Il terreno rimbomba sotto i piedi, poi ruggisce mentre fontane di lava rosso-arancione si innalzano dal suolo, e il calore intenso avvolge la folla impressionata dal fenomeno incredibile a cui sta assistendo. In tantissimi si sono riversati, nelle scorse ore, sul sito di una nuova eruzione della fessura vulcanica situata in una valle disabitata a circa 40 km da Reykjavík.
Iniziata mercoledì 3 agosto, riguarda il vulcano Fagradalsfjall nel sud-ovest dell’Islanda, che lo scorso anno ha eruttato per ben sei mesi. Le immagini trasmesse dalla tv islandese mostrano la lava che fuoriesce da una spaccatura lunga diverse centinaia di metri, sullo sfondo di un paesaggio aspro.
Il risveglio del vulcano Fagradalsfjall
Stando a quanto riferito dalle autorità islandesi, il luogo dell’eruzione, situato in un’area di difficile accesso che richiede una camminata di 90 minuti, ha già attirato quasi duemila visitatori il primo giorno della comparsa della lava, e molti turisti incuriositi sono stati visti fare trekking in zona. Si tratta della valle di Meradalir, nella penisola di Reykjanes, la protuberanza sud-occidentale dell’Islanda (dove puoi anche entrare all’interno di un vulcano).
Con un flusso di 20-50 metri cubi al secondo, l’eruzione del vulcano Fagradalsfjal si preannuncia da cinque a dieci volte più potente di quella avvenuta nello stesso luogo lo scorso anno. Il fenomeno è stato preceduto da un periodo di intensa attività sismica, con circa 10.000 terremoti rilevati nei quattro giorni precedenti l’eruzione, di cui due di magnitudo di almeno 5.0. La frequenza dei terremoti è, invece, rallentata da quando il magma è esploso nel terreno.
Le spettacolari immagini circolate nelle ultime ore mostrano la lava fusa che fuoriesce da una fessura lunga 300 metri. L’autorità meteorologica islandese ha però messo in guardia la popolazione sulla produzione di gas tossici. Tuttavia, i fumi dovrebbero dirigersi rapidamente a sud e verso il mare, al momento la direzione del vento esclude lungo la traiettoria ci siano città o villaggi. La produzione di cenere, inoltre, è stata finora scarsa o nulla, e i voli dal vicino aeroporto internazionale di Keflavík non hanno per il momento subito ritardi o cancellazioni.
Già da fine marzo 2021, Reykjavík è stata scossa da decine di migliaia di terremoti, per il ridestarsi di una nuova fontana vulcanica. Il sistema vulcanico Krysuvik si trova a sud del monte Fagradalsfjall, e la spettacolare eruzione ha risvegliato il vulcano da un “sonno” durato 8 secoli.
Come arrivare al vulcano Fagradalsfjall
Il nuovo cratere si trova non distante dall‘aeroporto di Keflavik e ad appena 5 km in linea d’aria dalla Blue Lagoon, tra le attrazioni che hanno reso l’Islanda una delle mete più gettonate dai turisti. Per raggiungerlo è necessario guidare da Reykjavik per 45 minuti verso lo scalo e seguire semplicemente le indicazioni stradali. L’esatta posizione del parcheggio destinato ai visitatori cambia anche in funzione del traffico di turisti e dalle condizioni di sicurezza dell’area. Poi si cammina per circa un’ora e mezza.
L’esperienza sta diventando molto popolare in Islanda, al punto che tutti i principali tour operator locali organizzano escursioni quotidiane. Tuttavia, in seguito alla nuova eruzione, l’inviato della tv pubblica islandese sul posto ha riferito che la camminata verso l’eruzione è più lunga e difficile rispetto all’anno scorso, e che la colata di lava stessa sembra decisamente più calda e potente.
Situata tra le placche tettoniche dell’Eurasia e del Nord America, in media l’Islanda ha un’eruzione ogni quattro o cinque anni. La più dirompente degli ultimi tempi è stata quella del vulcano Eyjafjallajokull, nel 2010, che ha inviato nuvole di cenere e polvere nell’atmosfera, interrompendo il traffico aereo per giorni.