Tavoleto, il borgo con una magnifica struttura difensiva

Un borgo piccolissimo ma che conserva tesori di inestimabile valore: benvenuti a Tavoleto, il paese che sfoggia una magnifica struttura difensiva

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Come è ben noto a noi italiani e anche al resto del mondo, la nostra affascinante Penisola è costellata di piccoli borghi dalla storia antichissima e in cui sono conservati monumenti di pregio. Alcuni hanno poche centinaia di abitanti, che sono però fieri di preservare tutte le meraviglie che fanno parte del loro paesino.

È il caso di Tavoleto, un borgo della provincia di Pesaro e Urbino, che svetta in cima ad una collina che domina la Valle del fiume Foglia.

Cosa aspettarsi

Tavoleto è un borgo davvero piccino che venne fortificato dai Malatesta. Si sviluppa infatti intorno a un maestoso maniero, tanto che divenne persino uno dei più potenti castelli della zona a difesa della pianura del fiume Conca.

Si tratta perciò di un grazioso borgo che vanta una magnifica struttura difensiva, comprensiva di un castello e una cinta muraria ben tenuta: nel corso dei secoli è stato terreno di una lunga contesa fra i Malatesta e la nobile famiglia dei Montefeltro, mentre il 31 marzo del 1797 il minuto abitato venne completamente distrutto ad opera dell’esercito francese.

Tra le altre cose, è un luogo della memoria della Linea Gotica e qui si trovano un monumento ai caduti e una stele dedicata ai soldati nepalesi Gurkha dell’esercito inglese, che liberarono il comune dall’assedio delle forze tedesche.

Tavoleto, coa fare
Fonte: iStock
Veduta del borgo di Tavoleto in autunno

Cosa vedere

Chiamato in dialetto Tavléd, la visita del borgo può tranquillamente iniziare dalla sia graziosa piazza principale sulla quale si apre un lato elegante del castello. Seppur privato, il Castello di Tavoleto è senza ombra di dubbio un’attrazione da non perdere, almeno dall’esterno.

Si tratta infatti di una fortezza merlata ricostruita in stile gotico. Quel che rimane del forte originale, realizzato nel 1465 da Francesco di Giorgio Martini su commissione di Federico da Montefeltro, sono le fondamenta e parte delle mura.

Stando a quanto si può leggere sul Resto del Carlino, il castello di Tavoleto è attualmente in vendita, ma fino a poco tempo fa era disponibile per eventi, cerimonie e matrimoni. Del resto, parliamo di una magnifica struttura di ben 2100 metri quadrati con camere, bagni, saloni, ampie zone di rappresentanza, sale degli armigeri, cortili, e cucine. Il tutto impreziosito da antichi mobili e armi varie dei secoli passati.

Molto bella è anche la Chiesa di San Lorenzo Martire che si presenta con una facciata semplice ma con un interno elegantemente decorato con paraste e lesene corinzie baroccheggianti e robusti pilastri che sorreggono archi a tutto sesto.

Non mancano preziosi dipinti, tra cui “S. Lorenzo Martire e Angeli”, “Vergine con Bambino e S. Antonio da Padova” e “Madonna del Rosario con S. Domenico e S. Caterina”.

Il bellissimo Castello di Tavoleto
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Una zona del Castello di Tavoleto

Cosa vedere nei dintorni

Il suggestivo borgo di Tavoleto è immerso nella tranquillità e confina con dei comuni che senza ombra di dubbio vale la pena esplorare. Uno di questi è Mondaino in provincia di Rimini, una località che sorge arroccata su una cresta che divide le Valli dei fiumi Tavollo e Foglia, la Romagna e le Marche.

A colpire qui è la sua suggestiva piazza circolare e la rocca che regala un panorama che spazia sul mare e sui monti, mentre nel paese si sviluppano camminamenti sui quali si raccontano storie dalle sfumature misteriose e ricche di segreti. Poi ancora gli scorci emozionanti, i palazzi nobiliari e un museo dove sono raccolti diversi resti fossili degli animali che abitarono queste terre milioni di anni fa.

Molto interessante è anche Monte Cerignone, in provincia di Pesaro e Urbino, che si fa spazio su uno sperone di roccia che si trova a sua volta alle falde del Monte Faggiola. Davvero affascinante è il suo castello che si eleva su di un costone tufaceo e che può essere raggiunto solcando delle pittoresche stradine lastricate. Poi ancora la Chiesa di Santa Caterina, la Chiesa di Santa Maria del Soccorso e il Santuario di Santa Maria in Recluso.

Voliamo ora a Montefiore Conca, piccolo borgo dell’entroterra riminese, che si fa spazio tra sinuose colline. Assieme ad altri quattro comuni riminesi è parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia e offre monumenti di pregio come la Chiesa di San Paolo, che custodisce al suo interno uno dei crocifissi più conosciuti di tutta la diocesi riminese; il Santuario Cella di Bonora che è la casa di un antico dipinto con la Madonna che allatta il figlio; il Castello su più piani con arredi, oggetti di epoca rinascimentale e una spettacolare terrazza da cui si può abbracciare con i propri occhi tutta la Riviera romagnola.

Montefiore Conca, il Castello
Fonte: iStock - Ph: Flavio Vallenari
Il Castello di Montefiore Conca

Un altro borgo molto interessante della provincia di Rimini che si trova al confine con Tavoleto è Saludecio. Si tratta di un paesino che svetta tra colline dai profili dolci e allungati e che conserva diversi siti di interesse. Vi si può fare ingresso da Porta Marina che insieme agli edifici vicini dà l’idea di quello che un tempo doveva essere il complesso di fortificazione del paese.

In più, il borgo è impreziosito dai murales realizzati dagli artisti ARPERC: più di 40 opere abbelliscono l’abitato rendendolo una sorta di museo a cielo aperto e che raccontano la nascita del cinema, della fotografia, dell’ecologia, della lametta, della carta igienica, del fumetto, del reggicalze, della pizza margherita e di tantissime altre cose interessanti.

Certamente straordinario è Sassocorvaro Auditore in provincia di Pesaro e Urbino. E lo è perché si erge su un colle che domina la valle del fiume Foglia e in più perché vi si estende un lago artificiale, chiuso da una diga. Ma non solo: il centro storico di Sassocorvaro è ancora cinto da mura in cui sono incastonate tre originarie porte d’accesso e un torrione di vedetta quadrangolare.

A dominare l’antico abitato, invece, è la possente Rocca Ubaldinesca (1475), dalla singolare struttura zoomorfa a forma di testuggine. Auditore, dal canto suo, è sede di numerosi ritrovamenti archeologici e anche oggi è cinto da mura difensive intatte.

Infine, un nome che evoca un vero e proprio capolavoro italiano: la città di Urbino, uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano e una città con un magnifico centro storico che dal 1998 è patrimonio dell’umanità Unesco.

Sassocorvaro Auditore, cosa vedere
Fonte: iStock
Il borgo di Sassocorvaro