Tra i centri più caratteristici della Lunigiana, Pontremoli è un antico borgo dove le leggende e i misteri riecheggiano ancora oggi lungo le strette vie lastricate e i ponti medievali che ci riportano indietro nel tempo, durante il periodo della mitica Apua e nei secoli passati. Si trova lungo la Via Francigena, in provincia di Massa Carrara, ed è una graziosa cittadina della Toscana con una particolarità: è il Comune più a Nord della regione e non a caso è chiamata la “Porta di Toscana” per la sua posizione.
Pontremoli sorge su un pianoro immerso in un paesaggio fatto di colli e di monti ed è un vero e proprio scrigno di tesori artistici e monumentali. Senza ombra di dubbio, vale la pena dedicare qualche ora alla scoperta del suo centro storico, da abbinare poi ad una visita per conoscere la Lunigiana, una zona che permette di fare un incredibile viaggio nel tempo.
Indice
Cosa vedere a Pontremoli
Scrigno di leggende, mistero e tradizione, il borgo di Pontremoli incanta chiunque vi ci metta piede. Da non perdere è il Castello del Piagnaro, risalente all’anno Mille, che si staglia sulla collina sovrastante il borgo e che oggi è la sede del Museo delle Statue Stele, affascinanti sculture antropomorfe testimoni della preistoria in Lunigiana.
Sono opere pregne di mistero e che risalgono a un arco temporale che va dall’Età del rame fino all’epoca di romanizzazione. Sul loro significato ci sono in ballo tantissime ipotesi, ma stando alla tesi più diffusa simboleggerebbero divinità pagane maschili e femminili, protettrici di alcuni degli aspetti della vita umana.
A meritare assolutamente una sosta è anche il Duomo, il cui nome ufficiale è Concattedrale di Santa Maria Assunta. Situato nel bel mezzo del centro storico, è in stile barocco e conserva magnifici stucchi ottocenteschi e opere di pregio, come la nascita della Vergine di Giovanni Domenico Ferretti detto L’Imola, la visitazione di Vincenzo Meucci e l’Annunciazione di Giuseppe Bottani.
Altrettanto affascinante è il Campanone, torre simbolo del borgo, che è stato innalzato nei cieli nel XIV secolo. Ci sono poi il settecentesco Teatro dell’Accademia della Rosa, in stile rococò e il più antico di questo territorio, e la Chiesa e Convento di San Francesco, oggi basilica dei Santi Giovanni e Colombano, che tra le sue mura custodisce gelosamente opere d’arte straordinarie, come il bassorilievo di Agostino di Duccio raffigurante la Madonna col Bambino e il Coro ligneo realizzato da Luchino da Parma.

Altra perla di valore che arricchisce il borgo di Pontremoli è sicuramente l’Oratorio di Nostra Donna (o Oratorio della Madonna del Ponte): una chiesa che rappresenta uno dei massimi esempi di architettura rococò, con decorazioni, altari, dipinti e sculture in legno di grande valore.
Ultima, ma non per importanza, la maestosa Villa Dosi Delfini che è una residenza privata magnifica da poter ammirare con visite guidate prenotabili direttamente dal sito web della stessa. È considerata uno dei capolavori del barocco pontremolese, e offre interni sontuosamente arredati e un prezioso giardino pieno di alberi secolari, sculture e terrazzamenti.
La leggenda del Lupo Mannaro
Pontremoli di giorno è meraviglioso, ma è di notte che qui succede qualcosa di particolarmente speciale: esiste una leggenda secondo cui un Lupo Mannaro si aggirerebbe, quando il cielo si illumina con la luna piena, nel borgo del Piagnaro, proprio lì tra i nobili palazzi settecenteschi, il quartiere popolare e il castello.
Stando alla tradizione, durante il plenilunio è ancora possibile udire strani lamenti negli stretti vicoli ai piedi del Castello del Piagnaro, che provocano paura e “fanno tremare le ginocchia”: è il Lupo Mannaro che corre a nascondersi tra i sacchi della spazzatura.
Spesso viene raggiunto dai cani randagi e ulula e piange allo stesso tempo. Attenzione però, perché è assolutamente sconsigliato entrare in contatto con lui. Inoltre, è buona norma mai guardarlo nel caso in cui lo si vedesse, perché se il Lupo Mannaro si dovesse accorgere di essere notato, tutto potrebbe evolversi nella maniera peggiore. Un rifugio sicuro rimane casa propria, perché a quanto pare il lupo non riuscirebbe a salire più di tre scalini. Ma ovviamente, come è possibile immaginare, quella che vi abbiamo raccontato è solo una curiosa leggenda.
Insomma, Pontremoli è un borgo davvero spettacolare e che nelle notti di luna piena si riempie di magia.
Eventi e tradizioni da non perdere a Pontremoli
Oltre alle leggende e ai luoghi splendidi che caratterizzano il borgo di Pontremoli, vera perla d’Italia, qui non mancano imperdibili eventi e tradizioni culturali durante tutto l’arco dell’anno. Sono diverse le manifestazioni che animano questo borgo storico, da quelle religiose a quelle legate a storie che appartengono a un passato lontano, tramandate nei secoli fino ai giorni nostri. Vediamo gli eventi da non perdere durante la vostra prossima visita a Pontremoli.
La Disfida dei Falò, a gennaio
Il mese più freddo dell’anno non spaventa i pontremolesi, che da lungo tempo scaldano l’atmosfera con l’antico rito dei giganteschi falò accesi sulle sponde dei fiumi Magra e Verde. Si chiama Disfida dei Falò ed è un appuntamento fisso tra la fazione di San Nicolò, che accende il primo fuoco il 17 gennaio sul greto del fiume Magra, sotto il ponte Pompeo Spagnoli, e la fazione di San Geminiano, il 31 Gennaio (Patrono cittadino) sulle sponde del torrente Verde, vicino al ponte della Cresa.
Nelle due giornate di sfida, la magia dell’accensione delle grandi pire attira migliaia di curiosi e turisti per scoprirne le origini, l’allestimento, i rituali e i fuochisti protagonisti di questa antica e suggestiva tradizione.
Pontremoli Barocca, in primavera
Ormai un appuntamento fisso dal 2022, Pontremoli Barocca è l’evento che per due giorni, in primavera, apre in via straordinaria le porte di palazzi privati, dimore storiche ed edifici religiosi riccamente affrescati e ammobiliati in stile Barocco.
Organizzato da Sigeric e Farfalle in Cammino con il patrocinio dei Comuni di Pontremoli e Mulazzo, l’appuntamento con Pontremoli Barocca permette di fare una vera e propria immersione nelle bellezze del centro storico di questa perla della Toscana, visitando le testimonianze meravigliose del Secolo d’Oro dell’arte di questo territorio.
Durante queste due giornate speciali, ogni anno vengono organizzate interessanti visite guidate a questi luoghi storici dal fascino intramontabile, rese possibili anche grazie al sostegno dato degli studenti degli Istituti Superiori della Lunigiana.

Festa della Madonna del Popolo, il 2 luglio
Tra le ricorrenze religiose, non si può non citare la più significativa per Pontremoli: la Festa della Madonna del Popolo, che viene celebrata ogni anno il 2 luglio con una grande processione per le vie della cittadina.
Le sue origini risalgono al 1622, quando una feroce pestilenza colpì il borgo, il quale fece un voto solenne alla Vergine per far cessare la malattia. Il 2 luglio, da allora, è diventata la festa della Visitazione di Maria Santissima, che salvò i pontremolesi dalla peste. Un secondo voto venne espresso anche nel 1630, quando tornò la peste: la popolazione promise di costruire una chiesa sontuosa e capiente, quella che oggi costituisce l’attuale Duomo. Al suo interno è ancora presente la statua della Madonna del Popolo, vestita con uno sfarzoso e ricco abito barocco.
Premio Bancarella, a Luglio
Tradizione, cultura e passione per la scrittura si uniscono ogni anno per il Premio Bancarella, istituito nel 1953: si assegna ogni anno a Pontremoli al volume più venduto tra quelli segnalati dai librai del borgo e da un ampio numero di librai italiani selezionati, ed è ormai un appuntamento fisso per gli amanti della letteratura, ma non solo. Nei giorni in cui si svolge il Premio Bancarella, solitamente nel mese di luglio, sono numerosi gli eventi, le mostre, i concerti e gli incontri culturali che attirano a Pontremoli tantissime persone.
Medievalis, rievocazione storica ad agosto
Arcieri, sbandieratori, cavalieri e sfilate con abiti medievali sono i protagonisti dei giorni di festa della rievocazione storica Medievalis, nel cuore pulsante di Pontremoli. Ogni anno, nel terzo fine settimana del mese di agosto la cittadina viene catapultata indietro nel tempo per 4/5 giorni: niente auto, ma viandanti, mercanti, carrozze e cavalli nelle vie del centro e nel Castello del Piagnaro, e tanti raffiguranti che rappresentano le varie classi sociali del Medioevo.
Medievalis nasce come rievocazione storica della concessione del Diploma di piena giurisdizione dato al Comune di Pontremoli dall’Imperatore Federico II, nel 1226. Fu lui a definire Pontremoli “unica ianua et clavis” (ovvero “unica chiave e porta”) della Toscana.
Nei giorni in cui si svolge Medievalis, la cittadina si anima con spettacoli teatrali, bancarelle, musiche e danze, ma anche con gli avvincenti tornei della Disfida di Cacciaguerra: le due contrade cittadine di Imoborgo e Sommoborgo si contendono il Palio sfidandosi in cinque tornei, ovvero la Disfida degli Arcieri, la Disfida di Bandiera, la Disfida degli Armigeri, i Giochi di Piazza e il Terno dei Cavalli.
Dove si trova Pontremoli e come arrivare
Pontremoli, la Porta di Toscana in provincia di Massa Carrara (a 56 km), si trova all’estremo nord della Toscana, al confine con l’Emilia Romagna e poco distante anche dal confine con la Liguria (dista infatti solo 40 km da La Spezia).
Come raggiungere Pontremoli? In auto, percorrendo la A1 si seguono le indicazioni per La Spezia e si prosegue sulla A15 Cisa. Chi arriva dalla A12, invece, deve imboccare, nelle vicinanze di Santo Stefano di Magra, l’A15 Cisa in direzione Parma, uscendo poi a Pontremoli.
È possibile raggiungere il borgo anche in treno, grazie alla stazione che si trova sulla linea Parma-La Spezia. Chi arriva da lontano, può avvicinarsi in aereo atterrando all’aeroporto di Pisa (100 km circa), di Genova (130 km circa) e di Firenze (160 km circa), per poi proseguire in auto.