Alla metà del mese di ottobre l’Italia è raggiunta da un’intensa perturbazione di origine atlantica. Il nucleo di aria fredda che ha insistito sull’Europa occidentale si è spostato verso Est, aiutato dalla bassa pressione collocata sul Golfo del Leone, l’insenatura mediterranea che si trova tra il confine spagnolo e la città di Tolone in Francia.
Questo quadro meteorologico porta due conseguenze contrastanti che divideranno l’Italia: al Sud soffiano i venti caldi dal Nordafrica con temperature alte, in particolare sulla Sicilia; al Nord persistono nubifragi e neve a bassa quota.
Il maltempo ha fatto piombare il Nord Italia in un anticipo d’inverno. Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia settentrionale sono interessate da forti temporali e nevicate a ridosso dei rilievi (guarda le webcam). Per venerdì 14 le previsioni indicano un peggioramento delle condizioni meteorologiche.
La Protezione civile regionale della Liguria ha emanato lo stato di allerta meteo criticità “rossa” per le province di Genova e La Spezia e la fascia costiera della provincia di Savona. Per le altre zone della Liguria è stato emesso lo stato di allerta arancione. Anche Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia sono a rischio alluvioni. Per colpa dell’intensità dei fenomeni e dell’ulteriore richiamo di aria fredda da Est, torna l’acqua alta a Venezia. Gli accumuli di neve si assesteranno intorno ai 20-30 cm, fino a 1.500 metri di quota, e intorno ai 50 cm a 2.000 metri.
Nel weekend continua il maltempo: sabato i temporali si sposteranno verso Sud colpendo le Regioni del Centro, con forti temporali tra Umbria, Lazio e Campania. I venti di scirocco tormenteranno le coste, colpite da violente mareggiate. Domenica migliora, ma restano temporali sparsi sull’Appennino tosco-emiliano e sulla Puglia.
