La Thailandia è un’isola felice, ecco perché gli italiani amano andarci

Un lusso accessibile e una vacanza adatta a tutti: ecco perché andare in Thailandia secondo Sandro Botticelli, direttore marketing dell’Ente del turismo della Thailandia

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

La Thailandia è un’isola felice e gli italiani continuano a venirci. A raccontarlo soddisfatto è Sandro Botticelli, direttore marketing dell’Ente del turismo della Thailandia.

Gli italiani continuano ad andare in Thailandia?

Quest’anno scresciamo di un ulteriore 6% (dati fino a ottobre 2018, ndr). La nostra crescita continua da dieci anni e dovremmo arrivare a quota 290mila italiani quest’anno, il che significa che è la seconda destinazione a lungo raggio scelta dagli italiani dopo gli Stati Uniti. Addirittura ad agosto abbiamo raggiunto il record storico di italiani arrivati ovvero circa 44mila.

Come si spiega il successo della Thailandia tra gli italiani?

Qualche anno fa abbiamo creato un elenco di 20 buoni motivi per andare in Thailandia* perché è l’unica nazione che ha tutti questi plus messi assieme e che permettono di rendere la vacanza completa. Per esempio, se ci viene una famiglia con bambini e i nonni, tutti trovano la loro Thailandia e quello che cercano in una vacanza. Il tutto con un rapporto qualità-prezzo che non ha eguali. I servizi sono ad altissimo livello a un costo accessibile. E poi l’altro plus è quello che noi chiamiamo ‘thainess’ che deriva dalla religione. In Thailandia il buddismo più che una religione è una filosofia di vita, c’è rispetto verso il prossimo e quindi verso il turismo, c’è cordialità che deriva proprio dalla religione buddista e che fa sentire sicuri chi viene. Infatti la criminalità qui è quasi pari a zero.

Gli italiani che non sono ancora venuti, perché dovrebbero trascorrere una vacanza in Thailandia?

Proprio per i 20 motivi a cui accennavo, tra cui la vacanza a cinque stelle accessibile e il “thainess”. Naturalmente per i monumenti e l’aspetto culturale. Ma anche per il cibo. Pensi che Bangkok ha la strada di street food più lunga al mondo, gli stessi thai mangiano fuori in quanto l’80% delle case a Bangkok non ha la cucina. Si mangia con uno o due euro. Un banco ha addirittura ricevuto quest’anno la prima stella Michelin, cosa che non era mai accaduta prima d’ora. Ora per mangiare in questo banco c’è una fila chilometrica. Le due eccellenze culinarie in Asia sono Hong Kong e Bangkok, solo che Hong Kong è carissima. Un viaggio in Thailandia è quindi un’esperienza culinaria incredibile e la questione cibo è sempre più importante per un italiano.

Quindi in Thailandia il turismo è cambiato negli ultimi anni?

Negli ultimi dieci anni il turismo in Thailandia è cambiato completamente. Questo grazie al passaparola relativo al food, allo shopping, al wellness, al mare, all’aspetto storico culturale. Noi abbiamo raddoppiato gli arrivi in dieci anni. Ma oltre ai numeri è aumentata anche la qualità. Mentre prima la Thailandia era associata a una vacanza prettamente mare con visita di Bangkok, ora la parte del tour culturale comincia a essere sempre più richiesta.

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Fonte: 123RF
Skyline di Bangkok

Quali sono i luoghi della Thailandia più amati dagli italiani?

Phuket e Bangkok. L’isola di Phuket ha circa 12milioni di arrivi e in certi periodi dell’anno è anche un po’ caotica. La permanenza media degli italiani è di 15 notti: di solito si fanno tre notti a Bangkok, 4 notti per il tour del Nord e la seconda settimana si va al mare Nel periodo invernale si va a Phuket e nelle altre isole, mentre d’estate è meglio Koh Samui e nel golfo della Thailandia perché la zona delle Andamane è più impattata dai monsoni anche se in realtà piove 20 minuti al giorno, ma il colore del mare non è bellissimo e non si possono fare escursioni in barca. Gli europei del Nord vanno a Phuket anche d’estate, ma gli italiani che sono abituati ad avere un mare stupendo logicamente cercano un mare altrettanto bello se non di più.

Quali sono i posti che agli italiani piacerebbero della Thailandia e che forse non conoscono ancora?

Noi iniziamo a promuovere le seconde città, per defluire l’overtourism, per far conoscere le zone meno note. Khao Lak, a Nord di Phuket, oggi offre una bellissima vacanza a chi vuole stare fuori dal caos e ha una spiaggia lunga 10 km. È anche la zona che è stata più impattata dallo tsunami del 2004 e che oggi è stata completamente ricostruita. Altre mete sono Koh Lanta e Krabi. Inoltre, in una vacanza in Thailandia non deve mancare una visita a Sukhothai, che è stata la prima capitale dal 1238 al circa il 1400, è al centro del Paese, a circa quattro ore e mezza da Bangkok. È rimasta completamente intatta, è il sito Unesco più importante della Thailandia, bellissima da girare in bicicletta al tramonto ed è un contatto con la cultura thaialandese del millennio scorso che non può mancare.

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Fonte: 123RF
Sukhothai. l’antica Capitale della Thailandia

Quali sono le novità che gli italiani trovano quest’anno in Thailandia?

C’è una nuova tipologia di turismo esperienziale che da un paio di anni è stata lanciata e che consiste in un tipo di turismo all’interno dei villaggi rurali thailandesi ed è un progetto del governo. Sono stati scelti 15 villaggi che sono stati formati alla visita dei turisti. Il turista può così trascorrere uno o più giorni con loro nel villaggio vivendo come i contadini del posto andando nei campi a piantare e raccogliere il riso, cucinare con le donne del paese, tessere la seta o il cotone con le loro macchine, fare oggetti di artigianato, dipingere e fare i batik o intagliare il legno così come la frutta. E i villaggi stanno aumentando. Si dorme nelle camere dei contadini sistemate per i turisti oppure negli alberghi e si vive la cultura thailandese.

Cosa consiglia di vedere a una famiglia che viene in Thailandia con i bambini?

È una destinazione perfetta per le famiglie, prima di tutto per la sicurezza e poi perché il servizio sanitario privato è un’eccellenza, quindi il consiglio è quello di fare sempre un’assicurazione. I resort 4 e 5 stelle hanno tutte le attività per i bambini e si adattano perfettamente alle esigenze dei bambini. Possono fare escursioni in mare, stare a contatto con gli animali come l’elefante che in Thailandia è considerato l’animale domestico e poi si trova ovunque la cucina internazionale che è perfetta per i bambini. Non consiglio molto i tour a chi ha dei bimbi, perché fa molto caldo, ma assolutamente le gite in mare sì.

Qual è il periodo migliore per andare in Thailandia e perché?

Non c’è una stagionalità, ci si va 12 mesi l’anno. Da novembre a marzo la temperatura è un po’ più bassa, ma il picco degli italiani è ad agosto.

*I 20 buoni motivi per andare in Thailandia sono: 1) sole e mare tutto l’anno; 2) il Paese del sorriso; 3) rapporto qualità/prezzo; 4) alberghi 5 stelle: lusso accessibile; 5) mare caldo e cristallino; 6) immersioni fantastiche; 7) spiagge bianche; 8) shopping; 9) wellness e benessere; 10) best Asian food; 11) cultura; 12) golf e sport; 13) turismo medico; 14) turismo ecosostenibile; 15) il paradiso per gli honeymooners; 16) night life; 17) attività all’aria aperta; 18) Bangkok, affascinate porta d’Oriente; 19) ottimi collegamenti aerei dall’Italia; 20) la destinazione orientale più amata dagli italiani.

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Fonte: 123RF
Le risaie thailandesi