La città che si estingue

Si chiama Centralia e si trova in Pennsylvania sopra un immenso giacimento di antracite

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Centralia si trova negli Stati Uniti d’America, nella Contea di Columbia, in Pennsylvania. Questa sorse nei primi  dell’Ottocento sopra un immenso giacimento di antracite, estratta abbondantemente sino alla fine del diciannovesimo secolo, lasciando nel sottosuolo una serie di pozzi abbandonati.

C’erano due scuole cattoliche parrocchiali nella piccola città. Si contavano anche sette chiese, cinque alberghi, ventisette saloni, due teatri, una banca, un ufficio postale e quattordici negozi di alimentari. Durante la maggior parte della storia del borgo, quando l’attività di estrazione del carbone è stata condotta, la città aveva una popolazione superiore a 2mila residenti, mentre nelle aree immediatamente adiacenti vivevano altri 500 abitanti.

Era l’anno 1962 quando i rifiuti depositati in uno dei pozzi dismessi, usati come discariche abusive, presero fuoco. E con essi la vena carbonifera. I tentativi di spegnere l’incendio sotterraneo furono inutili e nell’arco di pochi giorni ceneri, nuvole di fumo bianco, alberi in fin di vita, lo scioglimento dell’asfalto e le voragini hanno reso la vita impossibile ai suoi abitanti. L’unica alternativa era quella di abbandonare le proprie case, i propri affetti. E scappare prima di ulteriori catastrofi e disastri.

Non è ancora sicura la causa che fece divampare l’incendio che ha distrutto Centralia, questo strano luogo. Alcuni affermano che nel maggio 1962, il consiglio comunale assunse cinque membri per ripulire la città discarica, come era già stato fatto prima del Memorial Day negli anni precedenti. Normale routine, quindi, ma non stavolta: i vigili del fuoco non spensero il fuoco correttamente. E le conseguenze furono tragiche.

Oggi, di quel ridente borgo americano, rimane ben poco: macerie, strade distrutte e tanta rovina. La collina brucia ancora, per camminare qui sopra bisogna correre e non fermarsi mai, perché si potrebbero sciogliere anche le suole delle scarpe. Mentre l’incendio continua ad alimentarsi e a diffondersi, avanzando di 100 metri all’anno, e che si stima durerà almeno altri cento anni. Sono solo nove gli attuali residenti, i recidivi. Tra pochi anni saranno inghiottiti assieme alle loro case, le ultime del borgo, compiendo il destino di Centralia, uno dei paesi più antichi d’America, e dei suoi abitanti, che circa quarant’anni fa giurarono “Noi da qui non ce ne andremo mai”.