sud, con un dislivello maggiore e alcune salite ma, proprio per questo, più panoramico.
In sella alla bici, lo sguardo incontra paesaggi di rara bellezza, punteggiati da perle architettoniche e numerose aziende vitivinicole, dalle cantine sociali alle piccole realtà a conduzione familiare, da visitare per conoscere da vicino la produzione e degustare le eccellenze locali.
Crocevia di culture nel passato, la Piana propone una fusione tra enogastronomia e cultura ed è disegnata da ripide pareti rocciose che abbracciano vigne assolate, campi coltivati, dolci colline digradanti verso valle, chiese e palazzi nobiliari: è perfetta per un turismo lento, a stretto contatto con i luoghi e le loro tipicità.
I borghi che si incontrano conservano tracce del tempo che fu e si raccolgono attorno al loro fiume, l’Adige, che attraversa la valle da nord a sud: Lavis, dagli scorci che non si dimenticano, Mezzolombardo, centro enologico ai piedi del Monte Fausior, San Michele all’Adige, nato il 1 gennaio 2020, Mezzocorona, dalla pregiata produzione vitivinicola, Rovere della Luna, centro vinicolo, artigianale e industriale, e Terre d’Adige, nato dalla fusione di Nave San Rocco e Zambana.
In bici tra bellezza e gusto: informazioni sul tour
Per apprezzare al meglio l’affascinante percorso ad anello, il consiglio è quello di percorrerlo in senso antiorario: la segnaletica stradale direzionale è pensata in tal senso e, oltre alla posizione delle tappe sul territorio, fornisce informazioni dettagliate sulla natura del suolo e sui pregiati vini che vengono prodotti.
Sconsigliate sono le bici da strada a causa di alcuni tratti in ghiaia mentre le bici più adatte per il Giro del Vino 50 sono le Gravel, le bici da trekking con gomme di almeno 32 mm, e le e-bike, sia MTB che da turismo.
Infine, ecco come raggiungerlo: dalla ciclabile della Valle dell’Adige oppure comodamente in treno dalla stazione ferroviaria di Trento che dista pochi chilometri, dalle stazioni di Lavis e Mezzocorona e da tutte le borgate della zona che sono servite dalla ferrovia locale Trento-Malè.