Stonehenge, il cerchio di pietre era completo. Ecco la prova mancante

Il caldo dell'estate ha fatto riaffiorare una parte del sito rimasta nascosta finora

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Redazione

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I misteri intorno a Stonehenge non finiscono mai. L’ultima scoperta ha rivelato che il sito neolitico che si trova vicino alla cittadina di Amesbury, nella Contea del Wiltshire, nel Sud dell’Inghilterra, era più grande di quanto non lo sia ora.

La stagione secca della scorsa estate ha, infatti, rivelato le tracce dove erano posizionati i megaliti mancanti. E così, la domanda che per secoli si sono posti gli scienziati ha finalmente avuto una risposta: “Le pietre millenarie di Stonehenge formavano un cerchio completo?”. La risposta è: “Sì” (GUARDA LA MAPPA DAL SATELLITE).

Il prato attorno al celebre circolo nella piana di Salisbury viene irrigato ogni estate, così da mantenere un manto verde e rigoglioso anche nella stagione calda. Ma quest’anno le alte temperature hanno seccato l’erba svelando così la parte nascosta finora.

Stonehenge risale al 3.000 a. C., è formato da blocchi di pietra verticale sormontati da lastroni orizzontali, posti su una superficie circolare di 100 metri di diametro

A causa della mancanza di una parte dei massi, non è mai stato stabilito di sicuro che il monumento megalitico avesse in origine una configurazione circolare completa.

Stonehenge è un Patrimonio dell’Unesco dal 1986 ed è meta di pellegrinaggi di vario genere, dai seguaci del Celtismo a quelli della Wicca ad altre religioni neopagane. Alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un antico osservatorio astronomico, ma il suo scopo non è ancora del tutto certo. Fatto sta che sono in migliaia a venire qui durante il solstizio e l’equinozio sperando che accada qualcosa.