I mini hotel di lusso diventano un trend

I mini hotel di lusso sono la nuova moda del momento e raccolgono il consenso di moltissimi viaggiatori: ecco i motivi del loro successo

È il trionfo del piccolo: è proprio il caso di dirlo. I mini hotel stanno vivendo il loro momento di successo. Un momento lungo, per la verità. Perché, che siano ville di campagna o isole private, camere di città o stanze di palazzi nobiliari, le strutture ricettive dalle dimensioni ridotte si stanno facendo largo nei cuori – e nelle scelte – dei viaggiatori.

A dimostrazione che “piccolo è bello” c’è il portale Small Luxury Hotels of the World. Che, nato ventisei anni fa, offre soluzioni di soggiorno a tutti quei turisti che preferiscono per le loro vacanze piccoli hotel indipendenti, lontani per logiche e per stile dalle grandi catene alberghiere internazionali. Soluzioni più intime, raffinate. Che regalano al lusso un significato ancor più esclusivo.

L’offerta è davvero vasta, e la qualità altissima: per entrare a far parte del Small Luxury Hotels of the World, gli hotel devono passare una rigidissima selezione. Ecco perché, i viaggiatori, hanno iniziato a preferirli: i mini hotel che si appoggiano al portale sono tutti sinonimi di una qualità elevata. Senza contare che, all’interno del sito, non si trovano solamente alberghi meravigliosi, ma anche strutture di città e zone in cui l’offerta turistica non è molto ricca. Il visitatore che sceglie di soggiornare in uno di questi mini hotel può stare tranquillo: le ispezioni – sia da parte del sito, che da parte di professionisti esterni – sono all’ordine del giorno. E, solo nel 2016, 25 alberghi hanno dovuto abbandonare il portale perché non ne soddisfacevano requisiti.

Ad essere apprezzata dai viaggiatori che scelgono i mini hotel, però, è soprattutto la filosofia dell’accoglienza che – in queste strutture – possono trovare. L’attuale slogan del Small Luxury Hotels of the World è “independently-minded” (“liberi di scegliere”): una libertà, questa, che si traduce anche nel cibo. I 520 hotel potranno infatti sperimentare, ora, le 221 ricette del Ricettario Small Luxury, che celebrano chef famosi e promuovono tradizioni culinarie dei Paesi più diversi. Perché, i mini hotel (e alcuni sono davvero piccolissimi, con non più di tre camere), hanno uno stretto legame con il loro territorio d’appartenenza, e hanno una predilezione per gli ingredienti km zero. E l’importanza del cibo, qui, è talmente forte che ben 90 strutture hanno almeno una stella Michelin. Per un soggiorno straordinario. Che è in piccolo, sì, ma che non è mai stato tanto grande.