Alta Via dell’Ortles, il nuovo trekking nel Parco dello Stelvio

Inaugurato nel settembre 2018, questo percorso in sette tappe è tra i più belli e i più impegnativi dell'intero arco alpino

Nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, l’Alta Via dell’Ortles collega la Val Venosta (in Alto Adige) alla Valtellina (in Lombardia).

È un trekking splendido, l’Alta Via dell’Ortles. Lungo 119.5 chilometri, non è però adatto ad una gita domenicale: il dislivello di questo itinerario che cinge il Gruppo Ortles è di 8.126 metri, con tratti da percorrersi a quota 3000. Di tutta la regione alpina, è uno tra i percorsi più impegnativi ed è dunque consigliato solo agli escursionisti esperti, dalle ottime condizioni fisiche e dall’attrezzattura adeguata.

La si percorre in sette giorni, l’Alta Via dell’Ortles, tra tratti ghiacchiati e la vista della montagna ad accompagnare l’itinerario intero. Ogni tappa richiede tra le sei e le otto ore, ma la fatica è ripagata da un contesto unico e straordinario. Ma, per chi non se la sentisse di affrontare il percorso per intero, è possibile soffermarsi su di una sola tappa, affrontandola come una “gita” giornaliera alla scoperta di quanto il Parco Nazionale dello Stelvio ha da offrire.

Il periodo migliore in cui percorrere l’Alta Via dell’Ortles è tra giugno e settembre: in questi mesi le temperature sono miti e la visibilità buona, per una indimenticabile panoramica sui ghiacciai del Gruppo Ortles. Si parte dal Passo dello Stelvio e si raggiungono i laghi di Cancano, bacini idrici artificiali siti nella valle di Fraele, poco lontano da Bormio. E, da qui, si torna al Passo dello Stelvio. Lungo il percorso, diversi sono i rifugi e le malghe in cui rifocillarsi e trascorrere la notte, circondati solo dal silenzio della montagna.

Quali luoghi tocca l’Alta Via dell’Ortles? Masi, strade forestali, fortini, ghiacciai. Ma, soprattutto, il Parco Nazionale dello Stelvio. Un parco straordinario, in gran parte sopra i 2000 metri, che copre Lombardia, Alto Adige e Trentino e che custodisce panorami da favola: i 3905 metri della cima dell’Ortles, le enormi superfici glaciali collegate tra loro proprio da questo itinerario, una flora e una fauna che in Italia non hanno eguali.

Perché è proprio la sua biodiversità, a fare dello Stelvio un luogo da scoprire. Si va dai 650 metri del fondovalle e fino ai quasi 4000 dei ghiacciai, dalle zone umide ai terreni calcarei, si passeggia tra i cervi, i caprioli, i camosci, gli stambecchi, le marmotte, gli scoiattoli, i tassi. Mentre le aquile reali sorvolano il cammino degli escursionisti.