Contanti in viaggio: quanti se ne possono portare in aereo

Il trasporto di denaro in aereo è sottoposto a leggi precise e severe per evitare il riciclaggio e il finanziamento di qualsiasi attività illegale

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Flavia Cantini

Content Writer

Content Writer specializzata nel Travel. Per me il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se scrivo ed emoziono l’ho raggiunto.

Viaggiare in aereo comporta una serie di regole cui attenersi e non fa eccezione il trasporto di denaro contante.

Infatti, qui entrano in gioco leggi molto severe e precise che hanno l’obiettivo di evitare (o comunque arginare) il finanziamento al terrorismo e a qualsiasi altra attività illegale nonché il riciclaggio di denaro “sporco”.

Analizziamo la questione più nel dettaglio.

Denaro contante in aereo: cosa si intende?

Anche se si potrebbe pensare che “denaro contante” si riferisca appunto soltanto ai contanti veri e propri, le banconote e le monete, in realtà il termine fa riferimento a ogni tipologia esistente di pagamento, includendo anche:

  • assegni firmati (ma non completi del nome del beneficiario)
  • titoli e assegni al portatore
  • carte ricaricabili
  • oggetti preziosi (indossati e non): oro, diamanti, pietre preziose
  • i traveller’s cheques ovvero quella tipologia di assegni che consente al turista di avere con sé la somma di denaro che desidera, senza timore di perdere soldi ed essere derubato

La soglia di contanti che si può portare in volo

La specifica normativa antiriciclaggio e valutaria, aggiornata nel 2017, regola l’utilizzo e il limite dei contanti che si possono portare a bordo degli aerei.

In particolare, l’articolo 3, comma 1, del Decreto Legislativo numero 195 del 2008, impone la soglia di 10.000 euro non soltanto per i volo europei ma anche per i voli che partono o arrivano in paesi extra europei.

Le sanzioni previste in caso di trasgressione

Oltre a regolare il limite di contanti per i viaggi in aereo, le leggi prevedono anche sanzioni nel caso in cui la soglia venga superata senza alcuna dichiarazione.

Infatti, se la somma in eccesso non supera i 250.000 euro, il trasgressore pagherà una multa pari al 5% dell’importo eccedente direttamente all’ufficio doganale.

Se, invece, la cifra oltrepassa i 250.000 euro (o nel caso in cui il trasgressore rifiuti di pagare la multa) si attua il sequestro amministrativo del 40% dell’importo in eccesso, cui si aggiunge una sanzione amministrativa pari anch’essa al 40% di tale importo.

La cifra sequestrata, se il trasgressore ne ha diritto e ha fatto richiesta, potrà essergli restituita entro 5 anni.

Cosa fare se la cifra trasportata supera il limite consentito

Nel caso in cui la somma che si deve portare in volo superasse la cifra consentita di 10.000 euro, il viaggiatore ha l’obbligo di dichiararlo al fine di evitare le sanzioni previste.

La dichiarazione va effettuata compilando un apposito modulo che può essere richiesto presso l’ufficio doganale oppure scaricato direttamente dal sito dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli.

Una volta compilato, il modulo va consegnato all’ufficio doganale sia in partenza che in arrivo dall’Italia e anche a tutte le frontiere sia con Paesi Europei che extra europei.

Infatti, ogni dogana redige la propria parte e stampa una copia del modulo così che l’originale rimanga sempre in possesso del dichiarante.

Sul modulo è necessario indicare da dove proviene il denaro, il nome della persona cui è destinato e l’uso che se ne intende fare.

In caso di dubbi legali rimane fondamentale rivolgersi a un esperto in materia per essere sempre aggiornati su possibili modifiche e/o integrazioni.