Ad Abu Dhabi la replica del Guggenheim-Gehry di Bilbao

Da New York a Bilbao, fino ad Abu Dhabi. Nel 2022 il mondo potrà visitare un nuovo e gigantesco Guggenheim

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Redazione

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Abu Dhabi prosegue il proprio processo di sviluppo turistico. Dopo ben 12 anni d’attesa, iniziano i lavori del nuovo Guggenheim.

Nel 2022 Abu Dhabi avrà il suo Guggenheim. Si tratta del terzo museo ad aprire le porte nella metropoli in soli cinque anni: Louvre di Nouvel, Zayed National di Foster (apertura nel 2020), Guggenheim dell’isola di Saadyat. Quest’ultimo progetto andrà a concludere il primo ciclo progettuale, consegnando a locali e turisti una vera e propria città dei musei.

In molti ritenevano che il tanto atteso “Guggenheim delle Sabbie”, come qualcuno ha iniziato a definirlo, fosse ormai abbandonato. Il progetto era stato annunciato infatti ben dodici anni fa, per poi subire continui ritardi. A dare conferma alla realizzazione della mastodontica struttura è Richard Anderson, direttore della Guggenheim Foundation, che comprende il museo originale della 5th avenue di New York e la splendida versione di Bilbao.

Manca ancora una data precisa ma il direttore Armstrong ha lasciato intendere che in 3-4 anni i lavori potrebbero dirsi conclusi. È giusto ritenere come nel 2022 si potrà ammirare l’opera nella sua interezza, seppur 10 anni dopo il previsto e 5 dopo la nuova data di inaugurazione che venne fissata in seguito al primo ritardo dei lavori.

Sono stati forniti alcuni dati importanti, che aiutano a capire come muterà l’aspetto dell’isola Saadyat. Il museo verrà realizzato sulla punta nordoccidentale e sarà circondato dall’acqua su tre lati. Un museo davvero gigantesco, al punto dai risultare il Guggenheim con la più grande superficie espositiva mai costruito. Prosegue dunque il processo turistico rivolto soprattutto a turisti occidentali, con le monarchie del Golfo che intendono diversificare in maniera decisa le proprie economie, trovando alternative al petrolio. Un chiaro esempio di questo progetto è proprio il complesso culturale dell’isola, affidato alla TDIC, ovvero la Tourism Development & Investment Company degli Emirati.

Dal lusso sfrenato alle mete per vacanze, gli Emirati continuano la propria evoluzione. Ogni passo verso il domani porta con sé però delle aspre polemiche. Circa l’85% dei dieci milioni di residenti sono stranieri, soprattutto operai dell’Asia sudorientale che, secondo gli attivisti per i diritti umani, sarebbero sottoposti a condizioni forzate. Il conto alla rovescia è intanto iniziato e, se si avesse intenzione di fare un salto ad Abu Dhabi, forse il 2022 potrebbe essere l’anno ideale.

Guggenheim - Abu Dhabi