La minaccia della nuova variante Omicron che ha fatto aumentare i contagi in tutta Europa ha convinto diversi Paesi ad aggiornare le proprie norme d’ingresso per i turisti in vista delle feste natalizie, nel tentativo di tenere sotto controllo la pandemia di Covid. Ecco quali sono gli Stati che hanno adottato misure di sicurezza più stringenti.
Italia
Abbiamo già approfondito il discorso riguardante le nuove norme adottate dall'Italia. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha di recente firmato un'ordinanza con cui introduce misure più restrittive per chi entra (o fa ritorno) nel nostro Paese. In particolare, all'obbligo di presentare il Green Pass si aggiunge quello di mostrare l'esito negativo di un tampone - i cui tempi di validità sono stati ridotti. Qui tutte le informazioni per chi vuole entrare in territorio italiano.
Grecia, Portogallo e Irlanda
Molti Paesi hanno seguito la scia dell'Italia, adottando misure aggiuntive per chi vuole fare ingresso nel proprio territorio. È il caso della Grecia, che nella serata del 15 dicembre 2021 ha annunciato nuove restrizioni per chi vuole varcare i suoi confini. A partire dal 19 dicembre 2021, i viaggiatori alla frontiera greca dovranno presentare non solo il Green Pass, ma anche il risultato negativo di un tampone molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti l'arrivo. Tale misura, inizialmente pensata solo per i turisti provenienti da Regno Unito e Danimarca, è stata estesa a tutti coloro che vogliono entrare in Grecia.
Già in precedenza, alcuni Paesi avevano reintrodotto l'obbligo di tampone per varcare i confini nazionali. Lo aveva fatto il Portogallo, con l'adozione di norme più stringenti per i viaggiatori che arrivano in aereo: a partire dal 1° dicembre 2021, anche i vaccinati devono presentare l'esito negativo di un tampone molecolare o antigenico. Lo stesso obbligo vige in Irlanda, a partire dal 5 dicembre 2021: anche in questo caso, il tampone è necessario per entrare nello Stato (pure in presenza di Green Pass ottenuto tramite vaccinazione).
Francia
Più complessa è la situazione in Francia, che ha deciso di dare una stretta notevole ai viaggi, nel tentativo di evitare la diffusione della variante Omicron entro i suoi confini. Innanzitutto le autorità hanno ridotto i tempi di validità del tampone da 48 a 24 ore. Inoltre sono state annunciate nuove limitazioni al turismo per le persone che non hanno nazionalità francese o europea, o per coloro che non sono residenti. Le norme più stringenti riguardano il Regno Unito: a partire da sabato 18 dicembre 2021, sono vietati i viaggi non essenziali da e per l'UK.
I viaggiatori che rientrano in Francia dal Regno Unito devono registrarsi su un'apposita app e sottoporsi ad un periodo di isolamento di 7 giorni "in un luogo di loro scelta controllato dalle forze di sicurezza", come annunciato dal portavoce del governo francese Gabriel Attal. La quarantena può essere ridotta a 48 ore se, al ritorno in territorio francese, i viaggiatori si sottopongono ad un test con esito negativo.
Israele
Anche al di fuori dell'Unione Europea, sono diversi i Paesi che stanno valutando di dare una stretta alle norme in tema di viaggi. Israele, ad esempio, ha deciso di prorogare fino al 29 dicembre 2021 il divieto d'ingresso nel Paese per gli stranieri. Inoltre ha ampliato la lista degli Stati "rossi": oltre al Regno Unito e alla Danimarca, si aggiungono Francia, Spagna, Norvegia, Irlanda, Finlandia, Svezia ed Emirati Arabi Uniti. Chi rientra da uno di questi Paesi, anche se vaccinato, deve sottoporsi a tampone molecolare prima della partenza e all'arrivo, oltre ad una quarantena di 7 giorni.