Viterbo, guida e itinerari alla scoperta della città della Tuscia

Capoluogo della Tuscia, la "Città dei Papi" vanta splendidi monumenti religiosi e civili: ecco cosa vedere durante una giornata qui

Città del Lazio capoluogo di quella provicia nota come Tuscia o Alto Lazio, Viterbo ha origini antiche. Qui il presente incontra il passato, e si può girovagare per il centro storico medievale più esteso d’Europa.

È cinto da mura, il centro storico di Viterbo. Ed è circondato da quartieri medievali, da siti archeologici e da zone termali. Ciò che ha reso famosa questa località della Tuscia, però, sono i pontefici: storicamente celebre nel mondo come “la Città dei Papi“, Viterbo fu sede pontificia nel XIII secolo e, per 24 anni, il suo Palazzo ospitò vari Papi. Il merito va ad Alessandro IV che, nel 1257, decise di trasferirvi la Curia Papale per via del clima ostile che a Roma si respirava (ma, nel 1281, Martino IV allontanò la corte pontificia dalla città).

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Il quartiere di San Pellegrino

Cosa vedere oggi, durante una giornata a Viterbo? Se non si ha la fortuna di capitare in città in occasione del trasporto della Macchina di Santa Rosa (spettacolare manifestazione che si tiene il 3 settembre, e che prevede il trasporto a spalla da parte di cento uomini di una “macchina” alta 30 metri per 52 quintali, inserita tra i Patrimoni immateriali dell’Umanità dell’UNESCO), si possono comunque visitare i suoi interessanti monumenti.

A cominciare, per l’appunto, dal Palazzo dei Papi con la sua Loggia e con la Sala del Conclave in cui si tenevano le udienze per eleggere i Papi (apertura: dall’1 aprile al 2 novembre dalle 10.00 alle 19.00, dal 3 novembre al 31 marzo 10-13 e 15-18 dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00 il sabato e la domenica).

Palazzo dei Papi
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Il Palazzo dei Papi

Un altro interessante luogo da visitare a Viterbo è il Duomo, sito proprio accanto al Palazzo dei Papi e caratterizzato dal campanile bicolore e dall’antico abside barocco. Il terzo edificio parte del “complesso” è il Museo del Colle del Duomo, con le opere archeologiche di Viterbo e della Tuscia di epoca etrusca, romana e medievale, le testimonianze storico-artistiche e il tesoro dei Papi.

Imboccando via San Lorenzo dal Duomo si arriva nel quartiere di San Pellegrino, un quartiere medievale in cui perdersi tra i profferli, le celebri scale esterne, le case a ponte e le case-torri. E se in città meritano una visita anche il Palazzo dei Priori con gli affreschi della Cappella del Palazzo, la chiesa e il monastero di Santa Rosa, la piccola chiesa di San Silvestro e la chiesa (la più bella di Viterbo) di Santa Maria Nuova, è allontanandosi un po’ che si scoprono autentici gioielli.

Duomo Viterbo
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Il Duomo di Viterbo

A cinque chilometri da Viterbo vi è Villa Lante, considerata una tra le ville più belle del mondo, coi suoi giardini, i giochi d’acqua, le fontane e le statue, progettata da quel Jacopo Barozzi detto Il Vignola e perfetta da visitare insieme al borgo di Bagnaia. A due chilometri e mezzo dal centro della città, invece, vi sono le Terme del Bullicame, le più celebri terme libere tra le tante presenti nei dintorni di Viterbo. Per un po’ di relax, prima di una sostanziosa cena a base di prodotti tipici: dai lombrichelli (pasta fresca d’acqua e farina piccante, con cinghiale, salsiccia o all’amatriciana) all’acquacotta alla maremmana, una zuppa a base di pane raffermo, pomodoro, patate ed erbe selvatiche colte nei campi.

Villa Lante