San Felice Circeo, il borgo laziale sospeso tra mitologia, storia e bellezza

Situato a 100 chilometri da Roma, vanta una storia ultramillenaria. Ancora oggi la sua bellezza si perde nei secoli

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Redazione

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Pubblicato: 20 Ottobre 2019 10:30

Non lontano da qui, secondo la mitologia greca, il prode Ulisse decise di fermarsi per qualche tempo. Ammaliato dalla bellezza di Circe, si dimenticò del suo viaggio di ritorno (e dei suoi compagni) e per poco il racconto epico non si interruppe anzitempo.

Al di là dell’epica omerica, il territorio del promontorio del Circeo è abitato da tempi immemori. Oltre 50 mila anni fa, ad esempio, questo territorio era battuto da famiglie di Neanderthal (come testimoniato dai ritrovamenti della grotta Guattari), mentre qualche millennio dopo una popolazione egea – probabilmente i Pelasgi – realizzò un’imponente acropoli protetta da mura megalitiche lunghe diverse centinaia di metri. Solo più tardi sarebbero arrivati i romani, attratti dalla bellezza della costa e dall’inviolabilità dei luoghi.

Ancora oggi, la bellezza di San Felice Circeo, piccolo borgo laziale arroccato sulle creste dell’omonimo promontorio, sembra essere sospesa tra storia e leggenda. Distante poco più di 100 chilometri da Roma, conserva intatto il suo fascino antico: basta fare un giro per le viuzze del centro storico per ritrovarsi catapultati nel Medioevo, al tempo dei Templari.

La spiaggia di San Felice Circeo

Affacciandosi dal belvedere, invece, sarà facile capire perché tutte le popolazioni che sono arrivate qui non hanno potuto che innamorarsi di questi luoghi. L’azzurro intenso del mare e il verde della folta vegetazione del promontorio e del parco creano un quadro naturalistico unico nel suo genere. Un luogo magico e incantato, nel quale sarà un piacere perdersi.

Il centro storico medievale

Nonostante lo sviluppo turistico degli ultimi decenni, il centro storico di San Felice è di fatto rimasto uguale a se stesso da diversi secoli a questa parte. Un piccolo scrigno medievale, nel quale è possibile ritrovare traccia di tutte le famiglie e gli ordini monastici che, di decennio in decennio e di secolo in secolo, si sono avvicendati nel controllo della Rocca Circei. Nel 1200, ad esempio, il borgo venne controllato dai cavalieri dell’Ordine Templare, che contribuirono in maniera fondamentale a determinarne forme e struttura difensiva. Del loro periodo, ad esempio, ci resta la Torre Templare, ancora oggi perfettamente conservata nel cuore del borgo laziale. Ma è l’intero centro storico, racchiuso all’interno delle mura, a regalare scorci e vedute suggestive a ogni passo: tra chiese, palazzi e monumenti vari, sarà come tornare indietro nel tempo.

La costa

Quando si parla di San Felice Circeo, però, è impossibile non parlare della sua costa e del suo mare. Bandiera verde (spiagge perfette per i bambini) e Bandiera blu (spiagge pulite e servizi di alto livello), questo tratto della costa laziale sembra essere stato quasi creato da un dio. Riparato dai venti e dalle correnti, si compone di piccole calette dal fondale non troppo alto: il luogo perfetto dove immergersi e trovare ristoro dalla calura estiva.

Promontorio del circeo
Fonte: Ph. irabassi (iStock)
Tramonto da San Felice Circeo

Il parco e il promontorio

Non solo storia e mare. Il territorio di San Felice Circeo, infatti, ha molto da offrire anche a chi va in cerca di escursioni naturalistiche e percorsi trekking. Non troppo lontano dal centro urbano troviamo l’ingresso del Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934 e tra le più antiche aree naturalistiche protette d’Italia. Il promontorio, invece, offre decine di sentieri di trekking di difficoltà variabile, lungo i quali inerpicarsi verso la cima del monte o verso l’antichissima acropoli megalitica.