Da dove vengono i coloratissimi pesci tropicali che siamo abituati ad ammirare negli acquari di tutto il mondo? Strano a dirsi, ma la maggior parte, da oltre 50 anni a questa parte, proviene da un solo luogo: si chiama Barcelos ed è un piccolo centro che sorge nel cuore della foresta amazzonica, non lontano da Manaus, sulle rive del Rio Negro.
Tutto cominciò nel 1956, riporta Rivistastudio.com, quando nelle acque del fiume venne scoperto un piccolo pesce rosso e blu dalle tonalità sgargianti. È il neon cardinale, uno dei pesci attualmente più richiesti dagli acquari di tutto il mondo. Da allora il piccolo pesce divenne particolarmente popolare e la sua raccolta e commercializzazione, cominciate negli Anni Sessanta, hanno dato il via a un’industria che tuttora mantiene l’economia della città, che oggi conta 30mila abitanti.
Non è un caso se nella piazza principale di Barcelos svetti una statua di Cristo che poggia su un fiume in cui nuotano neon cardinali e se ogni anno qui si tenga un festival proprio in onore dei pesci tropicali.
Sono oltre 10 milioni i pesci neon cardinali che ogni anno vengono esportati da Barcelos verso gli acquari di tutto il mondo, e nonostante l’enorme volume di animali raccolti e commercializzati, questa attività ha un impatto biologico minimo sulle popolazioni di pesci tropicali dell’area. Infatti questi pesci si riproducono molto velocemente grazie all’incredibile abbondanza di cibo dell’habitat di questo angolo Amazzonia, che gli abitanti del luogo hanno tutto l’interesse a mantenere incontaminato.
Purtroppo oggi c’è una minaccia che incombe sul benessere del centro amazzonico: è la concorrenza degli asiatici, che fiutato l’affare si sono affrettati ad allestire appositi allevamenti di neon cardinale, più economici.