Google arriva negli hotel. Ecco come cambierà l’esperienza di viaggio

Potrai ordinare da bere o da mangiare, accendere la luce e fare il checkout solo con un comando vocale

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Redazione

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Il futuro dei viaggi è sempre in divenire e questo stimola e stuzzica la mente e la curiosità di ogni Wanderlust. Perché in fondo la missione di un vero viaggiatore è proprio questa, esplorare, scoprire e vivere nuove esperienze per crescere ed evolvere.

Quello che ci aspetta in futuro è un viaggio sempre più a misura d’uomo e delle nostre esigenze, avventure dotate di ogni comfort che non ci fanno di certo rimpiangere la casa che abbiamo lasciato momentaneamente. Tutto merito della tecnologia che, dopo aver cambiato le nostre vite e anche la nostra quotidianità, ora modifica, per sempre, l’esperienza di viaggio.

Google è arrivato negli hotel e nelle strutture di accoglienza per garantire la migliore esperienza personalizzata per tutti gli ospiti. E se oggi questa è una realtà che ancora in pochi possono vivere, non ci sono dubbi che nell’immediato futuro potremmo accendere le luci, ordinare da mangiare e fare il checkout con il minimo sforzo.

Alcuni giorni fa Google Inc. ha annunciato il lancio di una nuova tecnologia messa esclusivamente a disposizione dell’ospitalità e del turismo che consentirà ai viaggiatori di vivere esperienze di viaggio sempre più personalizzate e uniche.

Al momento diversi hotel degli Stati Uniti e del Regno Unito, che hanno collaborato con l’azienda gli scorsi mesi, dispongono già di tale tecnologia fornendo un Google Nest Hub in ogni camera della struttura. Esattamente come avviene per le smart home, le case intelligenti dove i dispositivi sono connessi alla rete, anche negli hotel le persone potranno utilizzare un semplice comando vocale per gestire la permanenza in hotel.

Richieste di servizio, informazioni meteorologiche, orari di apertura e chiusura di negozi e ristoranti, ma non solo. I viaggiatori potranno chiedere a google di controllare le luci o chiudere e aprire le persiane, ordinare cibo e richiedere asciugamani puliti comodamente seduti sul divano.

Una soluzione questa pensata anche per favorire il distanziamento sociale previsto dalle normative anti-Covid e che permetterebbe quindi di fare il checkout, alla fine della permanenza in struttura, senza doversi recare alla reception.

Attualmente solo pochissimi hotel ubicati nel Regno Unito e negli States dispongono della tecnologia di Google, tra questi ci sono il Fairmont Princess a Scottsdale, in Arizona, il Dr. Wilkinson’s Resort a Calistoga, in California, Gale e Shelborne South Beach a Miami, il Village Hotels nel Regno Unito, e Gansevoort Meatpacking a New York City; ma l’azienda americana ha annunciato che presto saranno confermate altre partnership.