In Cina, l’albero millenario di ginkgo sembra che pianga lacrime d’oro

Un albero di 1400 anni ha perso le foglie; lo spettacolo ai suoi piedi è incredibile

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Redazione

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“La foglia di quest’albero, dall’oriente affidato al mio giardino, segreto senso fa assaporare così come al sapiente piace fare”, scriveva J. W. von Goethe a proposito del ginkgo biloba dopo uno dei suoi viaggi. Un albero dal fascino unico, come spesso accade con ciò che ha un sapore orientale. In autunno, quando l’albero di ginkgo – o ginko, ginco o albero di capelvenere –, come quasi tutte le piante, perde le foglie, che in questo caso sono dorate, e si prepara all’arrivo dell’inverno mostra uno spettacolo unico, finché, a primavera, non tornerà al suo originale splendore.

Nell’antichità, in Cina, il ginkgo veniva considerato una sostanza benefica per il cuore e i polmoni. I medici lo utilizzavano per curare l’asma, i geloni e le tumefazioni causate dal freddo. I monaci buddisti lo piantavano accanto al tè, gli antichi cinesi e giapponesi consumavano i semi tostati come rimedio digestivo. I guaritori indiani ayurvedici lo associavano alla longevità usandolo come ingrediente del “soma”, l’elisir di lunga vita. Pensate che in Giappone alcune piante di ginkgo sono persino sopravvissute alla bomba atomica caduta su Hiroshima. Questo albero è stato introdotto in Europa solo nel 1730, in Italia il primo esemplare arrivò nel 1750 e ancora oggi si trova nell’Orto Botanico di Padova, Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Oggi, anche i nostri medici lo consigliano per alcune patologie.

Il ginkgo del tempio buddista di Gu Guanyin

In Cina, ci sono ancora moltissime piante di ginkgo. Una in particolare, però, che cresce nei pressi del tempio buddista di Gu Guanyin a Xi’an, nella regione montuosa di Zhongnan, è diventata famosissima. Si dice che l’antichissimo albero di ginkgo biloba sia stato piantato dall’Imperatore Tai Zong, fondatore della dinastia Tang, che regnò dal 626 al 649. In occasione del suo show autunnale, questa pianta alta 20 metri e il cui tronco misura tre metri, ogni anno attira migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo in questo angolo remoto della grande Cina. Questa pianta ha ben 1400 anni e quando in autunno perde le migliaia di foglie crea tutt’intorno un meraviglioso tappeto dorato.

La magia del ginkgo cinese

Il ginkgo è una specie vegetale molto antica che cresce in Cina e non è famoso soltanto per avere foglie dai colori bellissimi. Esse, infatti, forniscono un alimento fondamentale e un medicinale impiegato come rimedio tradizionale in Asia fin dall’antichità. L’albero di ginkgo è molto utilizzato come pianta ornamentale nei parchi, nei viali e nei giardini dei centri urbani sia in Cina sia in Giappone, grazie alla grande resistenza agli agenti inquinanti. Viene spesso utilizzato anche per farne dei bonsai.

I benefici del ginkgo

Il ginkgo ha anche un significato simbolico: nella cultura orientale, la sua bellezza ha un effetto benefico e salutare sulle persone. Viene spesso utilizzato contro i disturbi di memoria e per le condizioni che, soprattutto durante la terza età, sono associate alla riduzione del flusso di sangue al cervello (come mal di testa, vertigini, acufeni, difficoltà di concentrazione e disturbi dell’umore).
Viene impiegato per risolvere altri problemi associati ai disturbi della circolazione, come dolori alle gambe mentre si cammina (claudicatio) e sindrome di Raynaud. Infine, è utilizzato in caso di problemi cognitivi associati alla malattia di Lyme o alla depressione, disfunzioni sessuali, glaucoma, retinopatia diabetica, degenerazione maculare senile o che portano ai problemi di memoria tipici dell’Alzheimer. L’estratto dei suoi semi, una parte meno studiata dagli esperti, contiene sostanze che potrebbero aiutare a uccidere batteri e funghi.