2025: nuovo anno, nuovi propositi, nuove mostre da vedere per soddisfare la nostra voglia di scoperta, arte e cultura. Sia in Italia che all’estero avremo tantissime opportunità per lasciarci travolgere dalla bellezza raccontata in forme diverse: moda, fotografia, pittura, scultura e cinema, per citarne alcune.
Qui abbiamo selezionato alcune delle mostre più belle da vedere nel 2025, così da aiutarvi a pianificare i vostri prossimi viaggi anche in base alle mostre che, mese dopo mese, arricchiranno in meglio il nostro bagaglio culturale.
Indice
Le mostre da non perdere in Italia
Partiamo dalle mostre in calendario in alcune città italiane, tra fotografia di moda e di viaggio, pitture sognanti e opere che uniscono arte e politica.
Mostra fotografica su Tahiti a Torino
“Le Isole di Tahiti, l’anima primordiale” è la mostra fotografica curata in collaborazione con Leica Camera Italia che si tiene dal 25 gennaio al 31 marzo nel Leica Store di Torino. Per gli amanti dei viaggi è un’occasione meravigliosa per scoprire un lato inedito di un arcipelago così lontano e così esotico, facendo “parlare” direttamente gli scatti dei fotografi e videomaker Luigi Chiurchi e Pietro Ienca che hanno viaggisto tra le isole della Società e le isole Marchesi, queste ultime inserite proprio lo scorso anno tra i patrimoni mondiali Unesco per il loro valore naturalistico e culturale. La mostra è gratuita.
Primo Levi, sempre a Torino
Il Museo Civico d’Arte Antica a Palazzo Madama ospita la mostra “Giro di posta. Primo Levi, le Germanie, l’Europa” realizzata grazie a documenti in gran parte inediti, una vasta rete di carteggi privati che soltanto oggi diventano pubblici e che raccontano l’Europa e la Germania divise in due, in seguito alla Shoah e l’Europa da ricostruire dopo la guerra. La mostra comprende cinque sezioni: 1. Primo Levi. Un precoce pensiero europeo; 2. Hermann Langbein. Un uomo formidabile; 3. Heinz Riedt. Un tedesco anomalo; 4. Giro di posta (è quella che dà il titolo all’intero allestimento); 5. Le lettrici e i lettori. L’allestimento prevede un percorso di accessibilità per il pubblico con disabilità visiva: saranno presenti mappe e QR-code tattili, tramite i quali sarà possibile accedere dal proprio dispositivo mobile a contenuti audio per ciascuna sezione. La mostra è inclusa nel biglietto del museo. Fino al 5 maggio.
Didier Barra e l’immagine di Napoli nel primo Seicento
Alla Certosa e Museo di San Martino di Napoli prende il via il 21 gennaio la mostra “Didier Barra e l’immagine di Napoli nel primo Seicento” che, attraverso documenti cartografici, immagini e reperti storici dal Quattrocento all’Ottocento approfondisce il tema dell’immagine della città di Napoli agli inizi del Seicento, nota sia grazie ad alcune straordinarie cartografie ed incisioni sia grazie a una serie di vedute dipinte su tela, un “genere” a se stante, gradito alla committenza aristocratica e ben documentato all’interno dei palazzi e delle collezioni del tempo. La mostra è aperta fino al 19 aprile 2025.
George Hoyningen-Huene: Glamour e Avanguardia, Milano
Dal 21 gennaio al 18 maggio, Palazzo Reale a Milano ospiterà una prima assoluta in Italia: oltre cento scatti iconici con stampe al platino immortalati da George Hoyningen-Huene. Fotografo per Vogue, Vanity Fair e Harper’s Bazaar, è il protagonista di una riscoperta globale grazie alle numerose mostre organizzate in diverse città europee. Non tutti lo conoscono, ma dovrebbero: nato a San Pietroburgo nel 1900, fuggito a Londra insieme alla famiglia all’indomani della Rivoluzione d’Ottobre, lavorò soprattutto tra Parigi, New York e Hollywood. Fin da subito si fece notare per il suo occhio attento, in particolare nel campo della moda. Iniziò a pubblicare i suoi scatti dal 1926 sulle più prestigiose riviste, ispirando i fotografi delle generazioni successive come Richard Avedon e Nick Knight. Una figura interessante che entra a far parte della cerchia ristretta di Man Ray, frequentando artisti surrealisti come Salvador Dalì, Lee Miller, Pablo Picasso e Jean Cocteau.
La Belle Époque. L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis, Brescia
Andiamo a Brescia, dove Palazzo Martinengo ospiterà dal 25 gennaio al 15 giugno una mostra dedicata alla Belle Époque. Qui avrete l’opportunità di ammirare i capolavori che Boldini, De Nittis, Zandomeneghi, Corcos e Mancini eseguirono durante gli anni trascorsi a Parigi. Fu nella capitale francese, infatti, che questi pittori italiani trovarono il successo immortalando le piazze parigine, i lunghissimi boulevard, gli interni delle case borghesi e gli affollati caffè.
Il percorso espositivo è suddiviso in nove sezioni e custodisce oltre 100 opere, provenienti soprattutto da collezioni private, solitamente inaccessibili, e da altri musei come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e il Museo Civico di Palazzo Te di Mantova. Tra le opere esposte citiamo il “Ritratto di signora in bianco” di Giovanni Boldini, “Sulla panchina agli Champs Elysées” di Giuseppe De Nittis e “Al Café Nouvelle Athènes” di Federico Zandomeneghi.
Ai Weiwei. Who am I?, Bologna
Se non l’avete ancora fatto, avete tempo fino al 4 maggio 2025 per scoprire il mondo di Ai Weiwei, il più famoso artista contemporaneo cinese, ma soprattutto un intellettuale dissidente. Ai Weiwei, infatti, fu arrestato nel 2011 durante la stretta del governo comunista contro blogger, attivisti e scrittori accusati di cospirare per una supposta “primavera cinese”.
La mostra, allestita a Palazzo Fava a Bologna, mostra l’impegno e la ricerca costante della verità da parte dell’artista, una ricerca che l’ha portato a essere un perseguitato politico. Combinando una vasta gamma di media per esprimere idee complesse e provocatorie, la mostra ci aiuta a immergersi nel suo pensiero attraverso oltre 50 opere tra installazioni, sculture, video e fotografie.
Due mostre a Fermo: Steve McCurry e il Rinascimento
Chi ama viaggiare sicuramente conosce il fotografo Steve McCurry: i suoi scatti sono tra i più iconici e famosi. Fino al 4 maggio 2025, Palazzo dei Priori a Fermo espone oltre 50 fotografie del celebre fotografo americano che esplorano un percorso emozionante con focus sull’infanzia. Si tratta di una mostra importante perché è l’unica esposizione tematica interamente dedicata ai bambini, realizzata nell’arco di quasi cinquant’anni di carriera. Le immagini alternano guerra e poesia, sofferenza e gioia, stupore e ironia e provengono da ogni angolo del mondo, ritraendo i più piccoli in scene di vita quotidiana e offrendo un omaggio a questo periodo straordinario della vita. Sempre nella stessa sede, fino al 4 maggio si tiene anche una bellissima mostra sul “Rinascimento a Fermo” che rientra nella cultura denominata Rinascimento adriatico, curata da Vittorio Sgarbi, con opere di Carlo e Vittore Crivelli, Vincenzo Pagani, Lorenzo Lotto, Giulio Romano, Antoniazzo Romano e molti altri artisti del Cinquecento. C’è un biglietto unico per visitare entrambe le mostre.
Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo, Roma
Fino al 23 marzo, il Museo di Roma ospita la mostra dedicata alle artiste che lavorarono nella Capitale a partire dal XVI secolo, con un percorso che giunge fino al 1800 e alle nuove modalità di progressivo accesso alla formazione che lentamente si impongono in accordo con il panorama europeo. Il progetto espositivo propone circa 130 opere, realizzate da cinquantasei diverse artiste, attive in città stabilmente o per periodi più o meno lunghi.
Tra queste citiamo la presenza delle famose Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi e Giovanna Garzoni, e delle meno note Giustiniana Guidotti, Ida Botti o Amalia De Angelis, oltre che Maria Felice Tibaldi Subleyras, Angelika Kaufmann, Laura Piranesi e Marianna Candidi Dionigi.
Salvador Dalí: tra arte e mito, Roma
Restiamo a Roma perché, dal 25 gennaio al 27 luglio 2025, il Museo Storico della Fanteria ospiterà una mostra dedicata a Salvador Dalì. In occasione del centenario del movimento surrealista, e per omaggiare il rapporto che l’artista aveva con la Città Eterna, dove trascorse diversi periodi, il museo esporrà oltre 80 opere che condurranno i visitatori in un viaggio all’interno della poetica di Dalí e del Surrealismo.
Oltre ai dipinti, disegni, sculture, ceramiche, vetri, incisioni, litografie, documenti, libri e fotografie realizzate da Dalì, provenienti da collezioni private francesi e italiane, saranno presenti anche le opere di altri artisti come René Magritte, Max Ernst, André Masson, Man Ray, Leonor Fini, Giorgio de Chirico.
Giordania: alba del cristianesimo a Roma
Dal 31 gennaio fino al 28 febbraio, in occasione dell’anniversario dei 30 anni di relazioni diplomatiche tra la Giordania e la Santa Sede e il 60° anniversario della visita di Papa Paolo VI in Giordania avvenuta nel 1964, Palazzo della Cancelleria a Roma ospita un viaggio immersivo attraverso 90 straordinari reperti che narrano la storia del cristianesimo, dai suoi albori fino ai giorni nostri. Questi tesori, selezionati con attenzione da circa 34 siti archeologici in Giordania, rappresentano un legame profondo con le radici del cristianesimo in questa terra.
Chromotherapia a Villa Medici, Roma
Dal prossimo 28 febbraio e fino al 9 giugno, la splendida cornice dell’Accademia di Francia di Roma ospiterà una grande mostra fotografica intitolata “Chromotherapia. La fotografia a colori che rende felici” a cura di Maurizio Cattelan e Sam Stourdzé, che ripercorre la storia della fotografia a colori lungo tutto il XX secolo attraverso lo sguardo di 19 artisti. Da William Wegman a Martin Parr allo stesso Cattelan, una mostra multicolor in cui i colori sono terapia.
Fashionlands – Clothes Beyond Borders, Trieste
Da sempre la moda non è solo una questione di abiti, ma rappresenta un linguaggio universale, un veicolo di storie, idee e identità in continua evoluzione. Attorno a questo concetto nasce la mostra internazionale curata da Olivier Sallard, storico della moda, ed Emanuele Coccia, filosofo e autore, organizzata presso l’ITS Arcademy – Museum of Art in Fashion di Trieste, il primo museo della moda contemporanea in Italia. Dal 27 marzo 2025 al 4 gennaio 2026, potrete ammirare le “creazioni di designer avanguardia della sperimentazione, i quali spingono i confini del possibile nel mondo della moda e dialogano con il guardaroba quotidiano”.
Kandinsky e l’Italia, Gallarate (VA)
Dal prossimo 26 ottobre 2025 fino al 1° marzo 2026, il MA*GA di Gallarate accoglierà un’ampia retrospettiva attorno alla figura di Vassily Kandinsky, uno dei pionieri dell’arte astratta. La mostra dal titolo “Kandinsky e l’Italia” si concentrerà sulla centralità dell’opera e del pensiero del Maestro russo in relazione alla scena europea e, in particolare, alla grande stagione dell’astrattismo italiano che si è sviluppata tra gli Anni Trenta e gli Anni Cinquanta del Novecento. Il percorso espositivo racconterà la nascita dell’arte astratta e la sua evoluzione europea e italiana, i cui esiti sono ancora oggi presenti nel linguaggio artistico contemporaneo, attraverso capolavori provenienti dai due musei, arricchiti da prestigiosi prestiti di collezioni pubbliche e private, di artisti quali Paul Klee, Enrico Prampolini, Mario Radice, Atanasio Soldati, Emilio Vedova.
Le mostre da non perdere in Europa
Se state programmando un viaggio in alcune di queste splendide città europee, segnatevi in agenda queste mostre perché daranno un valore aggiunto alla vostra esperienza.
From the Heart to the Hands: Dolce & Gabbana, Parigi
Al Grand Palais di Parigi, dal 10 gennaio al 31 marzo, ci sarà una mostra dedicata alla maison Dolce & Gabbana. Curata da Florence Müller, ex docente presso l’Istituto Francese della Moda di Parigi, l’esposizione presenterà oltre 200 creazioni dei designer Domenico Dolce e Stefano Gabbana, fondatori della casa di moda nel 1985. “Sviluppandosi attraverso una serie di dieci sale che coprono 1.200 metri quadrati, la mostra esplora l’approccio non convenzionale del marchio al mondo del lusso, abbracciando l’umorismo, l’irriverenza e la sovversione”, come dichiarato in un comunicato stampa. La scenografia di ogni sezione trae ispirazione dalla storia dell’arte italiana, dall’opera, dall’arte dello stucco, dall’architettura, in particolare dal Palazzo Farnese di Roma, capolavoro del Rinascimento, dal design degli interni barocchi, e dal Tempio della Concordia ad Agrigento, costruito intorno al 430 a.C. in Sicilia.
Radical! Women Artists and Modernism 1910–1950, Vienna
Dal 18 giugno al 12 ottobre 2025, al Palazzo Belvedere di Vienna, ci sarà una mostra davvero interessante. L’esposizione è dedicata a più di sessanta artiste provenienti da oltre venti paesi, aprendo nuove prospettive sulla diversità e sugli aspetti innovativi del Modernismo. Ad accomunare le artiste è la ricerca di nuovi linguaggi visivi e forme di rappresentazione pensate per catturare l’essenza del mondo moderno.
Le opere documentano una società in cambiamento e le reazioni delle artiste a questioni urgenti in un periodo caratterizzato da sconvolgimenti storici e cambiamenti tecnologici. Tra le donne protagoniste della mostra citiamo Gertrud Arndt, Bendetta, Romaine Brooks, Elizabeth Catlett, Claude Cahun, Sonia Delaunay, Inji Efflatoun, Alexandra Exter, Leonor Fini, Jacoba van Heemskerck van Beest e Hannah Höch.
Nigerian Modernism, Londra
Londra è una città che di mostre ne ha davvero tantissime e scegliere potrebbe essere una decisione complessa. Se state cercando un’esibizione diversa dalle altre, noi vi consigliamo quella organizzata al Tate Modern dall’8 ottobre 2025 all’11 maggio 2026. Sullo sfondo di una fervida ribellione culturale e artistica, il Modernismo Nigeriano esalta le conquiste degli artisti locali, sia prima che dopo l’indipendenza nazionale dal dominio coloniale britannico nel 1960.
Questo movimento artistico racconta la storia di reti creative che collegavano città come Zaria, Ibadan, Lagos ed Enugu, ma anche centri artistici internazionali come Londra, Monaco e Parigi. Attraverso gruppi pionieristici come la Zaria Art Society e l’Mbari Artists’ and Writers’ Club, questi artisti hanno sapientemente fuso tradizioni e tecniche nigeriane, africane ed europee, dando vita a opere vibranti e multidimensionali.
Wes Anderson: The Exhibition, Londra
Abbiamo detto che Londra ha sempre qualche mostra interessante: ecco perché non abbiamo resistito e ne abbiamo inserito un’altra, questa volta organizzata al Design Museum dal 21 novembre 2025 al 4 maggio 2026. Stiamo parlando della mostra dedicata all’eccentrico regista Wes Anderson che, per l’occasione, aprirà i suoi archivi personali.
Negli ultimi quasi 30 anni, il cineasta americano ha sviluppato uno stile visivo inconfondibile e assolutamente unico che fa impazzire anche i social nella creazione di contenuti ispirati alle sue pellicole. La mostra è realizzata in collaborazione con la Cinémathèque française e la casa di produzione di Anderson, American Empirical Pictures; lo stesso regista è personalmente coinvolto nella cura dell’esposizione.
Anselm Kiefer: Where Have All the Flowers Gone, Amsterdam
Dal 7 marzo al 9 giugno, Vincent van Gogh e Anselm Kiefer saranno protagonisti di una mostra a due sedi che aprirà ad Amsterdam. Anselm Kiefer: Where Have All the Flowers Gone sarà divisa tra il Museo Van Gogh e lo Stedelijk Museum con l’obiettivo di mettere in luce la decennale fascinazione di Kiefer per l’artista olandese e per offrire una nuova prospettiva sul suo più ampio sviluppo artistico.
Al Museo Van Gogh, le mostre includeranno disegni realizzati da Kiefer durante un viaggio tra Paesi Bassi, Belgio e Francia da adolescente, ripercorrendo le orme di Van Gogh, mentre lo Stedelijk esporrà per la prima volta tutte le opere di Kiefer presenti nella sua collezione. Queste includeranno film e tele famose come “Innenraum” (Interno), che raffigura la sala dei mosaici della cancelleria del Reich, ormai demolita, a Berlino, simbolo della dittatura nazista.