La storia dei funghi giganti della Val Maira

Nelle Alpi Cozie Meridionali, in provincia di Cuneo, c'è la Val Maira: qui si trovano dei funghi giganti fatti di pietra

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Pubblicato: 27 Febbraio 2020 12:05Aggiornato: 19 Gennaio 2025 22:00

Si chiamano Ciciu del Villar e sono delle vere e proprie sculture morfologiche ad opera della natura. A guardare il loro aspetto non stupisce l’appellativo di funghi giganti che in molti hanno scelto per descriverli. La forma di questi ammassi di pietra, infatti, richiama proprio quella di un fungo grandissimo con un capello fatto di gneiss, la roccia metamorfica più comune al mondo, mentre i gambi sono composti da terra e altre pietre. Il termine Ciciu, proveniente dal dialetto piemontese, significa fantoccio, pupazzo.

Andiamo alla scoperta di queste speciali formazioni immerse nella natura, tra le più particolari d’Italia, che nascondono storie antiche e leggende magiche.

Le leggende sui Ciciu, i funghi giganti

Passeggiare in Val Maira, proprio tra le sculture di roccia è un’esperienza unica data dal fatto che i Ciciu conservano storie e infinte leggende. Secondo i racconti popolari, infatti, i funghi giganti sarebbero nati a causa di un incantesimo e questi massi di notte si trasformerebbero in Masche, le streghe della tradizione popolare piemontese.

C’è un’altra storia, però, che racconta le origine dei Ciciu ed è legata a San Costanzo, il martire che morì durante la persecuzione dei cristiani ad opera dell’imperatore Diocleziano, nell’anno 303 d.C. La tradizione vuole che il Santo, in fuga dai soldati romani, si fosse rifugiato in questo bosco e per proteggersi trasformò i 100 soldati in pietra.

La storia dei funghi giganti della Val Maira
Fonte: 123RF
I Ciciu del Villar della Val Maira, in Piemonte

La storia dei funghi giganti della Val Maira

Storicamente parlando, invece, la nascita dei funghi giganti della Val Maira affonda le sue origini in epoca antica, esattamente all’ultima era glaciale. Sarebbe stato infatti lo scioglimento dei ghiacciati a portare a valle un’enorme massa di detriti che, depositati uno sull’altro, avrebbero creato gli steli dei Ciciu.

Invece, a causa di frane e terremoti, avvenuti sul monte San Bernando, grandi pietre sarebbero scivolate a valle fino a coprire i detriti ammassati: il risultato è quello che appare oggi, delle sculture morfologiche dalle forme particolarmente simili a funghi.

La Riserva Naturale dei Ciciu del Villar e i percorsi

La storia, le leggenda e la bellezza di questi funghi giganti hanno fatto si che nel 1989 la regione Piemonte istituisse la Riserva Naturale dei Ciciu del Villar che si estende su una superficie di oltre 60 ettari nel comune di Villa San Costanzo ed è visitabile tutti i giorni.

La riserva è un paradiso naturale raro e di estremo valore per il paesaggio piemontese, grazie alle sue caratteristiche geologiche e alla ricchezza della flora e della fauna che la popolano. Qui si osservano boschi di querce e castagni e molte specie animali, tra le quali: il picchio rosso, muratore e verde, la cinciarella, il falco, la civetta, la poiana e il barbagianni, ma anche mammiferi come i ghiri, le volpi, gli scoiattoli e i tassi.

Gli amanti delle passeggiate nella natura possono scegliere di esplorare la riserva che ospita i Ciciu del Villar seguendo diversi percorsi turistici. Tra questi, spicca il percorso escursionistico Ciciuvagando, lungo 1,23 km e con un dislivello positivo di 66 m, percorribile in circa due ore, e che permette di scoprire tutte le peculiarità dell’area protetta. Per i più sportivi, invece, c’è anche il percorso ginnico, con 16 stazioni dotate di attrezzi sportivi in legno in cui fare tappa. Per i veri temerari, infine, è possibile raggiungere (in circa 3 ore) il Colle della Liretta, dal quale godere di viste mozzafiato e vivere l’esperienza di lanciarsi con un deltaplano e in parapendio, ammirando l’intera oasi naturale dall’alto.

Visitare i Ciciu del Villar: come arrivare e info utili

La Riserva Naturale dei Ciciu del Villar è sempre aperta al pubblico e dotata di servizi igienici e aree attrezzate per il pic-nic. Per visitarla, dalla primavera all’autunno è richiesto il pagamento di un piccolo contributo (3 euro) per permetterne il mantenimento, mentre negli altri periodi è visitabile gratuitamente.

Come raggiungere i funghi giganti del Villar? In auto, da Torino si supera Saluzzo, si percorre la SS 589 e dopo Busca si prosegue in direzione Dronero sulla SP 24. Dopo quasi 10 km si prende il bivio per Villar San Costanzo per altri 2 km, fino a raggiungere l’ingresso della Riserva Naturale e la zona in cui parcheggiare l’auto. Coloro che arrivano da Cuneo, invece, dovranno percorrere la SS 22 della Val Maira per circa 20 km in direzione Dronero. Una volta giunti nel borgo dovranno proseguire in direzione Busca fino al bivio per Villar San Costanzo.

La storia dei funghi giganti della Val Maira
Fonte: 123RF
I Ciciu del Villar della Val Maira, in Piemonte