Vacanze nella bolla: come funzionano le vacanze Covid free e chi può garantirle oggi

La formula della bolla permette ai viaggiatori di esplorare un territorio e socializzare in sicurezza. Ecco come funziona

Mentre i Paesi di tutto il mondo cercando di trovare delle soluzioni per allentare le restrizioni e riaprire i confini ai viaggiatori stranieri, sta guadagnando terreno una nuova tendenza di viaggio, quella delle vacanze nella bolla. Questa speciale formula, nello specifico, offre la possibilità ai viaggiatori di socializzare in sicurezza.

Si tratta di zone, di un determinato territorio, adibite ad accogliere un numero ristretto di persone e a garantire loro protezione e sicurezza. Oggi sembrerebbero essere lo strumento perfetto per riaprire gradualmente le frontiere e tornare a viaggiare.

Cosa sono le vacanze nella bolla?

Associate alla luce, all’aria, ai momenti di condivisione e alla spensieratezza che un po’ tutti abbiamo perso a causa dell’emergenza sanitaria in corso, le vacanze nella bolla non sono solo una tendenza, ma un vero e proprio simbolo di speranza.

I primi a parlare di bolle sono stati l’Australia e la Nuova Zelanda. I due Paesi hanno vista in questa formula un’opportunità di socializzazione tra le persone di un determinato territorio. La provincia rurale del Nuovo Brunswick, in Canada, ha introdotto la possibilità di far incontrare le persone nella propria bolla, per ridurre l’isolamento sociale causato dalla pandemia.

Anche la Nuova Zelanda ha adottato l’idea delle bolle facendo di più, proponendo di utilizzare questa formula per permettere ai cittadini di viaggiare da uno stato all’altro. Non ci è voluto poi molto affinché questa idea facesse il giro del mondo e trovasse terreno fertile in luoghi incontaminati e bellissimi.

Tra gli apripista troviamo Anguilla, questo magnifico paradiso terrestre, ha fatto sua la formula delle vacanze nella bolla per invitare i viaggiatori a trascorrere del tempo qui, in massima sicurezza, senza perdere le meraviglie del territorio neanche per un giorno.

La bolla, infatti, permette agli ospiti di stare in determinate strutture per tutto il periodo di quarantena obbligatoria, senza però che questi debbano rinunciare alla vacanza. Per loro, infatti, è riservato un accesso speciale a servizi, comfort e altre attività da svolgere in sicurezza.

Agevolazioni che, nei fatti, permettono ai visitatori di accedere all’eccezionale offerta turistica di Anguilla, limitando, al contempo, l’interazione con la popolazione dell’isola.

Vacanze nella bolla: chi le garantisce oggi

Troviamo in Angiulla, ovviamente, il paradiso della formula vacanza nella bolla. Con l’istituzione della Meads Bay Bubble, il territorio del mar dei Caraibi consente agli ospiti in arrivo, obbligati alla quarantena, a muoversi in libertà, di nuotare, fare kayak e correre all’interno di questa bolla che corrisponde alla spiaggia di Meads Bay.

Anche lo Sri Lanka ha riaperto al turismo internazionale con una formula simile a quella di Anguilla. Ci sono circa 55 hotel certificati Safe & Secure destinati, esclusivamente, ai viaggiatori stranieri durante il periodo di quarantena. Gli ospiti possono godere di tutti i servizi delle strutture, dalla spiaggia alla Spa. Si potrà prendere parte alle diverse escursioni Covid free offerte sotto una bolla di biosicurezza.

Anche le navi da crociera hanno adottato un sistema simile a quello delle vacanze in bolla per proteggere la sicurezza dei passeggeri e delle comunità locali durante le escursioni a terra. Durante le visite, infatti, agli ospiti della crociera non è consentito allontanarsi dal proprio gruppo o svolgere attività in autonomia. Un protocollo rigido che ha come obiettivo quello di creare una bolla di sicurezza che ridurre il rischio di eventuali contagi.