Sostenibili e nella natura, come saranno i nostri prossimi viaggi

Nell’era dei cambiamenti climatici, della sostenibilità e di Greta Thunberg, anche le vacanze diventano sempre più "green".

Nell’era dei cambiamenti climatici, della sostenibilità e di Greta Thunberg, anche le vacanze diventano sempre più “green“. La parola d’ordine nei viaggi oggi è “eco-friendly”. E le nuove tendenze, le nuove proposte dei Paesi stranieri e delle regioni italiane e gli interessi dei turisti vanno tutte verso questa direzione.

È quanto è emerso dall’ultima edizione della Borsa internazionale del turismo (Bit) 2020 dove ciascun operatore, sia esso un Paese estero sia un’area del nostro Paese, ha presentato almeno un itinerario in cui la natura è al centro della proposta turistica. Una tendenza che sta prendendo sempre più piede, basti pensare che il numero di turisti appassionati di cammini è raddoppiato negli ultimi anni così come i chilometri di piste ciclabili lungo tutto lo Stivale. Un vantaggio, peraltro, per tutte quelle aree dell’entroterra che finora faticavano a competere con zone più gettonate dai turisti, come le isole e le coste.

In Italia sono tante le zone dell’entroterra che stanno aprendo nuovi itinerari e sperimentando nuove forme di turismo sostenibile.

Una tra queste è il Parco dei Colli romani, dove siti archeologici, dimore storiche e campi coltivati si abbinano ai cammini e al trekking, come il nuovo itinerario un itinerario da fare a piedi in 25 tappe, che attraversa 42 Comuni, due regioni (Lazio e Abruzzo), tre province (Roma, Rieti, L’Aquila), sei aree protette regionali e un parco nazionale.

L’Abruzzo, la regione più verde d’Italia, punta tutto sulle vacanze in bicicletta con il nuovo progetto “Abruzzo Bike friendly”, una rete regionale di strutture ricettive e di servizi promossa e gestita dalla Regione per favorire lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta cicloturistica. Qui si potrà trascorrere una vacanza vivendo il territorio in modo sostenibile, coniugando lo sport alla scoperta di luoghi, paesaggi e culture.

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Fonte: 123rf
Il Lago di Barrea in Abruzzo @123rf

L’obiettivo del progetto “Marche Outdoor“, invece, è quello di rilanciare il territorio – duramente colpito dal sisma del 2016 – attraverso le risorse paesaggistiche seguendo i percorsi cicloturistici. Una modalità di scoperta e di viaggio a impatto zero ed ecosostenibile che permette di vivere e assaporare le emozioni e i prodotti che il territorio marchigiano può offrire, con le sue bellezze storico-artistiche, le sue biodiversità, colori e sapori diversificati e un paesaggio naturale ancora intatto. Inoltre, con i percorsi del “Terzo Paradiso”, ognuno composto da tre anelli che partono dal mare e arrivano in montagna, si può scoprire tutto il territorio marchigiano. Uno di questi, che percorrere il senso longitudinale del Sibillini, è chiamato “Sibillini Rebirth” ed è uno dei più impegnativi da attraversare vista l’altitudine, ma al tempo stesso il più appassionante da scoprire. A questo itinerario se ne aggiungono altri, tra cui la “Grande via del Parco dei Monti Sibillini”, le “vedute Feltresche” e la “salita del Pirata” in ricordo di Marco Pantani.

Non solo l’Italia studia le vacanze “green”. C’è per esempio il nuovo “Green Pilgrimage” che si può fare nel deserto d’Israele, dove al pellegrinaggio di antico significato si abbina la scoperta del deserto e un tipo di turismo attivo. L’esperienza nel deserto del Negev è perfetta tutto l’anno: si percorrono luoghi quasi lunari, come il cratere di Ramon, fin verso l’oasi di Ein Ovdat. Il Negev o si trova a 90 minuti di auto da Gerusalemme e da Tel Aviv ed è la destinazione ideale per famiglie e per i viaggiatori a cui piace l’avventura all’aria aperta.

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Fonte: 123rf
Il deserto del Negev @123rf

Sostenibile è anche la vacanza che si può fare a Formentera, una meta spesso associata alla movida e al divertimento. Sull’isola, a partire da quest’estate, la mobilità sarà sempre più sostenibile, con la graduale sostituzione di auto ibride ed elettriche e la limitazione di quelle a benzina, ma il focus primario è quello di proteggere uno dei tesori marini di questo paradiso delle Baleari: la Posidonia Oceanica, attraverso il progetto Save Posidonia Project. E un’altra scommessa sostenibile è la gastronomia Slow Food, che include antiche ricette tradizionali preparate con materie prime locali a chilometro zero con un circuito di produttori e una rete di piccoli negozi in cui sono distribuiti.

Anche la Repubblica Dominicana punta su vacanze “green”. Sotto il profilo ecologico, è un vero e proprio paradiso, ricco di luoghi ancora tutti da scoprire, parchi e lagune, specie animali protette, natura rigogliosa e incontaminata. La penisola di Samanà, per esempio, è uno dei tratti di costa più intatti, con numerosi laghi, lagune e parchi naturali. La provincia di Puerto Plata, a Nord, circondata da mare e montagne con 300mila metri quadrati di costa ospita i maggiori depositi d’ambra e di attrazioni naturalistiche, dalle cascate alle lagune naturali fino alla montagna. Spostandosi più a Nord-Ovest c’è Montecristi dove sorge un parco nazionale tra mangrovie, pellicani e distese di gigari e poi ci sono i Cayos Los Siete Hermanos, isolette vergini che delimitano un’area corallina di 30 km con un’incantevole fauna marina. Infine, a Sud-Ovest ci sono le provincie di Pedernales e Barahona, regioni emergenti del turismo dominicano che conservano la natura più incontaminata.

Alla Bit di Milano hanno suscitato molto interesse anche quelle mete famose per il loro partrimonio naturale, come lo Sri Lanka, un Paese incontaminato dove la natura è ancora selvaggia. Il Kerala, con i suoi parchi nazionali come quelli di Eravikulam, Periyar, Wayanad e le aree protette dove avvistare elefanti, scimmie e persino le tigri.

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Fonte: 123rf
Le cascate nel Kerala @123rf