Boom di turisti alle rovine maya in previsione della “fine del mondo”

Le rovine maya si stanno trasformando in autentiche mete di pellegrinaggi. L'Apocalisse sta notevolmente condizionando il turismo nel centro America

La profezia dei Maya sulla fine del mondo è sempre più incombente e questo ha fatto sì che sempre più visitatori affollassero le loro zone. Dal Messico al Guatemala, dal Belize all’Honduras e a El Salvador, sono sempre più numerosi i visitatori delle rovine dei Maya.

Il turismo nelle zone del Centro America sta per conoscere picchi storici: il boom di turisti merito delle profezie Maya, che hanno creato una suggestione collettiva. Le confutazioni della scienza ormai servono a ben poco. In molti, infatti, hanno deciso di trascorrere “gli ultimi giorni del Pianeta” proprio nelle zone in cui è cresciuto il popolo profetico.

Il flusso è previsto in particolare intorno al 21 dicembre, quando in occasione del solstizio d’inverno, si concluderà il tredicesimo Baktun (il ciclo che scandisce il tempo del calendario della cultura centroamericana) e che è stato identificato come il giorno della fine del mondo.

Le due mete più ricercate dai turisti della catastrofe sono il complesso di Tikal, in Guatemala, dove Mel Gibson ha girato il suo Apocalypto, e Tulum nello Yucatan messicano.