Nella Milano alternativa di Lucio Corsi, una città diversa che ti fa sentire a casa

Lucio Corsi, finalista a Sanremo 2025, è il musicista di cui avevamo bisogno e ci racconta una Milano alternativa dove regna genuinità e un'atmosfera familiare

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Elena Usai

Travel blogger & content creator

La scrittura, il viaggio e la fotografia sono le sue grandi passioni e quando parte non dimentica mai di portare un libro con sé.

Pubblicato: 20 Febbraio 2025 13:30

Non avrà vinto Sanremo, ma una cosa è certa: Lucio Corsi ha decisamente conquistato tutti. Il cantautore toscano è salito sul palco portando la sua personalità spontanea e una canzone che è un vero e proprio elogio della normalità. “Volevo essere un duro” è la canzone di cui avevamo bisogno, con i suoi toni da ballata rock che raccontano una realtà in cui la maggior parte di noi sicuramente si ritrova.

“Ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale​​”, cantava Lucio Dalla. E questa normalità, Lucio Corsi la esprime anche nella sua quotidianità. Nato nella Maremma, dopo il liceo si trasferisce a Milano dove comincia a frequentare luoghi che, nella loro genuinità, lo fanno sentire come a casa. Un microcosmo poco conosciuto da chi visita il capoluogo lombardo e da chi vede la città solo nella sua veste più moderna e di design.

In un’intervista su Twitch per AmazonMusicIT, Lucio Corsi ha rivelato, infatti, un inaspettato legame con una particolare zona della città: quella a nord di Milano.

Il rapporto di Lucio Corsi con i parchi milanesi

Lucio Corsi ha più volte dichiarato nelle sue interviste che non è un amante delle città. Lui, nato e cresciuto in una casa di campagna in Toscana senza avere nessuno nei paraggi, sente la mancanza degli spazi immensi che lo hanno accompagnato durante la sua infanzia e adolescenza. Milano, come ben sappiamo, di campagne ne ha ben poche e lo stesso musicista ha sottolineato come la città tenda a chiudere i parchi durante la notte e come possano sembrare ‘finti’, ma con delle eccezioni.

Il primo è Parco Nord, situato vicino a dove vive, considerato più ‘selvatico’ rispetto ai parchi più centrali, come il BAM. Il secondo è il parco di Porta Venezia, dove c’è il museo di Scienze Naturali. In generale, però, il pensiero di Lucio Corsi sui parchi è molto preciso, come ha dichiarato in un’intervista: “I parchi cittadini sono come uno zoo che rinchiude la campagna”.

La trattoria nel quartiere di Niguarda

Un altro luogo al quale Lucio Corsi è particolarmente affezionato è una trattoria situata nel quartiere di Niguarda, zona periferica a nord ovest di Milano che, proprio dopo le interviste rilasciate dal cantautore, sta vivendo un momento di popolarità.

L’Antica Trattoria Ambrosiana è il posto in cui ha dichiarato di sentirsi a casa tanto da volerla utilizzare come location per la conferenza stampa pre-Sanremo. Durante l’intervista, ha raccontato vari episodi che dimostrano l’affetto che prova per questo luogo e le persone che ci gravitano attorno, tanto che, alla domanda su cosa avrebbe fatto con i fiori ricevuti a Sanremo, il cantante ha risposto: “Devo portarne un po’ a Giusy, la cuoca della trattoria di Niguarda, una mia seconda famiglia a Milano. Me li ha chiesti e glieli porto con piacere”.

La trattoria, dall’aspetto rustico, rispecchia appieno l’atmosfera di famiglia che Lucio Corsi porta con sé in tutte le sue storie. Non a caso, infatti, ha raccontato più volte del ristorante della nonna a Macchiascandona, nella campagna maremmana, e del fatto di essere cresciuto in un ambiente domestico accogliente composto da sole donne.