Che cosa fare a Tricase, tutta la bellezza della Puglia

Tricase è una graziosa cittadina della Puglia tra terra e mare, perfetta per una vacanza all’insegna di spiagge e grotte naturali, cultura e tradizioni locali

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Francesca Pasini

Content writer & Travel Expert

Laureata in Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vive tra Italia e Spagna. Curiosa per natura, ama scrivere di storie che la appassionano.

Pubblicato: 24 Maggio 2024 17:00

Adagiata sul tratto orientale della costa del Salento, in provincia di Lecce, si estende una cittadina dall’architettura tipica dei borghi pugliesi più antichi, arricchita da castelli e luoghi di culto che raccontano tradizioni tramandate da molti secoli. Ci troviamo a Tricase, una città tra terra e mare a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca, l’estremità meridionale della Puglia.

Un luogo che offre un grande patrimonio culturale, naturale e paesaggistico, composto dalle frazioni di Tricase Porto e Marina Serra, Caprarica del Capo, Lucugnano, Depressa, Sant’Eufemia e Tutino: scrigni di bellezza che custodiscono molte testimonianze architettoniche di notevole interesse.

Andiamo alla scoperta del centro storico di Tricase per poi tuffarci nello splendido mare color smeraldo che bagna la sua costa, una delle più spettacolari d’Italia.

Cosa vedere a Tricase: il centro storico

Il cuore di Tricase è il suo centro storico, dove ogni angolo racconta una storia fatta di tradizioni e di un passato lontano. Tra le viuzze che si snodano al suo interno si possono ammirare le case torri, antiche abitazioni fortificate costruite nel XVI secolo e tipica espressione della storia autentica dei villaggi salentini e della Puglia.

Uno dei monumenti simbolo di Tricase, dal quale partire per un viaggio alla scoperta delle sue bellezze, è il Castello dei Principi Gallone, oggi sede del Municipio: affacciato su piazza Giuseppe Pisanelli, questo palazzo è formato da un corpo centrale costruito nel 1661 da Stefano II Gallone, che fu il primo Principe di Tricase, e da due elementi più antichi, ovvero la Torre e il Torrione. La sua storia è stata tormentata a causa degli attacchi dei Turchi che distrussero il muro difensivo che circondava il castello insieme alle due porte d’accesso: una orientata verso il mare e una verso la campagna interna.

Sulla stessa piazza si affaccia anche la chiesa di San Domenico, un piccolo gioiello del barocco che vale la pena visitare anche solo per il coro ligneo in noce intagliato agli inizi del 1700. Dalla chiesa si accede al Convento dei Domenicani (secondo la tradizione il sesto convento dell’ordine) che venne progettato da Frà Nicolò Paglia di Giovinazzo, confratello di San Domenico.

Dalla piazza del castello, seguendo via Gallone si giunge in un’altra piazzetta nella quale sorge la chiesa di San Michele Arcangelo, costruita nel XVII secolo dai Baroni Gallone. L’interno è a navata unica in pietra leccese, e sull’altare si può ammirare una statua policroma dell’Arcangelo Michele che sconfigge il drago.

Nel viaggio tra i luoghi di culto di questa cittadina, merita una visita anche la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, la chiesa madre di Tricase: qui viene custodito un importante patrimonio artistico composto da numerosi quadri e tele di grande valore.

A pochi chilometri di distanza dal centro storico di Tricase si possono raggiungere altre imponenti costruzioni storiche, come il castello di Tutino, nell’omonimo quartiere, e il castello di Caprarica del rione Caprarica del Capo. Risalente al XV secolo, il castello di Tutino è tra i pochi in tutto il Salento a conservare ancora una parte del fossato originario. Chiuso per lungo tempo per un lavoro di recupero e di restauro conservativo, oggi è un centro culturale e luogo d’arte aperto al pubblico e tra le sue mura c’è anche un elegante ristorante. Il castello di Caprarica con le sue mura imponenti risale invece al 1524. Composto da numerosi ambienti, è accompagnato da un giardino e da una piccola cappella dedicata a San Giovanni Battista. A partire dall’Ottocento il castello è stato adibito a masseria privata e oggi è visitabile solo in determinate occasioni.

Tradizioni e cultura

Le tradizioni culturali e gastronomiche sono quelle che meglio raccontano la storia e l’autenticità di un luogo. Se vi recate a Tricase il 13 dicembre, per esempio, non dimenticate di visitare la chiesetta di Santa Lucia attorno alla quale si celebra, per tradizione, una fiera con prodotti locali e addobbi, mentre se arrivate per il periodo di Natale, non perdetevi lo spettacolare presepe vivente che trasforma un’intera collina nella città di Betlemme.

Per gli amanti delle feste della tradizione, che al sud sono sinonimo di colorate luminarie e di cibo tipico, cercate di raggiungere Tricase il 12 agosto, per la sua sagra del pesce, dove potrete assaggiare i tradizionali “pupiddhri”. Il giorno successivo, invece, il paese scende in strada per la Festa di San Nicola, quando secondo la tradizione tipica della Puglia, il mare si riempie di barche di pescatori che partono in processione, un’evento illuminato da spettacolari fuochi d’artificio.

La Quercia Vallonea

Uscendo dal centro abitato di Tricase per avviarsi verso la frazione costiera di Tricase Porto, merita una tappa la grande quercia Vallonea (tipo di albero presente solo in questa zona della Puglia) chiamata Quercia dei Cento Cavalieri. Monumento botanico di inestimabile valore, questo albero imponente ha ben 700 anni e i suoi numeri ne spiegano l’unicità: il suo tronco ha una circonferenza di più di 4 metri e la sua imponente chioma occupa una superficie di ben 700 metri quadrati.

La quercia Vallonea fa parte del Parco naturale regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase: un’area protetta che comprende 32 comuni e che, oltre a preservare un patrimonio architettonico e ambientale raro, custodisce paesaggi mozzafiato, fra falesie, prati aridi, e la rara bellezza dei garofanini salentini e dei fiordalisi di Leuca.

Le spiagge di Tricase: incanto naturale tra baie e grotte naturali

Lasciato il centro storico, potete dirigervi verso le frazioni marine di Tricase per immergervi nella natura più autentica e spettacolare del mare pugliese. In questo tratto di costa, spiagge paradisiache, faraglioni, calette intime e grotte incantevoli fanno da cornice a meravigliosi panorami.

Arrivati nella località di Marina Serra, a circa 3 chilometri da Tricase, si aprirà di fronte a voi lo spettacolo delle omonime piscine naturali: vere e proprie piscine color turchese formate dall’azione erosiva dell’acqua e del vento sulle imponenti scogliere circostanti. Immergersi nelle Piscine Naturali di Marina Serra , con la loro acqua cristallina e calma, è un’esperienza memorabile. Per raggiungerle, serve percorrere un sentiero che passa attraverso scalinate scavate nella roccia e suggestivi archi in pietra.

Poco distante dall’anfiteatro naturale delle piscine, potrete ammirare anche la grotta Matrona di origine carsica. Raggiungibile esclusivamente via mare, è uno spettacolo incredibile di luci e colori grazie ai raggi del sole che filtrano dalla sommità dell’apertura nella roccia e riflettono il turchese dell’acqua sulle pareti calcaree chiare, generando un incredibile gioco di riflessi.

Se, invece, cercate un mare più profondo, allora spostatevi a Tricase Porto (lu portu, in dialetto salentino): una splendida insenatura naturale dove i fondali variano da due a sette metri di profondità. Qui sorge il porto antico, risalente al 1400, e il nuovo porticciolo, più recente, costruito per le barche da diporto con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo del turismo.

Baia di Tricase Porto
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Spiaggia di Tricase Porto

Tricase Porto è protetta dalla Torre del Sasso, poco più a nord, una costruzione di difesa su uno sperone roccioso, utilizzata anticamente per proteggersi dagli attacchi dei turchi e dei saraceni che, all’epoca, battevano le coste della Puglia.

Da Tricase Porto non mancate di organizzare una gita in barca alla Zinzulusa, la grotta carsica che deve il nome alla presenza di stalattiti e stalagmiti che in dialetto salentino si chiamano zinzuli, ovvero stracci. La parte visitabile della grotta si estende per 150 metri e seguendo le sue acque trasparenti e dolci, si entra nel Corridoio delle Meraviglie che vi condurrà a una caratteristica roccia a forma di pulpito. Il cosiddetto “duomo” è l’ultima cavità visibile della Zinzulusa, oltre che quella più alta, con acque salmastre calde in basso, ma dolci e fredde in superficie.

Grotta della Zinzulusa Tricase
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Grotta della Zinzulusa

Come arrivare a Tricase

Per raggiungere Tricase in aereo, dovrete atterrare all’aeroporto di Brindisi o di Bari, per poi raggiungere Lecce, la città più vicina a Tricase. Da qui potrete valutare di muovervi in treno, in autobus oppure in auto.

Partendo dall’aeroporto di Brindisi “Papola Casale”, che dista 92 chilometri da Tricase, potrete prendere una navetta che raggiunge il centro di Lecce e da qui prendere un altro autobus della società di trasporto Stp dalla stazione ferroviaria o dal Foro Boario (nelle vicinanze del “Grand Hotel Tiziano”). In alternativa, si può prendere un treno che giunge direttamente nella stazione situata al centro di Tricase. Partendo dall’aeroporto di Bari, invece, potrete raggiungere Lecce con un comodo viaggio in treno.

Se valutate di noleggiare un’auto da Lecce, potrete arrivare alla cittadina con un viaggio di circa 45 minuti percorrendo la strada statale SS16. Da Tricase, per arrivare a Santa Maria di Leuca si può percorrere la strada provinciale 81 per circa 20 chilometri.