Quarantena ridotta per i vaccinati: cosa cambia per i viaggi

Le nuove direttive si rivolgono a vaccinati e non che sono entrati in contatto con un positivo

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Redazione

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La diffusione della variante delta ha messo seriamente a rischio la possibilità di riprendere a viaggiare in sicurezza. Per evitare di dover tornare a limitare gli spostamenti, il Ministero della Salute ha diramato una circolare che si rivolge a chiunque sia entrato in contatto con un positivo, stabilendo nuove misure e precauzioni, soprattutto in materia di quarantena.

Cosa devono fare i vaccinati?

I vaccinati con entrambi le dosi, entrati in contatto con un positivo, devono sottoporsi ad un periodo di quarantena di almeno una settimana. Potranno poi sottoporsi al test molecolare o antigienico, per tornare alla normalità se il risultato è negativo. Se non si vuole, o non si può, sottoporsi al tampone, la quarantena è estesa alle due settimane, al termine delle quali non è necessario sottoporsi ad alcun test.

Se invece con il positivo si è verificato un contatto “a basso rischio”, la procedura cambia. Sono definiti a basso rischio tutti i contatti che si sono protratti per meno di 15 minuti in ambienti chiusi, anche se si tratta di faccia a faccia. Niente quarantena dunque per i vaccinati che hanno avuto un contatto diretto con un caso COVID-19, ad una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti. Lo stesso vale per chi è entrato in contatto con un operatore sanitario che fornisce assistenza diretta ad un positivo, a patto che tutti siano dotati dei dispositivi DPI raccomandati.

Cosa devono fare i non vaccinati?

Chi non è vaccinato, o deve ancora sottoporsi alla seconda dose, deve osservare una quarantena di almeno 10 giorni, a partire dall’avvenuto contatto con la persona positiva. Al termine dell’isolamento dovrà effettuare un test con risultato negativo. Anche in questo caso, si può evitare la necessità del tampone estendendo la quarantena alle due settimane.

Come devono comportarsi i positivi?

Per i positivi è previsto un periodo di isolamento di almeno 10 giorni, con conseguente test molecolare o antigenico. Se il test dovesse rivelarsi nuovamente positivo, bisognerà attendere ulteriori 7 giorni per poterlo ripetere e tornare alla normalità.

Nel caso in cui i test effettuati continuino ad essere positivi, in assenza di sintomi da almeno una settimana, si può interrompere la quarantena a partire dal 21esimo giorno: possibilità da valutare con molta cautela, soprattutto nel caso di soggetti immunodepressi.

Restano dunque invariate le norme stabilite per limitare il diffondersi del covid: indossare la mascherina, igienizzare regolarmente le mani e mantenere il distanziamento fisico, tanto più importante se si viaggia in aereo.