Viaggi cancellati: tutto quello che c’è da fare

Voli annullati, viaggi in treno e alberghi disdetti per positività o quarantene imposte: come fare con rimborsi e cancellazioni dell'ultimo minuto

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Redazione

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L’aumento vorticoso dei contagi da variante Omicron cambia gli scenari di fine anno. Oltre alla necessità del Super Green Pass per ristoranti e locali pubblici, sono in molti ad aver congelato o annullato le vacanze di fine anno. Si parla di ben 11 milioni di prenotazioni in forse, e migliaia di voli annullati, sia da parte dei passeggeri, che dalle stesse compagnie aeree costrette a rivedere i piani per via del personale decimato da positivi e quarantene.

Cancellazioni a pioggia anche da parte dei passeggeri, per via della diffusione del virus. Cosa fare in caso di positività, tra cambi o rimborsi? Ecco le regole principali.

Voli cancellati: cosa fare?

Se la compagnia cancella il volo dovrà comunicarlo al passeggero in tempo utile e offrire un’alternativa fattibile, nel pieno diritto del viaggiatore. La compagnia potrebbe proporre un nuovo volo, con orario e data il più vicino possibile a quello originariamente prenotato. Qualora l’alternativa proposta non dovesse rispondere alle esigenze del viaggiatore, sarà possibile ottenere il rimborso.

Se il passeggero è costretto ad annullare perché ha contratto il Covid o si trova in quarantena, potrà comportarsi in questo modo: con Ita Airways – che ha preso il posto di Alitalia — nei casi di positività Covid, quarantena imposta dall’autorità sanitaria e/o ricovero (con invio dei documenti dal passeggero che lo attestino), o in caso di restrizioni alla mobilità nel Paese di origine/destinazione del viaggio, al momento della data di partenza, è possibile chiedere la modifica della prenotazione nella prima data disponibile entro 7 giorni dalla data del volo cancellato dal passeggero per sua indisponibilità.

Oppure, la modifica della destinazione entro un anno dalla data del volo acquistato e non utilizzato per impossibilità (in caso di differenza di tariffa al momento del volo, non si applicherà il rimborso e sarà possibile dover pagare una differenza in base all’adeguamento). Il passeggero potrà richiedere anche il rimborso integrale, senza penale, qualora non abbia interesse a ripianificare il viaggio.

Con Easyjet, se è la compagnia ad aver cancellato il volo, il passeggero ha diritto al rimborso. Se invece è il passeggero a non poter volare, è possibile modificare il volo fino a due ore prima della partenza senza dover sborsare alcuna penale. Se la nuova tariffa del nuovo volo è più alta, sarà chiesto il pagamento della differenza.

Treni: cosa e come viene rimborsato

Se ad essere cancellato per cause di forza maggiore, come positività al Covid, quarantena imposta e ricovero, è un viaggio in treno, con Trenitalia può essere chiesto il rimborso integrale del biglietto in voucher o in soldi (senza distinzione di tariffa, quindi anche offerte speciali).

Basterà aprire la pagina “Gestione dei Rimborsi” e inserire codice identificativo del biglietto e la motivazione della cancellazione. Qualora il passeggero decidesse di rinunciare per motivi indipendenti dalle condizioni di salute o da provvedimenti restrittivi delle autorità sanitarie, non avrà diritto al rimborso.

Cancellare case in affitto o prenotazioni in hotel

Nel caso in cui ad essere cancellato sono prenotazioni di case in affitto o hotel, è necessario leggere attentamente i termini di cancellazione. Nel caso di Airbnb, ad esempio, i termini di cancellazione sono gestiti autonomamente dall’host ed evidenziati nell’annuncio.

Le condizioni, attualmente, sono molto flessibili. Va precisato che la cancellazione senza penali è garantita soltanto nel caso in cui chi ha prenotato è impossibilitato per positività al Covid o quarantena imposta, e non per esempio se la zona da dove si parte e dove si soggiorna diventi arancione o rossa.

Chi dovrà invece disdire il soggiorno in un hotel o in una struttura privata, dovrà fare affidamento alle condizioni di cancellazione esplicitate nell’annuncio sui vali portali. In molti casi la cancellazione è gratuita fino a pochi giorni prima del soggiorno, e si potrà ottenere rimborso totale o parziale della prenotazione. Nel caso in cui sia stata riservata una struttura “non rimborsabile”, contattare direttamente l’host o il portale di riferimento, per fornire la documentazione che attesti l’impossibilità a partire, e aprire la richiesta di rimborso.

Viaggi organizzati: come comportarsi

Quando si è costretti ad annullare un viaggio organizzato, gli scenari che si aprono sono due, come le relative possibilità. La prima riguarda l’assicurazione stipulata, solitamente, da tutte le agenzie di viaggio, che tutelano il viaggiatore in caso di impossibilità a partire per cause di forza maggiore, come l’aver contratto il Covid.

La seconda, invece, sarà a carico del tour operator, in caso di cancellazione voli, o chiusura di una struttura. In questo caso, al viaggiatore dovranno essere proposte alternative di soggiorno e/o voli, oppure un risarcimento.

Le regole per viaggiare in Italia

Chi partirà per le vacanze di fine anno, dovrà comunque rispettare alcune regole disposte dal Governo con il “decreto festività”. Per prendere qualsiasi mezzo di trasporto (locale, regionale o a lunga percorrenza) occorre essere in possesso di Green Pass base (quello che si ottiene anche solo con il tampone) e obbligo di mascherina Ffp2.

Per soggiornare in hotel, accedere al bar o ristorante interno all’albergo se riservato ai soli ospiti della struttura e non anche agli esterni basta il Green Pass Base. Qualora il ristorante fosse aperto anche alla clientela esterna serve il Super Green Pass.

Se ci si sposta in auto: possono viaggiare su una stessa vettura, lo stesso nucleo famigliare convivente, oppure un massimo di tre persone, il guidatore e due passeggeri sul sedile posteriore, tutti con mascherina.

All’interno di bar e ristoranti, nei luoghi comuni delle strutture alberghiere, comprese le spa, ci si sposta con mascherina chirurgica sempre indossata.

Le regole per viaggiare all’estero

Gli italiani che si recheranno all’estero dovranno seguire la normativa del Paese di ingresso. Al rientro in Italia, come per i viaggiatori stranieri che arrivano nel territorio italiano, dovranno esibire l’esito di un tampone negativo (se molecolare fatto 48 ore prima del rientro, se antigenico fatto 24 ore prima) anche in caso di completamento del ciclo vaccinale.

I vaccinati, una volta rientrati, non dovranno osservare nessuna quarantena, mentre i non vaccinati, e quindi possessori del solo Green Pass Base, dovranno comunque osservare una quarantena di cinque giorni e poi ripetere il tampone. Queste regole sono valide per i Paesi dell’elenco C. Per le regole di rientro dai Paesi nell’elenco D vi rimandiamo a questo approfondimento.