Giornate europee dei mulini: ecco dove visitare quelli italiani

Dal 20 al 21 maggio si terranno le Giornate europee dei mulini. Previsti da Nord a Sud eventi e visite nei mulini meglio conservati della Penisola

Riscoprire i mulini storici disseminati da Nord a Sud. Il 20 e 21 maggio si terranno le Giornate Europee dei mulini, un’opportunità unica per visitare 29 tra i mulini d’Italia meglio conservati nel tempo.

Organizzata dall’Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici (AIAMS), la due giorni sarà un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, alla scoperta dei grani antichi, ma non solo. Saranno previsti una serie di incontri su terra e cibo, che si terranno al Terra Nuova Festival, a Camaiore, oltre ad una serie di eventi sparsi in tutto lo Stivale.

A distinguersi, in Italia, nelle Giornate Europee dei Mulini sono Trentino-Alto Adige e Marche con ben 5 strutture aperte al pubblico. A seguire troviamo Lombardia ed Emilia-Romagna con 4, Piemonte (3), Toscana e Sicilia (2), e in coda Veneto, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Basilicata e Umbria (1).

Obiettivo dell’iniziativa è quello di far conoscere un patrimonio di grande valore storico ed architettonico, focalizzando l’attenzione sulle tecniche antiche per un’alimentazione sana. Oltre a puntare alla salvaguardia di questi splendidi edifici e alla valorizzazione dei siti ambientali su cui sorgono, l’AIAMS auspica anche il rilancio di un turismo educativo e di un’attività molitoria “capace di trasformare in modo corretto i prodotti di un’agricoltura biologica in farine e prodotti utilizzati per un’alimentazione sana”.

Le Giornate Europee dei Mulini vogliono anche essere un’occasione per conoscere ogni anno un prodotto o una tecnica di lavorazione diversi. La due giorni del 2017 avrà come protagonista il “Mulino da Colori”, ossia i mulini a pietra in cui si lavoravano materie prime usate nei processi di colorazione di oggetti e di indumenti, ma anche di ceramiche e marmi.

Durante la visita a mulini, segherie, fucine e follatoi, mugnai, fabbri e addetti ai lavori di un tempo saranno disponibili a mostrare il funzionamento di antichi macchinari e a raccontare i segreti di un mestiere tornato sotto i riflettori, grazie all’agricoltura biologica.

Ecco l’elenco dei mulini storici aperti dal 20 al 21 maggio

Trentino-Alto Adige

Segheria di Terragnolo – Terragnolo (TN)
Mulino di Bertagnolli – Fondo (TN)
Sentiero dei Vecchi mestieri di Grumes – Grumes (TN)
Molino di Arlanch – Vallarsa (TN)
Sentiero etnografico di Rio Caino – Borgo Chiese (TN)

Friuli-Venezia Giulia

Mulino Cocconi – Gemona del Friuli (UD)

Veneto

Mulino “Al Pizzon” – Fratta Polesine (RO)
Molinetto della Croda – Refrontolo (TV)

Piemonte

Mulino Nuovo – Settimo Torinese (TO)
Mulino Felicita Carrera Ottino – Magnano (Biella)
Mulin du Detu – Giaveno (TO)

Lombardia

Mulino dei Frati – Caravate (VA)
Molino Rigamonti e Maglio di Ghirla – Cunardo (VA)
Mulino del Pericolo – Turbigo (MI)
Mulino e Pila di Ca’ l’Albert – Castello dell’Acqua (SO)

Liguria

Mulino Ra Pria – Borzonasca (GE)

Emilia-Romagna

Mulino Scodellino – Castelbolognese (RA)
Mulino Mazzone – Monghidoro (BO)
Mulino di Fiumicello – Santa Sofia (FC)
Mulino delle Coveraie – Montese (MO)
Mulino di Borgo Lentino – Nibbiano val Tidone (PC)

Toscana

Mulino Parrini – Scarperia (FI)
Molin di Bucchio – Stia (AR)

Umbria

Mulino Medievale dei Renzetti – San Giustino (PG)
Antico Mulino Patregnani – Corinaldo AN
Mulino a pietra Battaglioni – Gualdo (MC)

Marche

Antico mulino ad acqua Angelini – Acquasanta Terme (AP)
Mulino Bravi – Cingoli (MC)
Molino Santa Chiara – Ascoli Piceno

Basilicata

Mulini del torrente Trigella – San Martino D’Agri (PZ)

Sicilia

Molini del Ponte – Castelvetrano (TP)
La Timpa – Ragusa