200 uomini marciano sul Mar Morto. Come granelli di sale

Ci sono uomini e donne su una grande distesa desertica. Sembrano granelli di sale, gli stessi che rischiamo di vedere proprio lì, dove ora c'è il Mar Morto

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SiViaggia

Redazione

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Sono duecento le persone che sono state fotografate lì, sulle rive del Mar Morto. Prima immobili, come statue di gesso, poi intente a muoversi leggiadramente, come granelli di sabbia spostati dal vento. I loro corpi sono stati verniciati di bianco e immortalati all’interno di una distesa desertica nelle vicinanze della cittadina israeliana di Arad. Ma cosa ci fanno lì?

A radunarli è stato Spencer Tunick, che non è di certo nuovo da queste parti. L’artista statunitense, infatti, è tornato per la terza volta nel Mar Morto per realizzare un’incredibile installazione. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e intervenire concretamente affinché uno dei luoghi più belli del mondo sia preservato.

Il Mar Morto infatti rischia di scomparire. E questo non possiamo permetterlo dato che si tratta di un gioiello naturale di incredibile bellezza dall’alto valore storico, culturale e naturalistico. Il lago salato è ricco di sali e di minerali utilizzati per scopi terapeutici e cosmetici, ma è anche un bacino idrico che non ha emissari.

Nel corso dei millenni, quindi, anche a causa della forte salinità dell’acqua, questa è evaporata. E senza emissari, ovviamente, non ricevendone altra tende a ritirarsi sempre di più. Va da sé che il rischio, sempre più concreto, è che nel giro di un ventennio questo possa scomparire fino a trasformarsi in una grandissima distesa di sale. A peggiorare la situazione poi, sono le azioni dell’uomo con le continue e pericolose estrazioni minerali fatte per ricavare prodotti di benessere, le stesse che però rischiano di accelerare il processo di sparizione.

Una prospettiva futura questa che fa tremare gli esperti e i cittadini di tutto il mondo. A partire da questa consapevolezza l’artista Spencer Tunick è tornato sul Mar Morto con questa installazione spettacolare. Le foto, che hanno fatto il giro del mondo, mostrano centinaia di uomini e donne nudi, i cui corpi sono stati verniciati di bianco, che sembrano statue di sale.

Appaiono ora immobili, ora in movimento, in questa distesa desertica. Queste persone si sono trasformate idealmente in granelli di sale, gli stessi che rischiamo di vedere proprio lì, dove ora c’è lo splendido Mar Morto.

Installazione sul Mar Morto
Fonte: Getty Images
L’installazione sul Mar Morto di Spencer Tunick