Itinerario romanico tra Bologna e Modena

Alla scoperta di un territorio molto suggestivo e ricco di fascino

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SiViaggia

Redazione

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L’itinerario romanico modenese e quello bolognese sono due percorsi molto interessanti, ricchi di monumenti e luoghi suggestivi da visitare.
Sullo smartphone è possibile scaricare un’audio guida, in modo tale da percorrere l’itinerario con tutte le informazioni utili per sapere e comprendere ciò che si visita.

A Bologna, per esempio, il percorso parte dal centro storico, dove troviamo la cattedrale intitolata a San Petronio, un edificio imponente dedicato al patrono del capoluogo felsineo, nel quale sono presenti diversi frammenti dell’attività scultorea risalente al periodo romanico. Continuando la visita si passa per alcuni monasteri, che conservano antiche tradizioni e una cultura sconfinata.
Santo Stefano è famoso per il bellissimo chiostro romanico, le cripte delle chiese dei Santi Vitale e Agricola in Arena e della Badia, dove si può ammirare la cripta di San Zama.
Se volete continuare la visita potete andare a vedere la rotonda della Madonna del Monte e la chiesa dedicata a San Vittore.

La Modena romanica presenta anch’essa diverse testimonianze della civiltà, legata a questo periodo storico ben preciso.
La prima è il Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta e San Geminiano e rappresenta la principale chiesa dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola.
Questa chiesa è stata inserita nei siti italiani che sono Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, al fianco di essa sorge la torre campanaria detta la Ghirlandina.
Nel Duomo si trovano le formelle di Wiligemo e un museo molto interessante.

In questo itinerario si può ammirare l’abbazia di Pomposa, una delle più importanti del nostro Paese, fondata in epoca longobarda dai monaci di San Colombano. L’interno della basilica è semplicemente favoloso e il monastero ed il campanile non sono certo da meno. Anche l’abbazia di Nonantola è un’importante abbazia benedettina sita nell’omonimo comune.
Fondata nel 750 d.C. circa, la chiesa e il monastero presentano diverse decorazioni e capitelli che sono stati restaurati nei primi anni del 1900.

L’abbazia conserva un tesoro tra i più importanti contenuti nelle numerosissime cattedrali italiane, con tante stauroteche della Santa Croce di Cristo e rarissime reliquie tessili e altre rarità.
La biblioteca è un altro punto di attrazione, all’interno di questa sono custodite più di 4500 pergamene, tra le più importanti quelle di Carlo Magno, Federico I Barbarossa e Matilde di Canossa.

 

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